Elettrificazione

DAF: l’era dell’elettrico

Una conferenza stampa fuori dai canoni tradizionali, quella che DAF ha organizzato per fine anno nell’interessante contesto della Centrale idroelettrica Taccani, di proprietà dell’Enel, situata a Trezzo d’Adda (Milano). Così l’ha definita Massimo Dodoni, AD di DAF Veicoli Industriali che ha presentato la visione futura del marchio che si distacca dalle tecnologie tradizionali e punta sulle modalità di trazione alternativa (elettrico e idrogeno) e sulla connettività come pilastri fondamentali del trasporto moderno.

Massimo Dodoni

DAF, come parte del gruppo PACCAR, si posiziona come leader in questa transizione, non solo attraverso lo sviluppo di veicoli, ma anche promuovendo l’infrastruttura e la formazione necessarie.

Il contesto economico

Nonostante un anno di crisi globale, PACCAR ha registrato risultati finanziari eccellenti fino a ottobre 2025, con 2 miliardi di dollari di utile e significativi investimenti in ricerca e sviluppo. Ecco i dati che riguardano il mercato globale degli autocarri sopra le 16 ton 

• L’Europa guida con 270-300 mila veicoli.

• Il Nord America (USA e Canada) segue con 230-260 mila veicoli.

• Il Sud America si attesta tra 90-100 mila veicoli.

• Il mercato europeo è previsto in crescita per il 2025-2026.

Per quanto riguarda i trend in Europa, l’andamento del traffico è costante, con una Germania in crescita che fa da termometro per l’intero continente. Gli investimenti esteri sono in aumento, con 3,5 miliardi di euro previsti per il 2025 e un ulteriore incremento per il 2026-2027.

I risultati e le strategie di DAF

Iniziamo dai record raggiunti: innanzitutto l’apertura del 150° TRP Store (marchio aftermarket DAF). A seguire, la produzione del 10.000° veicolo DAF XB (gamma media 7.5-16 tonnellate), la produzione del 125.000° veicolo DAF di nuova generazione e il superamento dei 300.000 contratti di manutenzione (Multisupport).

Non mancano le innovazioni sul fronte dei prodotti e dei servizi, a cominciare dalla produzione di autocarri pre-allestiti direttamente in fabbrica, riducendo i tempi di consegna, dallo sviluppo di modelli per bisarche (autocarro e trattore) e dalla fornitura di 40 veicoli elettrici per la città di Amsterdam, in risposta ai crescenti divieti urbani.

Dulcis in fundo, DAF ha vinto per la terza volta in cinque anni il premio “Truck of the Year“, con particolare soddisfazione per il riconoscimento della gamma elettrica, sebbene DAF sia stata tra le ultime a lanciarla sul mercato. In ogni caso si tratta dell’unico costruttore ad aver lanciato una gamma elettrica completa (dal medio-leggero al pesante).

Oltre il veicolo

Come abbiamo detto all’inizio, DAF punta sulle trazioni alternative, soprattutto sull’elettrificazione. Ma un mercato elettrico non si crea solo con il veicolo.  Serve una ben precisa strategia in cui  i pilastri sono le infrastrutture (stazioni di ricarica) e la connettività. DAF offre una gamma completa di stazioni di ricarica.

Per fare questo è necessaria una produzione sufficiente di energia e una sua distribuzione capillare. La tecnologia elettrica è in rapida evoluzione, i veicoli attuali saranno superati entro 5 anni da modelli con maggiore autonomia e capacità portando l’elettrico a dominare il trasporto nazionale e internazionale.

In tutto questo la connettività gioca un ruolo di primo piano e procede per fasi, passando dalla manutenzione predittiva in cui il veicolo è una piccola “centrale mobile” per lo scambio dei dati, alla connessione dei dati tramite hub intermodali dei quattro ambiti di trasporto  (strada, ferrovia, nave, aereo) alla connessione con autostrade intelligenti per gestire il traffico.

Cosa si prevede per le trazioni alternative in Europa

Per. quanto riguarda il periodo considerato (2023-2025)

• Il diesel mostra un leggero calo.

• L’elettrico è in aumento.

• L’LNG (gas naturale) mantiene una quota stabile.

• Il Fuel Cell non è ancora pronto.

Come si può notare, l’elettrico sta già superando l’LNG in termini di quota di mercato, indicando un chiaro orientamento verso questa tecnologia. Entro il 2027, si prevedono oltre 20.000 unità elettriche nel mercato europeo, che rappresentano il 7% del mercato totale.

L’Italia? E’ in Serie C

Il fiume Adda visto dalla Centrale

L’Italia è considerata “in un’altra serie” (gioca in Serie C anziché A o Champions League) a causa della mancanza di supporto governativo e incentivi diretti o indiretti per i trasportatori che investono in veicoli elettrici.
Nonostante ciò, il mercato elettrico italiano è in crescita (previsione del 2% del mercato totale entro il 2027, con un aumento di 5 volte rispetto al 2025) a causa dell’integrazione europea e delle esigenze delle aziende di trasporto che operano anche all’estero.
In Italia, la maggioranza dei veicoli elettrici sarà destinata agli autocarri per la distribuzione urbana, dove i divieti di accesso ai motori a combustione sono in rapida espansione.

Il programma di DAF per l’elettrificazione

Ovviamente DAF si sta preparando (anzi è già pronta) per quesa transizione epocale. Coinvolgendo naturalmente la rete di assistenza e dotando i concessionari e le officine di aree dedicate e formando sia tecnicamente che commercialmente tutti i dealer anche con programmi “Ecodrive” per la guida di veicoli elettrici.

In questo momento la formazione è importantissima perché non ci si dovrà limitare a vendere un veicolo elettrico ma occorrerà educare il cliente sul suo utilizzo, sulle strategie di ricarica e sulle percorrenze, per dimostrare i vantaggi rispetto al motore endotermico. Senza questa “opera di apostolato”, il mercato non decollerà.

Parallelamente DAF fornirà colonnine di ricarica da 180 kW a tutti i concessionari entro il 2025-2026, estendendole poi alle officine, mirando ad avere, entro il 2027, una gamma elettrica con configurazioni di cabine e veicoli sovrapponibile a quella attuale a combustione interna.

Credits: Paolobon140

Il veicolo del futuro si configura come una vera e propria “centrale mobile”, quindi, connessa e in sintonia con il territorio. E forse non è un caso che per questa conferenza stampa di fine anno DAF abbia scelto la Centrale Elettrica di Trezzo d’Adda che dai primi del ‘900 produce energia elettrica. Un ritorno al passato che prefigura già il domani del veicolo industriale.

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