Riciclaggio

Cava di Trezzano. riciclo assoluto

Produzione di sabbia e inerti, smaltimento dei rifiuti da cantiere, movimento terra, demolizioni e messa in opera di massetti certificati. Tutto questo è Cava di Trezzano srl, azienda “tuttofare” che in questi anni ha affrontato la crisi economica con continui investimenti per offrire al cliente un ampio ventaglio di servizi. Macchine Edili ha visitato il polo Divisione Smaltimenti di Limbiate (MB), sede principale dell’azienda, che si sviluppa su un’area di circa 8 mila m² e in cui operano circa 30 elementi tra geometri, personale amministrativo, addetti agli impianti e autisti.

Nel 2011 Cava di Trezzano ha realizzato e messo a regime questa nuova sede operativa dotata di un innovativo impianto per il recupero e il riciclo dei materiali di scarto provenienti dai cantieri edili, trattando sia le macerie da demolizione, sia i materiali misti composti da carta, cartone, imballaggi, ecc. È stata così creata una struttura moderna e tecnologicamente avanzata dove sono collocati impianti per la lavorazione dei rifiuti assimilabili da cantiere e delle macerie. Sono 3 le attività svolte in questo polo. Innanzitutto vengono lavorati gli inerti provenienti dalle demolizioni, grazie alla presenza di un vaglio e un frantoio. Il frantoio è alimentato da una grossa pala gommata, mentre in cima alla montagna di detriti opera un escavatore. Dal vaglio fuoriescono gli inerti lavorati in varie pezzature, che saranno venduti per effettuare riempimenti e rilevati. In un’area coperta del polo, un ragno suddivide per categoria il materiale proveniente dai cantieri (ferro, alluminio, legname, plastica, ecc), parte del quale, una volta pressato, viene imballato e inviato alle rispettive industrie per il recupero, mentre quello non recuperabile finisce in discarica.

Un’altra porzione del capannone ospita un impianto, unico in Italia, per recuperare completamente il cartongesso proveniente dai cantieri di demolizione, materiale che fino a oggi era destinato per la quasi totalità a essere portato in discarica. Dopo la selezione delle componenti, il cartongesso è caricato nella tramoggia di alimentazione dell’impianto, utilizzando un caricatore ragno. Un trasportatore avvia il materiale verso la bocca di alimentazione della macchina che, con un procedimento di frantumazione per urto, separa con precisione il cartone dal gesso, che fuoriescono dall’impianto da due bocche di scarico separate e sono indirizzati verso differenti aree di stoccaggio. Il gesso recuperato privo di impurità può essere usato nella produzione di nuovi manufatti in gesso, di malte per l’edilizia o per produrre cemento; il cartone è destinato invece alle cartiere, per la produzione di carta e cartone riciclati.