Macchine al lavoro

CASE ÜBER ALLES!

articolo di Costantino Radis

L’impresa edile Ploner GmbH conferma ancora una volta la sua integrale fedeltà al marchio Case e alla concessionaria altoatesina Fides. Le ragioni? Tecnologia, prestazioni, elevato rapporto qualità/prezzo, un’affidabilità a prova di montagna e una concessionaria a prova di cliente.

Il sodalizio fra l’impresa «Ploner GmbH – Bagger und Bauunternehmen» la concessionaria Fides e le macchine Case va consolidandosi sempre più di anno in anno, tanto che il cliente Ploner è oggi un punto di riferimento affidabile per capire i pro e i contro delle soluzioni adottate dal costruttore.

Incontriamo Roland Ploner nella sede aziendale della Ploner GmbH di Brunico.

«Il rapporto di fiducia con Case e con Fides è cominciato dalla fondazione dell’azienda da parte di mio padre Joseph»  afferma Ploner «ed è continuato con la seconda generazione imprenditoriale fra il sottoscritto e Luca Schullian, entrambi, infatti, abbiamo continuato le attività di famiglia sviluppandole con obiettivi di crescente qualità».

«Non ci occupiamo solo di movimento terra ma anche di lavori forestali,  in genere, svolgiamo tutta una serie di lavori particolari in cui ci siamo specializzati grazie anche alla collaborazione con la Fides e con Case» e ci mostra un Case CX225SR attrezzato con processore Zoeggeler ZBH58 (macchina per scorteggiatura, taglio e accatastamento dei tronchi di cui la Fides è importatore per l’Italia) e protezioni di sicurezza per il lavoro nei boschi.

«Quasi ogni nostra macchina ha qualche elemento di personalizzazione che ci permette di affrontare lavori particolari» ci spiega Roland Ploner «come per esempio il CX225SR usato nel forestale e che presenta non solo l’impianto per il processore ma anche un braccio con posizionatore (triplice)».

«Questa predisposizione ai lavori specializzati» ci spiega Roland «si è sviluppata da una tradizione che mio padre aveva cominciato fin dalla fondazione dell’azienda dedicandosi, fin dall’inizio, a tutta una serie di opere di protezione del territorio, sistemazione di versanti e opere fluviali. Ci occupiamo ovviamente anche di scavi «comuni» ma abbiamo sempre ben chiaro che l’aggiornamento tecnologico è l’unica soluzione per essere competitivi nei lavori  di massima specializzazione».

Non è un caso se il parco macchine della Ploner, completamente composto da macchine Case Construction Equipment, è costantemente aggiornato e mantenuto in perfette condizioni per rispondere ai ritmi di lavoro molto elevati a cui viene sottoposto. Il numero di ore medie per ogni macchina si aggira intorno alle 2.000/anno. Un numero molto elevato se teniamo conto che di solito nei mesi invernali qui non si lavora se non in via del tutto eccezionale.

 

La tecnologia prima di tutto

Ci rechiamo con Roland Ploner nella cava aziendale dove ci sono al lavoro un escavatore Case CX370C, un CX135SR e una pala gommata 821D.

Nel momento della nostra visita il cuore produttivo era il CX370C con un anno di vita e poco più di 2.000 ore di lavoro mentre alimentava con materiale roccioso due unità mobili Metso Minerals (di cui Fides è concessionaria). Una delle due unità è un un frantoio Nordberg LT95 il cui materiale in uscita viene selezionato da un vaglio mobile Nordberg ST352.

«Ci stiamo preparando» ci spiega «per l’inizio di uno scavo di 60.000 mc che cominceremo la prossima settimana. Tutto il materiale, roccia e sabbia, verrà conferito qui e trattato con le unità mobili per poi essere riutilizzato in altri lavori».

«Si tratta di una applicazione in cui il CX370C dà il meglio di se’ grazie all’unione di forza, precisione e sbraccio elevato. La prossima settimana andrà a iniziare il nuovo scavo insieme al CX350B che ha già superato brillantemente  le 10.000 ore di lavoro senza alcun problema».

La capacità di essere aggiornati tecnologicamente è uno dei punti qualificanti della Ploner GmbH e lo dimostra non solo un parco macchine di alto livello e perfettamente aggiornato che vede oggi al lavoro una ventina di escavatori, diverse pale gommate, minipale compatte (CTL) e diversi mezzi di trasporto speciali, ma anche la presenza, su due escavatori, degli impianti GPS 3D. Senza contare rulli, impianti mobili di frantumazione e vagliatura e attrezzature di ogni tipo.

«La nostra filosofia aziendale» ci raccontano Roland e suo padre Joseph che nel frattempo ci ha raggiunti «è di investire sempre in nuovi macchinari e nuove tecnologie in modo da essere sempre un po’ più avanti rispetto alla concorrenza e riuscire a svolgere lavori che altri non sono in grado di affrontare».

«Le macchine movimento terra della Case» ci spiegano «hanno un elevato rapporto qualità/prezzo. Si tratta di macchine la cui affidabilità è molto soddisfacente e con una resa elevata per i tipi di lavori che svolgiamo. La gamma risponde alle esigenze di un’azienda come la nostra. Aspetto fondamentale è inoltre il servizio assistenziale fornitoci dalla Fides fin dall’inizio dell’attività».

«Abbiamo parecchi escavatori short-radius» ci spiega Roland Ploner «perché si tratta di macchine agili e in grado di operare produttivamente in contesti particolari come i boschi, i versanti molto ripidi, i centri storici dei paesi dell’Alto Adige. Il nostro raggio d’azione va dalla Val Pusteria, alla Valle Aurina fino alla Valle Isarco sconfinando spesso in Austria. Il raggio d’azione rispetto a Brunico non è elevatissimo ma con i nostri mezzi e le nostre attrezzature rispondiamo a tutte le esigenze di lavori particolari e difficili. L’uso degli impianti GPS 3D, per fare un esempio, ci consente di essere precisi e velocissimi nell’eseguire tutti quegli scavi di per le condutture e le opere speciali sui versanti montagnosi che richiederebbero un forte impegno in termini di tracciamenti».

Tutto è semplice ma nulla è banale

Terminato di vedere all’opera il Case CX370C ci rechiamo a Falzes, appena sopra Brunico, dove si sta terminando la costruzione di una fognatura in forte pendenza.

Vediamo all’opera uno degli ultimi arrivi aziendali: il Case CX235C SR, escavatore short-radius di ultima generazione, che lavora insieme a un CX230B triplice. Si tratta di uno dei primi esemplari arrivati in Italia.

Uno di quei classici lavori in cui in fase di scavo l’impianto GPS risulta fondamentale per non sbagliare pendenze e tracciamenti.

«Stiamo finendo di sistemare un terreno agricolo» ci spiega Roland «e dobbiamo prestare la massima attenzione a quello che facciamo. L’attenzione e la cura del territorio sono fondamentali in Alto Adige e i pezzi di terra ghiacciati possono poi provocare assestamenti indesiderati con la formazione di avvallamenti e buche che gli agricoltori contesteranno. Lavoriamo quindi con due escavatori che si dividono il lavoro, frantumano ogni singola zolla di terra e lasciano la superficie perfettamente levigata e pronta alla coltivazione».

«La precisione e la velocità degli escavatori Case è fondamentale in tutti questi lavori di sistemazione» continua Roland Ploner «ed è anche per questo motivo che li apprezziamo moltissimo».

«Siamo sostanzialmente soddisfatti di tutte le nostre macchine» ci racconta «e la Fides è sempre stata presente quando ne avevamo bisogno. Si tratta di un rapporto di fiducia reciproco che ci vede lavorare insieme da quasi quarant’anni. E l’affidabilità e la produttività delle macchine Case contribuiscono sicuramente a mantenerlo sereno».

CASE CX370C NLC: la roccia non gli fa paura
 

Il Case CX370C NLC è un escavatore che, con un peso operativo di 36.700 kg, è l’ideale per svolgere importanti produzioni o affrontare materiali impegnativi – come la roccia della Val Pusteria – pur mantenendo una trasportabilità adeguata al tipo di territorio in cui lavora la Ploner GmbH.

Conforme allo Stage IIIb, è dotato di un motore Isuzu AL-6HK1X da 7,79 l con common rail ad alta pressione, turbina a geometria variabile, triplo ricircolo dei gas di scarico e filtro antiparticolato autorigenerante. La potenza erogata è di 198 kW @ 1.900 rpm mentre la coppia massima è di 1.043 Nm @ 1.500 rpm.

L’impianto idraulico fornisce complessivamente 570 l/min (2 x 285 l/min) @ 1.900 rpm.

Si tratta di una macchina il cui obiettivo primario è il risparmio di combustibile senza penalizzare le prestazioni. L’impianto idraulico mantiene le stesse modalità operative della Serie B in modo da semplificare la vita agli operatori già abituati a utilizzare gli escavatori Case ma le ottimizzazioni introdotte sono notevoli. L’escavatore suggerisce in modo automatico all’operatore la modalità più conveniente nel caso in cui stia usando una regolazione non ottimale per il tipo di applicazione. La rigenerazione dei flussi idraulici agevola il lavoro della pompa e riduce il consumo di combustibile. L’elettronica influisce in modo positivo sul funzionamento dell’escavatore regolando il consumo in modo dinamico sulla base dell’azionamento dei manipolatori, ottimizzando la pressione di lavoro della rotazione e regolando la corsa delle aste del distributore massimizzando velocità, forza e precisione nelle manovre di livellamento e scavo.

La struttura è stata irrobusta per sfruttare al massimo le forze di strappo, aumentate rispetto al modello precedente. La forza di scavo alla benna è di 248,0 kN mentre al bilanciere da 2,63 m abbiamo 211,0 kN.

La cabina ROPS è più ampia del 7% rispetto alla serie B con una superficie vetrata fra le più estese del mercato e una visibilità ottimale in ogni direzione. Il comfort è una costante negli escavatori Case e con la serie C l’aspetto ergonomico è fra i più curati del mercato: nulla è stato lasciato al caso.

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CASE CX235 CSR: grande ma non sembra

Pur operando in alta montagna, la Ploner GmbH ha nel suo parco macchine molti escavatori Case short-radius. Il CX235C SR è una macchina che, nonostante il peso operativo di 25.200 kg nella versione «Blade» e un carro largo 3,00 m.  si rivela un prezioso collaboratore in grado di affrontare il duro terreno roccioso ma, al contempo, di operare nei boschi, sui pendii e nei centri storici con agilità e sicurezza.

È conforme allo Stage IIIb ed è dotato di un motore Isuzu AM-4HK1X, 4 cilindri da 5,19 l, con common rail ad alta pressione, turbina a geometria variabile, doppio ricircolo dei gas di scarico e filtro antiparticolato autorigenerante. La potenza erogata è di 119 kW @ 1.800 rpm mentre la coppia massima è di 621 Nm @ 1.500 rpm.

L’impianto idraulico eroga complessivamente 422 l/min (2 x 211 l/min) @ 1.800 rpm.

La gestione dell’impianto idraulico CIHS è ottimizzata per dialogare costantemente con il motore ottenendo un risparmio del 17% – a parità di applicazione – rispetto al CX235SR (che la stessa Ploner utilizza da tempo con soddisfazione).

La funzione Power-Boost – che aumenta la pressione di lavoro per 8’’ – è fondamentale per un escavatore destinato a operare in terreni impegnativi come quelli dell’Alto Adige.

Come sul più grande CX370C, anche sul CX235C SR si ha la regolazione dinamica del consumo sulla base della corsa dei manipolatori, l’ottimizzazione della pressione di lavoro della rotazione, la regolazione dinamica della corsa delle aste del distributore armonizzando i movimenti di braccio e avambraccio nelle manovre di livellamento e scavo massimizzando forza, precisione e velocità.

La forza di strappo alla benna è di 142 kN (13.916 kg) che sale a 152 kN (14.896 kg) con il Power Boost. Quella al bilanciere (lungh. 2,40 m) è di 123 kN (12.054 kg) che sale a 132 kN (12.936 kg) con l’incremento temporaneo di pressione.

La cabina mantiene gli stessi standard di comfort e funzionalità dei modelli convenzionali pur essendo ovviamente conformata alla macchina con torretta più compatta.

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