Grandi cantieri

7 Potain MDT 219 J10 per Chorus Life

di Roberto Negri

E’ un  gioco di squadra quello delle sette gru Potain MDT 219 J10 attualmente al lavoro presso il cantiere di Chorus Life a Bergamo. Performance, massima configurabilità degli allestimenti e il sofisticato sistema di gestione Crane Control System le carte vincenti di uno dei modelli di punta del Costruttore.

Un nuovo format urbano per una nuova concezione del vivere e dell’abitare. Che ha al centro un’idea di città dove benessere sociale, architettura sostenibile e smart technology sono perfettamente integrati in un modello in cui le persone e le loro esigenze e necessità sono protagoniste. E’ questa la filosofia di Chorus Life, il progetto di rigenerazione urbana promosso dal Gruppo COSTIM – holding industriale fondata dal Cav. Lav. Domenico Bosatelli, dall’Avv. Francesco Percassi e guidata dall’Amministratore Delegato Ing. Jacopo Palermo, attiva nella filiera del real estate per la realizzazione chiavi in mano di grandi interventi immobiliari – che sta trasformando una ex area industriale della città di Bergamo in una “new city” fatta di spazi di altissima qualità architettonica, costruttiva e ricchi di servizi. E che ha fra i suoi protagonisti Potain con una squadra di ben sette gru MDT 219 J10, presenti in questo complesso cantiere in diverse configurazioni allestite dal concessionario Techind di Azzano San Paolo (Bg) in modo da gestirne in maniera ottimale l’articolata logistica e le fasi di avanzamento.

Il progetto

Chorus Life sorge sull’area occupata dalla ex OTE, fabbrica dismessa da ormai vent’anni, ed è concepito come spazio urbano rigenerato e restituito agli abitanti di Bergamo in cui potranno convivere eventi culturali, sportivi, spettacoli, attività commerciali, residenze e ricettività insieme a spazi verdi e a tutti i servizi di base, supportati dalla rete tramviaria locale e da una nuova infrastruttura viaria. La trasformazione dell’area prevede infatti la realizzazione di circa 20.000 metri quadrati di verde, piste ciclopedonali, strade e di una nuova palestra; oltre alla riqualificazione di via Serassi, di via Bianzana e delle fermate Bianzana e San Fermo della tramvia, è previsto anche il riassetto della viabilità locale con la creazione di un nuovo accesso al centro città dal Rondò delle Valli. Il concept del progetto, sviluppato da JDP Architects, prevede una piena integrazione funzionale e sociale basata su una bassa densità urbana che sviluppa però un’alta densità relazionale, attraverso una stretta integrazione tra le funzioni e la moltiplicazione delle occasioni di incontro e socializzazione. Le nuove tecnologie di videosorveglianza degli spazi pubblici e di illuminazione delle zone a verde, unite ad una progettazione che elimina ogni barriera architettonica, consentono la massima serenità e tranquillità di vita. Il cuore pulsante del complesso sarà l’arena multifunzionale, uno spazio attrezzato con le più moderne tecnologie capace di trasformarsi per accogliere eventi di ogni tipo con una capienza variabile fino ad un massimo di circa 6.500 posti. Impianti di ultima generazione impostati e predisposti per l’uso di tutte le fonti rinnovabili disponibili consentono di minimizzare i consumi energetici e di ottimizzare e rendere sostenibile la gestione della struttura, garantendo in questo modo i massimi standard di comfort ambientale interno e di isolamento acustico verso l’esterno. Il progetto prevede anche 25.000 metri quadrati di spazi aperti, piazze e aree verdi attrezzate sviluppati su più livelli, tutti completamente accessibili senza barriere architettoniche e con uno speciale studio dell’illuminazione. Altri 15.000 metri quadrati saranno invece destinati a negozi, ristoranti, servizi e attività terziarie; un’offerta tematizzata che si basa sullo sport, sul tempo libero e sul benessere. I servizi di base alla persona sono aperti a tutta la cittadinanza e prevedono un centro medico sportivo, una palestra panoramica, un grande centro benessere e una Spa. Il percorso sky jogging panoramico all’aperto è sviluppato, come “promenade”, sul tetto delle costruzioni.Un vero e proprio giardino pensile per fare jogging nel verde, in compagnia del panorama di Bergamo Alta. Lo spazio residenziale presente nel nuovo quartiere è stato concepito ridefinendo l’idea stessa di abitare: i 74 alloggi saranno infatti a locazione con un solo canone per tutti i servizi integrati: non più affitto, bollette, condominio, rifiuti, riparazioni o commissioni varie ma un’offerta integrata e scalabile che comprende anche consumi, connessione internet, pulizie, manutenzioni e a scelta anche tutti i servizi esterni. Il puzzle di questa nuova città del futuro si completa con l’hotel che dà accesso a tutti gli spazi e a tutti i servizi del complesso. Centodieci camere e una sala multimediale che consente di accogliere incontri, meeting e convention. In Chorus Life gli spazi non si esauriscono con la fisicità della struttura ma sono innervati dalla tecnologia GSM (Global System Model), la piattaforma proprietaria per sistemi urbani nata dalla collaborazione tra Gewiss, Siemens e Microsoft che consente la piena integrazione di infrastruttura digitale e sistemi impiantistici. L’interconnessione degli edifici in rete, oltre a consentire una loro gestione da remoto in tempo reale, produce una grande quantità di dati che trasformati in smart data permettono di realizzare applicazioni su misura e servizi digitali in grado di aumentare comfort, sicurezza, produttività e sostenibilità di ogni edificio. La possibilità di interagire con gli ambienti si estende all’ambito domestico. Le soluzioni proposte nelle residenze, infatti, ospitano la più moderna domotica, grazie alla quale dispositivi ad alta efficienza energetica possono essere programmati, avviati e arrestati direttamente dall’app GSM per  Chorus Life, che monitora anche i consumi di ciascun dispositivo.

Il cantiere di Chorus Life

La complessa zonizzazione e articolazione funzionale prevista dal progetto si è tradotta in un cantiere che per varietà di lavorazioni, programmazione delle tempistiche, logistica e caratteristiche fisiche dell’area ha imposto un dettagliato studio preliminare volto a garantire la necessaria fluidità e sicurezza di tutti i processi in esso ospitati. Oltre che in termini organizzativi tali esigenze hanno avuto un forte impatto anche sulla scelta dei mezzi d’opera e in particolare delle attrezzature di sollevamento, ambito in cui l’impresa affidataria dei lavori, Impresa Percassi di Bergamo, ha lavorato in stretta collaborazione con il concessionario Techind, suo partner storico, per individuare la soluzione più funzionale al particolare contesto del cantiere, le aree da coprire e le relative esigenze funzionali. L’analisi ha preso in considerazione parametri quali il layout degli spazi, le altezze e i volumi d’ingombro dei singoli edifici, la logistica, articolata intorno a un’area centrale di scarico e stoccaggio dei materiali, le lavorazioni da eseguire, e su questa base sono state innanzitutto individuate le necessarie altezze operative, lunghezze dei bracci e portate. Un secondo parametro richiesto dall’impresa era l’individuazione di un unico modello configurabile in diversi allestimenti in modo da consentirne l’intercambiabilità, facilitarne l’utilizzo da parte degli operatori e ottimizzare la gestione di manutenzione, ricambi e materiali di consumo.

La scelta è caduta su uno dei modelli di punta della gamma Potain, la MDT 219 J10, che implementa alcune fra le più avanzate tecnologie di controllo e gestione sviluppate dal costruttore ed è stata allestita in sette diverse configurazioni caratterizzate da diverse altezze operative, sbracci e portate.

La macchina

Configurata in allestimento base con braccio modulare da 65 metri per una portata massima di 10 tonnellate a 17 metri e 1,9 tonnellate in punta, torre serie K Potain con montante scatolato e saldato ad arco sommerso e spinatura incrociata a perni con diametro differenziato trattati con sistema anticorrosione, argano di sollevamento 50LVF25 GH Optima da 37 kW – 50 HP e meccanismo di rotazione RVF 162 Optima Plus, la MDT 219 J10 gru è dotata dell’innovativo Crane Control System (CCS) Manitowoc, una soluzione che permette di accelerare le operazioni incrementando la produttività e il grado di precisione della macchina. Il sistema consente infatti uno scambio e un‘analisi di informazioni sulla gru di altissima precisione, cosa che permette di ottimizzare le portate di sollevamento e garantire maggiore flessibilità in cantiere; CCS fornisce una curva di carico più performante in rapporto alla massima velocità possibile, e grazie alla funzione Potain Plus, attivabile direttamente dal joystick di comando, permette di ottenere un ulteriore incremento del diagramma di carico attraverso l’analisi degli sforzi dinamici che avvengono sulla gru in fase di utilizzo. Tra le funzioni offerte dal sistema troviamo tre modalità di guida preimpostate: senza delinearizzazione, per una maggiore reattività, delinearizzazione A, per un controllo più progressivo, e delinearizzazione B, per operazioni che richiedono un elevato grado di precisione. E’ inoltre prevista una nuova funzione di limitazione della velocità, che permette all’operatore di limitare la velocità massima di tutti gli azionamenti contemporaneamente – sollevamento, carrello e rotazione – per un livello di precisione ancora più accurato.

Altro pezzo forte della MDT 219 J10 è la cabina Premium Ultra View, dotata di una unità di comando operatore completamente nuova che ottimizza i livelli di ergonomia e comfort e permette di sfruttare al meglio tutte le funzioni del Crane Control System. Caratterizzata da un design ergonomico e da ben 9 metri quadrati di superficie vetrata che offrono all’operatore una perfetta visuale sull’intera area di cantiere, la cabina offre un sistema di controllo tramite joystick che permette di gestire tutti i comandi e un jog dial per la navigazione attraverso le schermate del sistema CCS.

La funzione Dialog Visu II rende disponibili sul display tutte le informazioni relative al carico come altezza e posizione sul braccio, peso sollevato, momento, tipo di rinvio selezionato e velocità del vento. La MDT 219 J10 implementa i tre meccanismi DVF, LVF e RVF dedicati rispettivamente alla gestione della distribuzione, del sollevamento e della rotazione. Il primo, in particolare, permette di regolare la velocità del carrello in funzione del carico; la velocità di spostamento può raggiungere 100 metri/min, il che contribuisce ad aumentare l’efficienza in cantiere. L’LVF adegua invece la velocità in funzione del carico sollevato, permettendo di sfruttare la massima potenza del motore ottimizzando la produttività, mentre l’RVF offre una tipologia di controllo progressivo completo che adegua la velocità di rotazione e controrotazione in funzione del comportamento del singolo gruista; il meccanismo interviene arrestando le funzioni di comando, mentre il tempo di decelerazione del braccio viene controllato dal variatore di frequenza. Sono inoltre disponibili il sistema di controllo zona Top Site e il sistema di controllo interferenze Top Tracing III. Ad integrare le dotazioni della MDT 219 J10 c’è un sofisticato sistema di manutenzione integrato il Crane Star Diag che consente di eseguire la diagnostica anche a distanza e di centralizzare gli interventi. L’operatore può monitorare anche dalla cabina della gru la schermata Manutenzione, che permette di visualizzare in tempo reale lo stato dei diversi sistemi e ove necessario un intervento selettivo sugli stessi.

Le gru al lavoro a Chorus Life

Come accennato nel cantiere Chorus Life sono presenti sette MDT 219 J10, affiancate da una gru automontante Potain Igo 50 da 23,2 metri con braccio da 40 metri e una gru automontante Potain HD40A da 23 metri con braccio da 35 metri che assicurano la copertura delle aree non coperte dalle gru a torre e sono adibite a funzioni di supporto e servizio. Ogni settimana in cantiere vengono attualmente movimentate circa 400 tonnellate di ferro oltre a tutti i materiali necessari alla realizzazione delle opere civili, che sottopongono le macchine a carichi di lavoro particolarmente intensi e a una attenta organizzazione di logistica e programmazione dei lavori. Oltre alle elevate performance di sollevamento le gru Potain garantiscono anche sotto questo aspetto un’eccellente funzionalità grazie al sistema Top Tracing III, che oltre a garantire una gestione ottimale delle interferenze garantisce una perfetta interazione funzionale tra le macchine in condizioni di massima sicurezza. Oltre alle operazioni di movimentazione le gru saranno utilizzate anche per il varo delle strutture in carpenteria metallica di uno dei più importanti edifici del complesso, l’Arena multifunzionale.

Chi è Techind

Da oltre 25 anni Techind è specializzata nel fornire soluzioni personalizzate in tutta la filiera dell’industria e delle costruzioni con due divisioni aziendali dedicate, offrendo in vendita e in noleggio a breve, medio e lungo termine impianti e macchinari con una particolare focalizzazione sul trasporto e il sollevamento di cose e persone. La logistica dell’industria e del cantiere sono gli ambiti dove l’azienda bergamasca dà il meglio di sé, coniugando l’esperienza trentennale dei soci fondatori con l’innovazione e la creatività dei partner rappresentati in esclusiva nelle aree di Bergamo e Brescia, tutti legati dal comune denominatore dell’innovazione della capacità di proporre soluzioni personalizzate in base alle reali esigenze del cliente. Fiori all’occhiello di Techind sono i servizi di assistenza, gestiti sia presso la sede di Azzano San Paolo che direttamente in cantiere da un team di tecnici qualificati, e un ampio e assortito magazzino di ricambi originali, che garantisce tempi di intervento certi e rapidi.