Accordi

Accordo Bolognafiere- Senaf/Tecniche Nuove

Giuseppe Nardella (a sinistra) e Duccio Campagnoli
Giuseppe Nardella (a sinistra) e Duccio Campagnoli

Il Presidente di BolognaFiere, Duccio Campagnoli, e il Presidente di Senaf/Tecniche Nuove, Giuseppe Nardella, hanno presentato  a Milano una nuova collaborazione che già a ottobre del 2015 – dal 14 al 17 – vedrà realizzare, insieme, SAIE SMART HOUSE, il nuovo format di SAIE tutto dedicato all’edilizia della casa, e SIE, il Salone dell’impiantistica per gli edifici organizzato da Senaf/Tecniche Nuove che si realizzerà a Bologna.

Siamo molto contenti di questo accordo – ha dichiarato il presidente di BolognaFiere, Duccio Campagnoli per il quale ringrazio il presidente Giuseppe Nardella, che rafforza il partenariato tra BolognaFiere e il più grande gruppo italiano per l’editoria tecnica, Senaf/Tecniche nuove. Con questo accordo parte il nuovo progetto per SAIE dei prossimi anni che vedrà alternarsi una edizione di SAIE ENVIRONMENT, dedicata all’ingegneria del territorio e all’edilizia delle infrastrutture, che abbiamo già tenuto nel 2014. Negli anni dispari, come appunto il 2015,  SAIE SMART HOUSE tutto dedicato alle soluzioni più innovative per la riqualificazione energetica e la sicurezza antisismica. L’accordo arricchisce SAIE con la conoscenza delle esperienze di Tecniche Nuove nel campo della ricerca e della formazione. SAIE SMART HOUSE e SIE offriranno  una occasione straordinaria di promozione e diffusione di tutte le innovazioni integrate tra edilizia, impiantistica e domotica.”

TestoSAIE SMART HOUSE 2015 specializzerà l’offerta espositiva – dopo l’edizione record dei 50 anni, nell’ottobre 2014, con oltre 93.000 visitatori – nei comparti della progettistica, dei software, delle macchine da cantiere casa, nelle innovazioni per intervenire nel recupero del patrimonio esistente e  per realizzare costruzioni sicure, intelligenti e sostenibili. La prima edizione a Bologna di SIE – il Salone dell’Innovazione Impiantistica per gli Edifici sarà dedicato a tutte le filiere produttive dell’impiantistica civile: termoidraulica, della climatizzazione, delle energie rinnovabili e della domotica. Le due manifestazioni insieme, quindi,  presenteranno l’approccio nuovo necessario a progettare e realizzare l’integrazione di un “Sistema edificio-impianto”

La realizzazione di SAIE SMART HOUSE – ha proseguito il presidente Campagnoli – dovrebbe essere il focus di una nuova politica industriale per il rilancio dell’edilizia assieme alla realizzazione delle reti, materiali e immateriali, per la modernizzazione, qualificazione e messa in sicurezza dei territori, così come è stato stabilito dalle linee guida dell’Unione Europea”.

“La rivitalizzazione del patrimonio edilizio esistente passa per ristrutturazioni capaci di migliorarne la sicurezza, renderlo ‘intelligente’ ed energeticamente più efficiente. Solo così sarà possibile valorizzarlo – afferma Giuseppe Nardella, Presidente di Tecniche Nuove e Senaf – Protagoniste di questo processo, le aziende che producono sistemi e apparati per l’efficientamento energetico e gli impianti. Per questo è fondamentale che la presentazione di SIE avvenga sotto due profili: uno costruttivo, legato con SAIE alle tecniche e alle tecnologie per l’edilizia, e l’altro a quello dell’implementazione impiantistica e dell’integrazione del sistema edificio-impianto, su cui ha maggior esperienza il nostro gruppo di lavoro composto da Senaf e Tecniche Nuove.”

SinistraAlla presentazione di SAIE-SIE ha partecipato anche il Direttore Generale di Nomisma, Luca Dondi, che ha presentato i dati elaborati dall’Istituto in occasione della conferenza stampa di SAIE e SIE. La riqualificazione dell’esistente è l’opportunità per le imprese per uscire dalla crisi del settore, secondo cui si registreranno segnali di ripresa grazie a riqualificazione ed efficienza. Le stime di compravendite di immobili, infatti,  saliranno nel 2015 a quota 470.324 (+16,7% rispetto al 2013) e supereranno le 517.200 nel 2017.

Accanto agli investimenti in nuove costruzioni, i tanti comparti e le filiere di una moderna edilizia sono sempre più chiamati ad operazioni di manutenzione straordinaria e riqualificazione energetica, resi necessari da un patrimonio immobiliare energivoro e obsoleto: solo il 15% circa degli immobili rientra nelle classi energetiche più efficienti (A, B e C) e ben l’83,6% ha più di vent’anni. Nel nostro Paese, infatti, il 55,4% delle unità abitative è stato costruito prima del 1971 e richiede una seria strategia di intervento, mentre oltre un quarto (28,2%), risalente al ventennio tra il 1972 e il 1991, necessita di investimenti in efficientamento.

Il Direttore scientifico del nuovo SAIE SMART HOUSE sarà Norbert Lantschner, che, nel corso della presentazione ha dichiarato ““Recuperare ciò che abbiamo costruito sarà la grande impresa dei prossimi due, tre decenni. È la risposta adeguata e necessaria alla sfida energetica e ambientale che sta cambiando il nostro mondo. Il trend della riqualificazione è in atto ma deve essere rafforzato, accelerato e intensificato seguendo i principi del “deep building renovation”. Riqualificare involucri e impianti è intelligente, anzi quattro volte intelligente: protegge l’ambiente, le risorse della terra, il proprio portafoglio e migliora il benessere abitativo”.

Ma non solo, l’edizione di SAIE vedrà confermato il partenariato con tutto il mondo delle costruzioni e con tutti gli ordini professionali del settore.

In rappresentanza del mondo delle costruzioni è intervenuto il vicepresidente di Federcostruzioni Luca Turri che ha portato un messaggio del Presidente Rudi Girardi, sottolineando l’importanza del nuovo evento e richiamando il grande valore, per l’economia italiana, della produzione del settore.

Secondo il Rapporto – che raccoglie e somma i dati del valore della produzione di 17 comparti industriali, per oltre il 90% del totale del settore produttivo delle costruzioni -presentato nell’ottobre scorso al SAIE, sia nel 2014 che nel 2015 proseguirà il calo produttivo del sistema italiano delle costruzioni anche se, alcuni comparti sono in controtendenza grazie alle esportazioni, la contrazione in termini percentuali risulterà  più contenuta di quella registrata nell’ultimo biennio aggirandosi intorno a un – 2,2% annuo.