Edil Valmalenco fondata nel 1980 dalla famiglia Marangoni e ancora oggi alla guida della società che attualmente si occupa di costruzioni civili, urbanizzazioni, strade, ripristini fluviali e movimento terra. Oggi la società occupa circa 15 persone, delle quali ben cinque membri della famiglia Marangoni, e si avvale di un parco macchine comprendente una dozzina di mezzi d’opera: escavatori cingolati dai 15 ai 250 q, un escavatore da montagna (cosiddetto ragno) due minipale, una pala gommata utilizzata anche per il servizio di sgombero neve, oltre a varie attrezzature. Rarissimo il ricorso al noleggio.
Nel parco macchine spiccano due escavatori Liebherr: un R 906, con circa 3.500 ore di lavoro, e un R 900 C con appena 300 ore di utilizzo da un’insolita, quanto caratteristica, colorazione posteriore arancione in grado di identificare un mezzo Edil Valmalenco anche a centinaia di metri di distanza. “Il rapporto con Liebherr – ci spiega Mauro Marangoni – è ottimo per le persone che abbiamo incontrato e in virtù della qualità delle macchine. La scelta è però dipesa anche da altri fattori, non ultimo la necessità confrontarsi con un marchio solido, in grado, come accade con Liebherr, di costruire davvero la macchina che non è frutto di un mero assemblaggio, ma prodotta in tutti i suoi componenti. Anche il 906 è una gran macchina: maneggevole, precisa, gli operatori ne sono entusiasti”.
«Con Edil Valmalenco – interviene Mirco Tresin, responsabile commerciale di Liebherr Emtech Italia – abbiamo concordato un contratto ad hoc, creato appositamente per le necessità di Edil Valmalenco e sviluppato in fase di trattativa sulle due macchine.
Due assi nella manica
Sotto il profilo tecnico l’R 906, disponibile nelle due versioni Advanced o Classic (quella in dotazione a Edil Valmalenco) e con braccio triplice, è una macchina con un peso operativo compreso tra le
23,0 e le 25,25 t. Il motore è un Liebherr D 934 S, quattro cilindri in linea, turbocompresso, raffreddato a liquido, da 6,36 l di cilindrata, con potenza massima di 105 kW a 1.800 giri/min.
L’impianto idraulico prevede due circuiti indipendenti in grado di supportare le reali esigenze operative. Le pompe, sempre Liebherr, sono a portata variabile (2×214 l/min.) con piatto inclinato e, nella versione Advanced presentano la gestione elettronica con sistema di comando Can Bus sincronizzato con il distributore.
Con l’R 900 C scendiamo leggermente di categoria per un peso operativo che si assesta tra le 20 e le 21,6 t. Il motore, il medesimo in dotazione al 906, in questo caso sviluppa 95 kW e, in considerazione della massa, riesce a garantire consumi di carburante decisamente contenuti a fronte di una produttività di tutto rispetto.
Anche in questo caso l’impianto idraulico prevede una doppia pompa Liebherr a portata variabile nella versione a piatto inclinato. L’impianto si avvale però del Liebherr Syncron Comfort System (LSC) che prevede: regolazione elettronica di carico, taglio di pressione, pompe in cilindrata minima in caso di non utilizzo, regolazione della portata (max 300 l/min.
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