Geotecnica

Dalla parte dei geologi

Aperturadi Cristiano Pinotti

Le strumentazioni multifunzioni proposte da Geo Deep Drill rappresentano un concreto aiuto per lo studio dei terreni. Le varianti disponibili e le ampie possibilità di personalizzazione concorrono a farne strumenti ideali per gli studi di geologia

“La nostra società nasce sotto il proposito di ascoltare ed esaudire le richieste dei tecnici del settore. I veri suggeritori degli Up per le strumentazioni non sono i colleghi che, usando le nostre macchine quotidianamente, ci segnalano le migliorie da applicare”. Nelle parole del geologo Diego Merlin è sintetizzata la filosofia di Geo Deep Drill, costruttore che propone molteplici soluzioni dedicate allo studio dei terreni. Macchine che abbinano la semplicità di utilizzo alle nuove tecnologie e in grado di accogliere le più disparate richieste provenienti dai tecnici impegnati sul campo.

Parola d’ordine: personalizzazione!

TestoSpesso si sente parlare di customizzazione o, per dirla in italiano, di personalizzazione. Ma con altrettanta frequenza questa caratteristica si traduce, in realtà, in modifiche minime, magari in semplici varianti estetiche o di particolari pressoché insignificanti. Per Geo Deep Drill, al contrario, la personalizzazione è una cosa seria, è la reale capacità di tradurre in macchine il desiderio, ma soprattutto le necessità, dei tecnici. Tipico esempio è la facoltà dell’azienda di modificare e adattare gli strumenti a ogni mezzo di trasporto, a ogni utilizzo, anche il più inusuale. Qualche esempio? Il modello DPSH63, una dei penetrometri di punta della società, può essere montato sul braccio di un escavatore, per raggiungere i versanti di frana più inaccessibili. Allo stesso tempo il modello SP100SM può essere fornito in versione “ripegabile”, magari per poter essere caricato su un cabinato angusto. O ancora il penetrometro statico semovente dotato di pala meccanica per la creazione di trincee esplorative. Le macchine possono inoltre prevedere applicazioni di elettronica, anche molto avanzata, per la gestione dei dati in tempo reale.

Ma se la personalizzazione, come osservato, non ha frontiere se non la fantasia e le necessità operative dei tecnici impegnati sul campo, Geo Deep Drill mette comunque a disposizione del mercato molteplici soluzioni “standard” in grado di soddisfare parecchie esigenze del settore geologico. Di seguito uno sguardo tecnico su alcuni dei best seller della società romagnola.

Il pentrometro statico SP200M/C/SM

Geo Deep Drill Presenta penetrometri statici da 100, 150  e 200 kN di spinta. In questa nostra analisi ci soffermiamo sul modello di maggiori dimensioni, che rappresenta la versione semovente della più classica delle strumentazioni. Ampiamente collaudata, totalmente servoassistita, nonostante le dimensioni e la potenza, può essere utilizzata da un solo operatore. L’autonomia di movimento è garantita da due robusti cingoli gommati che permettono l’utilizzo dello strumento anche su terreni decisamente sconnessi. La macchina viene fornita anche nella versione “modulo” per montaggi personalizzati e nella versione carrellata. La lettura dei valori viene effettuata mediante due manometri ad alta precisione e a una scala differenziata, oppure mediante display elettronico utilizzando celle di carico elettroniche.

Se la spinta in infissione è di 20 kN (20 t), la trazione in fase di estrazione si assesta sui 234 kN, mentre l’acquisizione dei dati avviene da 1 a 20 cm. L’SP200 utilizza aste da 36 mm di diametro o astine da 15 mm, entrambe fornite come dotazione standard. L’ancoraggio è ad elica da 16 cm di diametro, mentre la stabilizzazione prevede cilindri idraulici con corsa di 38 cm. Due le punte Begemann in dotazione. Lo strumento può essere equipaggiato con differenti motori: Briggs & Stratton, Honda, o Kohler e ha un peso di 330 kg. Questo penetrometro è ideale per argilla, limo, sabbia, ghiaia fine e può raggiungere profondità comprese tra i 20 e i 30 m a seconda della tipologia di terreno attraversata. Standard il kit sonda e il kit dinamico da 50 o 63 kg.

Il penetrometro dinamico medio DM30

TestoProposto nelle versioni DM30M, DM30T, DM30SM e DM30SMC, è un penetrometro con massa battente di 30 kg con altezza di caduta da 20 a 50 cm e avanzamento di 10 cm per l’acquisizione dei valori. Consente prove penetrometriche dinamiche con punta da 36 mm di diametro, mentre le aste graduate sono da 1.000 mm con diametro da 22 a 32 mm. Il gruppo sonda permette il campionamento a rotazione con coclee da 38×1000, è inoltre dotato di campionatore a infissione con fustella in PVC da 40×350. Prevede inoltre un gruppo statico, che utilizza le aste della prova dinamica, per la valutazione della resistenza di punta con cilindro di spinta e manometro.

La macchina, che si caratterizza per una frequenza di 10-60 colpi al minuto, è equipaggiata con stabilizzatori a vite da 20 cm, motore Briggs & Stratton da 5 hp con accensione a strappo e ha un peso di 110 kg. È utilizzabile per sondare argille, limo o sabbia fine, rispettivamente alla profondità massima di oltre 15 m, 10 m e inferiore ai 10 m. Le versioni SM ed SMC prevedono la semovenza cingolata. La dotazione standard comprende 10 aste da 1.000 mm e 22 mm di diametro, due punte a recupero, cinque punte a perdere, nove rivestimenti, un terminale battuta e un terminale per punta.

 

Il superpesante DPSH63-73 M/SM

Predisposto per il montaggio su mezzi di trasporto propri quali escavatori, fuoristrada, eccetera, il DPSH63-73 nelle sue varie versioni è idoneo per prove penetrometriche dinamiche con massa battente da 63 o 73 kg con altezza di caduta da 75 cm. Le punte sono da 50 mm di diametro, mentre le aste graduate da 1.000 mm hanno diametri da 32-35 mm. Prevede campionatore a infissione con fustella in PVC da ø40×350, ø60×350, ø80×350. Il motore è un’unità Yanmar L70AE con avviamento elettrico e alimentazione a benzina.

Questo penetrometro può essere usato per l’indagine in sabbie, ghiaie, tufi e lapidei disgregati e, nel caso della sabbia, può raggiungere una profondità superiore ai 20 m. Il peso, comunque variabile in base all’allestimento, si aggira sui 415 kg. Oltre al contacolpi e al faro per illuminazione, la dotazione standard comprende 15 aste da 32 mm si diametro, e i medesimi accessori compresi con il penetrometro da 30 kg.

 

Fondazio Suite

TestoLa proposta Geo Deep Drill si completa con la cosiddetta Fondazio Suite, una collezione di applicazioni per la gestione delle indagini geologiche e geotecniche. Questa raccolta di programmi comprender varie applicazioni per l’inserimento dei dati direttamente in campagna, per l’automazione del penetrometro, per l’elaborazione dei dati e per la restituzione dei parametri geotecnici e per la restituzione grafica di sondaggi geognostici.

Nello specifico Deeplogik è un sistema di acquisizione dei valori della prova, con inserimento manuale o completamente automatico. Permette di visualizzare i dati delle prove in diretta o in tempo differito, direttamente sul computer dell’ufficio. Include anche la funzione GPS.

Onlinecpt è invece un sistema di acquisizione dei valori della prova, con inserimento manuale mediante touch-screen o completamente automatico.

Consente di visualizzare i dati delle prove direttamente sul computer dell’ufficio. In opzione è possibile avere la funzione GPS e CCA.

Fondazio è un software di elaborazione dei dati di prove dinamiche e statiche che mette a disposizione diagrammi, tabulati, litologia, Vs e capacità portante.

Per l’elaborazione dei sondaggi stratigrafici Geo Deep Drill propone l’applicazione Sondazio.

Chi è Geo Deep Drill

AperturaLa società, guidata da Massimo Carandina e Diego Merlin, ha sede a Bondeno, in provincia di Ferrara, in quell’Emilia Romagna in cui la meccanica di precisione e l’oleodinamica trovano alcune delle loro applicazioni più raffinate. Oltre questo background tecnologico che potremmo definire territoriale, Geo Deep Drill raccoglie un’eredità importante, precisamente quella della Deep Drill srl che, nata nel 1982, ha fornito molteplici risposte per l’investigazione del suolo. Nel tempo, la produzione si è arricchita di strumentazioni multifunzioni sempre più raffinate e potenti; in particolare la gamma dei penetrometri da 25 e 50 kN è stata ampliata con i nuovi modelli da 120 e 200 kN, tutti multifunzione (penetrometro statico, dinamico a diversi standard, e sonda oleodinamica), proposti nelle versioni carrellata, semovente e come modulo per montaggi personalizzati. In ogni caso la produzione non ha mai perso di vista le caratteristiche peculiari originarie di compattezza, versatilità, efficacia, affidabilità, ottimo rapporto prezzo-prestazioni e la possibilità di uso da parte di un solo operatore.  

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