Export in crescita, Europa e Asia in testa, ma pesa l’assenza del mercato interno.
Secondo quanto emerge dal Monitor commercio estero del Construction equipment outlook realizzato da Unacea e Prometeia le esportazioni di macchine per costruzioni hanno raggiunto nei primi 11 mesi del 2012 i 2.349 milioni di euro, crescendo del 3,8%% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Valori in aumento si sono registrati in particolare nell’export di macchine per la preparazione degli inerti (+13,4%), di macchine e attrezzature per il movimento terra (+7,5%), gru a torre (+7,3%) e macchine per il calcestruzzo (+7,4%). Mantengono il segno meno soltanto le macchine stradali (-4,1%) e le macchine per la perforazione (-12,3%).
La bilancia commerciale del comparto rimane positiva per più di 1.918 milioni di euro, registrando un miglioramento del 19,7% rispetto al periodo gennaio-novembre 2011. Il risultato è in larga parte dovuto al perdurante andamento negativo del mercato domestico in cui le importazioni (430 milioni di euro) sono scese del 34,7%.
Dal punto di vista geografico l’Europa occidentale continua a essera la prima destinazione di export per le macchine e le attrezzature movimento terra, per le gru a torre e per le macchine per la preparazione degli inerti, mentre le macchine stradali e quelle per la perforazione si dirigono in massima parte verso l’Europa centro-orientale e la Turchia. Le macchine per il calcestruzzo invece eleggono i paesi asiatici a prima destinazione per le esportazioni di settore.
