Definire la 9MWR non è assolutamente cosa semplice. Più compatta dei classici 9 ton ma con capacità di sollevamento da prima della classe. Una vera “fuori scala” che ribalta ogni criterio di valutazione
Fuori scala. È la prima definizione che mi è venuta in mente una volta a contatto con la 9MWR di Mecalac.
Un gommato che è anche pala, sollevatore e portattrezzi. Una capacità di sollevamento costante a 360°. Una impostazione che rimette in discussione tutto quello che fino ad oggi si pensava su macchine di questo tipo.
Esattamente come accadde con la serie MCR qualche anno fa.
Una serie di quattro macchine in cui la 9MWR si colloca in un’interessante fascia. E va ad insidiare i classici midi gommati che, soprattutto nelle imprese stradali, continuano a fare furore.
La 9MWR sotto la lente
A prima vista la 9MWR sembra più compatta di quel che non denuncia il peso operativo di 8.260 kg grazie al telaio innovativo e alla torretta compatta. Al contrario gli pneumatici di grande misura e l’elevata altezza libera da terra la fanno sembrare più aggressiva rispetto ai midi gommati concorrenti.
Di sicuro colpisce un progetto molto innovativo che permette di avere capacità di sollevamento invariate a 360°. E un’idraulica facile e piacevole.
9MWR: il posto guida
L’altezza della torretta della 9MWR è ora più in basso del 20% rispetto ai gommati di pari categoria. Si tratta quindi solo di tre normali gradini, fra l’altro ben spaziati, larghi e conformati, che facilitano la vita a chi sale e scende tante volte al giorno. Ringraziano sia gli operatori, sia i responsabili della sicurezza.
Una volta seduti al posto guida piace il piantone di sterzo regolabile in profondità (diviso in due tronconi) e in altezza. I comandi sono raggruppati con una logica che si impara in fretta. Dietro il joystick di sinistra i comandi per la sicurezza. Quando si lavora, il senso di rotazione del volante si inverte in modo automatico come se si guidasse sempre nella stessa direzione. Si evita così quel fastidioso “giro al contrario” del volante che a molti non piace quando si guida “a marcia indietro”. Le regolazioni di sedile e joystick permettono di trovare una corretta posizione di guida agli operatori di ogni taglia. La visibilità a 360° della 9MWR è assicurata dalle ampie superfici vetrate e dai classici cofani rastremati.
9MWR: pala ed escavatore
Cosa entusiasma gli operatori affezionati a Mecalac? La multifunzionalità. Cosa spaventa i diffidenti verso Mecalac? La multifunzionalità.
Per capire una Mecalac occorre mettersi alla guida di una Mecalac. Usare la 9MWR sia come pala che come escavatore è realmente un gioco da ragazzi.
L’efficienza della 9MWR è molto elevata sia operando in modalità escavatore che in modalità pala gommata. Le geometrie di lavoro dei cilindri idraulici e dei bracci, identici a quelli dei rispettivi modelli cingolati MCR, permette di avere un comportamento prevedibile. La libertà di movimento e l’efficienza nel carico ha pochi confronti reali grazie a una torretta che permette di lavorare in spazi realmente sacrificati.
9MWR: sollevare è il suo mestiere
Le prestazioni in sollevamento meritano un discorso a parte. Prima di tutto perché la 9MWR, così come le altre macchine della gamma e, in generale, tutte le multifunzione Mecalac, nasce per poter sollevare in modo efficiente e ottimizzato. In secondo luogo perché il progetto MWR sposta le frontiere degli escavatori gommati in luoghi fino ad ora inesplorati. La capacità di sollevamento rimane invariata a 360° grazie a una distribuzione dei pesi studiata nel dettaglio. Ciò significa che, sollevando un manufatto, è possibile spostarlo senza problemi con qualsiasi posizione di carro e torretta.
Nel caso della 9MWR si ha una capacità massima di 1.530 kg fino all’altezza di 5 m che si riducono a 840 kg fino al massimo di 5,4 m.
Da non dimenticare, inoltre, la capacità di poter movimentare un carico facendolo entrare da una finestra al piano terra andando a posarlo sul pavimento. Cosa che un sollevatore non è in grado di fare. La capacità operativa in sollevamento è un must irrinunciabile per raggiungere questi obiettivi. Con le imprese, soprattutto quelle stradali, che ringraziano. Sia per l’ottimizzazione sia per il livello di sicurezza generale che si alza di parecchio con una macchina in grado di operare con la torretta ruotata in qualunque modo. L’attacco rapido Connect è parte fondamentale di questo sistema. Non solo la velocità d’azione ma anche la sostanziale assenza di peso rispetto alle soluzioni del passato, favoriscono la riduzione dei pesi in punta braccio.
di Costantino Radis