Pneumatici

BKT: l’asso nella manica

Aperturadi Daniela Grancini

126 ettari di brullo deserto con pochi aridi arbusti sferzati dal vento. Niente acqua né corrente elettrica. Così si presentava l’area dove BKT, con un investimento da 500 milioni di dollari, ha realizzato in pochi anni il suo “fiore all’occhiello”: un impianto produttivo autonomo e all’avanguardia sia nelle dotazioni industriali, sia nelle infrastrutture di servizio per il personale. Lo stabilimento è situato presso Bhuj, nello stato del Gujarat, a un centinaio di chilometri dal confine con il Pakistan e a circa 60 dal porto di Mundra, sul Mare Arabico. Iniziati nel gennaio 2011, i lavori hanno comportato la posa di una condotta per l’acqua potabile lunga 8 chilometri e di 13 chilometri di linea elettrica.  Il primo pneumatico usciva dalla linea già nel marzo 2012, anche se l’intero progetto sarà ultimato solamente nel corso del 2016.

centroDopo aver ormai raggiunto una produzione giornaliera di 150 tonnellate, pari a circa il 50% della sua capacità produttiva massima, lo stabilimento BKT di Bhuj è stato inaugurato agli inizi di dicembre 2015 alla presenza di numerosi ospiti provenienti da ogni parte del mondo. Eventi dedicati hanno coinvolto in diverse occasioni clienti, distributori e partner dell’azienda. Durante le visite inaugurali, gli ospiti hanno potuto ammirare i reparti produttivi equipaggiati tra l’altro con modernissimi mixer per le mescole, complessi macchinari per la produzione dei cerchietti in acciaio e nuove presse vulcanizzatrici per pneumatici anche di grandi dimensioni. Fra gli pneumatici attualmente in produzione a Bhuj ci sono 22 misure della gomma piena Maglift e varie misure dello pneumatico Liftmax LM 81, entrambi per carrelli elevatori, la misura 280/75 R 22.5 dello Portmax PM 93 per gru a cavaliere e anche l’enorme pneumatico Earthmax SR 45 Plus per dumper.

testoIl circuito di prova dello stabilimento di Bhuj, unico in India, è stato studiato per verificare il comportamento degli pneumatici e il comfort di guida su diversi fondi stradali omogenei o accidentati. Diversi produttori indiani hanno già richiesto di poter utilizzare il circuito BKT per i loro test. A fianco del circuito sta sorgendo il centro ricerca e sviluppo dove sono in programma ricerche su nuovi polimeri e nuovi composti per i battistrada. Dall’altro lato del complesso è in funzione una centrale termoelettrica che copre il fabbisogno di vapore acqueo e corrente elettrica di tutto il complesso. Grandi vasche di raccolta assicurano una riserva idrica anche in periodi di siccità.

Come tutti gli stabilimenti BKT, anche Bhuj ha ottenuto la Certificazione di Qualità ISO 9001: 2000. Per quanto riguarda i parametri di produzione, controllo qualità, e normative in materia ambientale, BKT aderisce ai più rigorosi standard internazionali.

Strategie di crescita
Arvind Poddar
Arvind Poddar

“La principale risorsa per la crescita e il successo di qualsiasi azienda è il suo personale” sostiene Arvind Poddar, Presidente e Amministratore Delegato di BKT. In linea con questa convinzione, 6 ettari dell’area dello stabilimento di Bhuj sono stati destinati al villaggio per i dipendenti, con moderni appartamenti per 406 famiglie, spaccio, area verde e centro ricreativo, ambulatorio medico e stazione dei vigili del fuoco che intervengono anche in caso di emergenze esterne all’impianto di Bhuj. Inoltre sono state realizzate 90 stanze per ospiti e studenti inseriti in un progetto di collaborazione fra BKT e l’università. “L’impianto produttivo di Bhuj è una pietra miliare nella crescita di BKT, – ha affermato Lucia Salmaso, Amministratore Delegato di BKT Europe – non solo per il suo elevato livello tecnico e qualitativo, ma anche perché è lo stabilimento BKT più vicino a uno scalo portuale, elemento decisivo per accelerare i tempi di spedizione. Un grande vantaggio anche per quelle aziende che hanno scelto pneumatici BKT per il primo equipaggiamento”. Facendo riferimento al gioco degli scacchi, Arvind Poddar nel suo discorso inaugurale ha voluto così spiegare la filosofia di BKT: “Una qualità unica distingue il vero campione dal giocatore comune: la flessibilità di adattare la propria strategia alle sfide che si presentano nel corso della partita. Una mossa dopo l’altra, BKT ha ideato e raggiunto i suoi obiettivi, e ora con il nuovo impianto produttivo di Bhuj, è pronta per cambiare il gioco e presentarsi come il “Game Changer” sulla scacchiera globale. Sembrerebbe un sogno visionario, ma è invece un amalgama virtuoso tra determinazione, passione e senso del business, tra risorse umane e tecnologia: Men, Machines, Method sono i tre pilastri su cui si fonda la strategia futura di BKT. Che, nell’immediato, si è posta un obiettivo ambizioso: conquistare la leadership mondiale nel segmento degli pneumatici Off-Highway. E qui, ancora una volta, ritorna l’immagine della scacchiera: il mercato non solo è competitivo, ma è in continua evoluzione, in perenne crescita sia quantitativa che qualitativa. Per questo occorre adattarsi al cambiamento senza perdere di vista il risultato finale. Mossa dopo mossa.