Perforatrici

Elementare, Fraste

Aperturadi Cristiano Pinotti

Una perforatrice versatile, leggera e montata su un pick-up. È la Multidrill Hyndaga di Fraste, una macchina ideale per i geologi, in grado di realizzare perforazione a rotazione a distruzione di nucleo, elica continua, carotiere e prove SPT.

Non ce ne voglia Sir Arthur Conan Doyle se abbiamo parafrasato un celebre motto del suo Sherlock Holmes, ma il nome Hyndaga era troppo succulento per non essere paragonato alle indagini del geniale detective ottocentesco. Un parallelismo che, analizzate le caratteristiche peculiari della macchina Fraste, va ben al di là del semplice accostamento di termini ma si ritrova anche nello specifico lavoro cui la piccola perforatrice di Nogara è chiamata a effettuare. Macchina ideale per i geologi, e per tutte le società che svolgono l’attività sul campo per conto degli studi di geognostica, la Hyndaga si rivela perfetta in termini applicativi per le ricerche geologiche e le indagini ambientali, con in più il pregio di abbattere alla fonte i costi del trasporto.

«Perfetta per il nostro lavoro»

Marco Lupi
Marco Lupi

Poche parole che riassumono il pensiero del geometra Marco Lupi, direttore tecnico e responsabile commerciale di SGM Geologia e Ambiente, in merito alle qualità espresse dalla Hyndaga. «Abbiamo scelto questa macchina – continua Lupi – principalmente per abbattere i costi di trasporto. A differenza delle altre sonde cingolate, che di norma necessitano di un autocarro o di un autoarticolato a seconda delle dimensioni, la Hyndaga è completamente autonoma in quanto montata su un pick-up con a corredo un carrello appendice in cui si può riporre tutta l’attrezzatura necessaria in cantiere. In pratica con il semplice rimborso chilometrico di un’autovettura si raggiunge il luogo di lavoro e si è subito operativi. Ovviamente le prestazioni, seppur ottime, sono vincolate dalle dimensioni contenute della macchina, ma noi siamo molto soddisfatti perché risponde alla perfezione alle nostre necessità di esecuzione di carotaggi superficiali o per geotecnica. Non operando grandi perforazioni, come può accadere per chi esegue pozzi idrici, questa macchina è l’ideale».

Nata nel 1994, SGM Geologia e Ambiente srl ha sede a Ferrara ed è specializzata nell’esecuzione delle attività necessarie al recupero di aree industriali per risanamento terreni, oltre a interventi di bonifica, di demolizione e di smaltimento rifiuti. Si caratterizza per un parco macchine composto da una serie di sonde di perforazione – due Fraste, l’Hyndaga, appunto, e una Multidrill XL e due macchine dedicate alle indagini superficiali con sola percussione senza utilizzo di fluidi – vari escavatori cingolati da 40 a 280 q, cui si aggiungono diverse strumentazioni da campo per le indagini ambientali. L’attività SGM, in cui operano circa 25 professionisti, si svolge sull’intero territorio nazionale. Continua il direttore tecnico della società ferrarese: «non abbiamo mai valutato il mercato estero in quanto la mole di lavoro che ci offre il nostro territorio, che non ha subito cali in merito alla crisi, è piuttosto importante. In questi anni difficili per il mercato a livello generale noi abbiamo cercato di mantenere viva una politica di innovazione nella strumentazione e questo ha certamente conferito una qualità apprezzata. Il recente acquisto della Hyndaga rientra appunto in questa nostra precisa filosofia».

Il cantiere di Belluno

Un primo piano della morsa che permette diametri da 45 a 178 mm
Un primo piano della morsa che permette diametri da 45 a 178 mm

Sede del cantiere visualizzato in queste pagine è la zona industriale di Belluno. Dietro richiesta di una grande società immobiliare e finalizzata a riqualificare un’area sulla quale costruire un fast food, SGM ha svolto l’indagine geotecnica propedeutica alla realizzazione delle fondazioni del nuovo edificio. «In particolare – prosegue Lupi – con la macchina Fraste abbiamo realizzato due sondaggi diagnostici a 15 m di profondità a carotaggio continuo con carotiere da 101 mm e rivestimento da 127 mm. Inoltre abbiamo effettuato anche una serie di prove penetrometriche dinamiche SPT». La macchina, infatti, sull’antenna monta un penetrometro con comando idraulico, i cui parametri vengono registrati da un contacolpi digitale, consentendo una prova geotecnica estremamente precisa e rapida.

«La medesima macchina – prosegue Lupi – è quindi stata utilizzata sia per l’attività di carotaggio sia per la prova geotecnica eseguita ogni 2 m di perforazione attraverso l’utilizzo di un’asta con una punta chiusa battuta con un maglio idraulico fino alla discesa di 15 cm. Il conto dei colpi necessari per scendere di questi 15 cm ha permesso di determinare la stratigrafia e, soprattutto, la portanza del terreno. Per quanto concerne invece l’indagine ambientale (cioè il carotaggio) è stata eseguita prima di procedere con le prove geotecniche e le carote estratte sono state analizzate da un laboratorio esterno alla nostra società. Tra l’altro, nel caso di Belluno, abbiamo lavorato in un terreno piuttosto particolare con molta ghiaia, non facile da gestire a causa di un’elevata instabilità».

Una macchina agile e versatile  

AperturaCome accennato la Multidrill Hyndaga è una perforatrice versatile e leggera che, montata su un pick-up, si rivela idonea per la perforazione a rotazione a distruzione di nucleo, elica continua, carotiere e con l’utilizzo dell’SPT. Introdotta solo da pochi anni (2010) nella gamma della società veneta è, come accade nelle migliori realtà produttive, continuamente soggetta a miglioramenti e implementazioni. Infatti, se la macchina utilizzata da SGM era montata su un pick-up Mazda e adottava un motore Perkins da 38 CV, recentemente rivista in questi aspetti, ora la Hyndaga è disponibile allestita su un pick-up Ford Ranger ed è equipaggiata con un’unità Kubota da 42 CV.

3_Hyndaga_RizzieriTotalmente Fraste la perforatrice. «L’antenna – interviene l’ing. Valentino Rizzieri dell’ufficio commerciale di Fraste – funziona con il classico sistema di tiro/spinta a cilindro idraulico e ha una corsa per aste da 1,5 m. La testa rotante, sempre Fraste, è a due velocità e permette varie possibilità di coppie/giri. Quella vista in questo cantiere è tarata su una prima velocità coppia di 70 dNm e 310 giri, mentre la seconda velocità attesta una coppia di 340 dNm e 75 giri. La morsa è doppia con passaggio minimo di 45 mm e massimo 180 mm. L’argano di sollevamento è da 300 kg. La macchina monta inoltre una pompa fango tipo quadruplex da 72 l/min. a 38 bar».

La perforatrice offre inoltre la possibilità di montare un mandrino con diametro di passaggio massimo pari a 60 mm, da posizionare sotto la testa rotante per operare una perforazione tipo jet grouting. In optional è inoltre possibile adottare una testa di rotazione per rotopercussione Eurodrill 1001 da 86 daN di coppia e 184 giri/min. di velocità, 3.000 colpi/min. e 180 joules di energia.

Dotata di quattro stabilizzatori, la Hyndaga è avvitata direttamente sul telaio del pick up e non necessita, quindi, di alcuna autorizzazione da parte del costruttore del veicolo. «Ovviamente – continua Rizzieri – si guida con patente B e si rivolge al mercato della geotecnica, del carotaggio ambientale, è ideale per tutti i lavori veloci così richiesti in questo periodo. È una macchina perfetta fino a una profondità di 25 m e il diametro massimo del rivestimento è di 168 mm. Parametri, però, che dipendono necessariamente dalla tipologia di terreno incontrato. In linea generale è una perforatrice poliedrica che può trovare sbocco in ogni mercato. Attualmente ci stanno dando ottime soddisfazioni paesi come il Brasile, la Repubblica Ceca, ma anche l’Italia».

L'operatore Manuel Milani
L’operatore Manuel Milani

La Multidrill Hyndaga in dotazione a SGM si segnala anche per un optional particolare: un estrusore idraulico montato sul carrello appendice. «Quando si eseguono le perforazioni con carotaggio continuo – conclude Lupi – per estrarre il terreno dal carotiere abitualmente si utilizza una pompa ad acqua. Operando nel settore ambientale questa soluzione ci è preclusa al fine di evitare la contaminazione del terreno, per questo abbiamo voluto equipaggiare la macchina con un estrusore: una soluzione che ci permette di estrarre il campione di terreno in modo meccanico attraverso un pistone idraulico. Un sistema piuttosto originale, studiato in collaborazione con i tecnici Fraste, che consente di distinguerci ulteriormente sul mercato».

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