Test

HL940A di Hyundai: aria d’Oriente

Il waste management non è certo uno degli ambienti operativi più semplici per una pala gommata. Ma la Hyundai HL940A lo affronta con disinvoltura, senza dimenticare la spiccata versatilità che la rende adatta a contesti di ogni tipo. Sempre con performance al top.La pala gommata è un eccellente esempio di come macchine operatrici nate nell’ambito delle costruzioni possano trovare impiego in settori differenti, dove possono far valere le loro doti con altrettanta efficacia. Ci siamo quindi avvicinati con una certa curiosità al terreno di prova cui abbiamo sottoposto la Hyundai HL940A da noi testata, di proprietà della Forti Holding di Pisa, gruppo che estende le sue molteplici attività a diversi ambiti fra cui, attraverso il suo ramo Ecologia, quello della gestione dei rifiuti urbani e speciali. Delle aziende della divisione fa in particolare parte Ecofor Service, società che ha in gestione la discarica di Pontedera, impianto cui fanno capo tutte le funzioni connesse alle attività di smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi provenienti dalle attività industriali di tutta la regione Toscana. Ed è proprio qui che opera, insieme a un ampio e diversificato parco macchine, la HL940A.

Un Gruppo diversificato

La discarica, situata nel Comune di Cascina, occupa una superficie complessiva pari a circa 64.000 metri quadrati, di cui il 75% circa è occupato dalle vasche di stoccaggio rifiuti, mentre il resto è destinato alla viabilità e ai servizi connessi con la gestione della discarica. Con l’avvio della gestione da parte di Ecofor Service nel 2010 è stato stipulato un Protocollo d’Intesa per le opere di messa in sicurezza permanente dei lotti esistenti e il recupero ambientale e paesaggistico di tutta l’area, che verrà realizzato collegando i due corpi di discarica attualmente esistenti, al fine di poter smaltire un quantitativo di rifiuti previsto di circa 170.000 metri cubi. La società gestisce inoltre un impianto di cogenerazione per la produzione di energia elettrica da gas biologico, costituito da una centrale di estrazione direttamente connessa ai pozzi in discarica, da un sistema di trattamento del gas a tenuta stagna, da tre motori endotermici per un totale di 1.8 MW/h di energia elettrica prodotta, da un sistema di emergenza costituito da due torce automatiche per evitare pericoli di dispersione in atmosfera del gas.

Da sx Jacopo Danielli, presidente della Forti spa e Gabriele Papi, direttore commerciale Hyundai Construction regione Toscana

Alla fine di tale processo, l’energia elettrica prodotta viene immessa nella rete pubblica per un totale annuo di 12.000 MW, corrispondente al fabbisogno energetico di oltre 4000 famiglie. “Le attività delle diverse aziende che compongono il nostro Gruppo”, spiega Jacopo Danielli, presidente della divisione Edilizia di Forti Holding e nipote del fondatore, “sono estremamente articolate, fanno uso di un ampio parco macchine e questo ci ha portato ad accumulare una grande esperienza e conoscenza del mercato delle macchine operatrici e dei suoi produttori. Scegliere Hyundai per noi è stata una valutazione meditata, basata sulla qualità delle macchine e sull’efficienza e puntualità del servizio di assistenza, che per noi è cruciale. Conoscevamo già da anni alcuni membri dello staff di Toscomeccanica, la concessionaria di Massarosa che ci ha fornito lo scorso anno la prima macchina Hyundai, un escavatore cingolato HX220 NL con cui abbiamo avuto esperienze decisamente positive. Quando perciò si è trattato di valutare l’acquisto di una nuova pala gommata per l’impianto di Cascina, la scelta della HL940A è stata naturale”.

La  HL940A al lavoro

Affrontiamo il primo impatto con la HL940A con in mente l’eccellente livello qualitativo raggiunto negli ultimi anni da questo segmento di macchine, presidiato da tutti i big del movimento terra: il termine di paragone è quindi impegnativo, ma la gommata Hyundai non solo non delude ma anzi si dimostra tranquillamente in grado di raccogliere la sfida. La cabina, ampia e panoramica grazie alla vetratura integrale, accoglie l’operatore in un ambiente spazioso dove tutto è sotto mano, dai ben studiati comandi alla consolle della strumentazione passando per l’ampio e leggibile touchscreen, ed è facile trovare l’assetto di guida migliore grazie al comodo sedile a sospensione pneumatica. L’avviamento del motore ci riserva un’altra sorpresa: il Cummins da 6,7 litri montato dietro la cabina gira estremamente silenzioso confermando i bassi livelli di rumorosità dichiarati dal costruttore, che rimangono tali anche quando facciamo salire di giri la macchina.

Pur essendo una macchina di taglia media manovrabilità e agilità possono risultare critiche, soprattutto in certi ambiti operativi, per cui mettiamo subito alla prova la HL940A: lo sterzo idrostatico, assistito da una pompa dedicata da 149 litri/minuto, compie ottimamente il suo lavoro e l’angolo di sterzatura è di 40° in entrambe le direzioni, consentendo alla macchina di districarsi agevolmente anche in spazi contenuti. I movimenti di sollevamento, scarico e abbassamento del braccio provati a vuoto risultano rapidi e reattivi, confermando anche in questo caso i dati dichiarati da Hyundai, senza tuttavia risultare nervosi, combinazione che lascia intravedere una soddisfacente rapidità di ciclo anche sotto carico.

Al lavoro: rapida e produttiva

Mettiamo subito al lavoro la HL940A nelle operazioni di carico, trasporto e scarico cui la pala è adibita all’interno dell’impianto, e le prime impressioni vengono immediatamente confermate. La macchina coniuga in maniera equilibrata trazione e forza di penetrazione consentendo un agevole riempimento della benna, che può essere facilmente sostituita grazie al sistema di attacco rapido che equipaggia la macchina. In fase di trasporto la pala mantiene un buon bilanciamento, segno di una corretta distribuzione dei pesi tra anteriore e posteriore.

In fase di traslazione, l’inserimento della funzione Ride Control contribuisce ulteriormente all’equilibrio della macchina, eliminando il rischio di eventuali perdite di carico; giova sotto questo aspetto anche l’architettura a Z parallelo dei cinematismi del braccio, che consente di mantenere l’orizzontalità della benna lungo l’intero arco di movimento del braccio stesso. La fluidità dei movimenti è apprezzabile, segno di una distribuzione idraulica ben calibrata, che è supportata anche da sistema di ammortizzazione fine corsa, che preserva macchina e braccio da eventuali contraccolpi. In fase di sollevamento apprezziamo ancora una volta rapidità e fluidità dei movimenti accanto alla notevole altezza e angolo di scarico, due caratteristiche chiave per una pala gommata e in particolare nel quadro delle operazioni cui la HL940A è in questo caso destinata.

di Roberto Negri

Video di Stefano G. Troilo, riprese con drone di Francesco Ciceri