Prodotti iconici

27 anni: buon compleanno benna vagliatrice!

di Nicolò Rossogreco

La Benna Vagliatrice, icona della produzione Trevi Benne, compie 27 anni. Affidabilità, innovazione, produttività e versatilità sono le caratteristiche riconosciute in tutto il mondo.

Nell’operoso Veneto, a Noventa Vicentina, opera un’azienda leader di mercato nelle attrezzature movimento terra, demolizione, riciclaggio e costruzioni, una realtà che il mondo ci invidia. Si tratta di Trevi Benne che produce e vende in tutto il mondo circa 5.000 benne, più di 1.500 tra pinze, frantumatori e cesoie l’anno. Incluse le benne per escavatori da oltre 400 tonnellate, ideali per impieghi nel mining. Caratteristica fondamentale delle procedure di studio, progettazione, costruzione e implementazione dei prodotti per Trevi Benne è l’attenzione al cliente. Questo grazie alla grande capacità dei suoi progettisti di creare prodotti in base alle specifiche esigenze che il cliente riscontra nell’attività lavorativa.

La nascita della Benna Vagliatrice

1994: la prima benna vagliatrice. Come spesso accade, l’esigenza singola lavorativa di un cliente diventa fonte di ispirazione per chi sa mettere in moto prima il proprio ingegno che le mani. Ecco quindi che per far fronte alla richiesta di creare delle “gabbie” di contenimento su un argine di un fiume – “caramelle” il termine gergale utilizzato a quei tempi – e selezionare i ciottoli di dimensioni idonee dal greto, viene concepita la prima benna vagliante girevole. Partendo da questa prima bozza di lavoro, seguita da apposite progettazioni e fasi di collaudo, venne realizzata la benna vagliatrice BV 16 di circa 1600 kg costituita da un telaio sostenente un cesto rotante che fungeva da tramoggia per il materiale da vagliare.

Presentazione della BV 16 alla fiera SAIE di Bologna del 1995

Queste le caratteristiche principali della BV 16:

– un supporto saldato “a croce” per mantenere una corretta rotazione del cesto,

– un riduttore epicicloidale con motore orbitale alimentato dall’impianto idraulico dell’escavatore (a singola mandata per un solo verso di rotazione) alloggiato sulla parte posteriore del cesto,

– attacchi (orecchie) per l’accoppiamento all’escavatore costruiti sul telaio portante,

– denti saldati sulla lama della benna per facilitare la penetrazione nel terreno e nel materiale smosso.

Caratteristica distintiva e altamente funzionale che faceva della BV 16 un’attrezzatura fortemente innovativa era la presenza di griglie a rete intrecciata, perimetrali e intercambiabili, per selezionare il materiale in uscita a seconda della pezzatura.

BV 16 impiegata nella separazione dei sassi dal terreno, nel 1996

Nel 1996, grazie all’esperienza maturata con la BV 16, Trevi Benne realizzò una benna vagliatrice di maggiore capacità: la BV 19 di circa 2.600 kg idonea per escavatori di 30-40 t. Anche questa benna vagliatrice venne realizzata sulla base della specifica esigenza di un cliente, precisamente di un’azienda che operava esclusivamente in terreni montagnosi impervi e di difficile acceso. Con l’impiego della BV 19 l’azienda cliente poteva utilizzare il materiale presente in natura per creare il fondo per la posa dei tubi e la copertura degli stessi con il materiale vagliato dalla BV 19 senza dover apportare altro materiale.

La BV 19 impiegata in opere di canalizzazione sulle Alpi austriache nel 1996

Grazie all’impiego della BV 19 l’azienda, quindi, risolse completamente il problema dei costi di approvvigionamento e di trasporto del materiale.

Il Brevetto Europeo

Fig.04 Domanda di Brevetto Europeo della Benna Vagliatrice depositata nel 1996

Nel 1996 sorse anche l’esigenza di tutelare a livello internazionale le caratteristiche dell’innovativa Benna Vagliatrice concepita da Trevi Benne.

Benna multiuso vagliatrice e/o miscelatrice combinata, comprendente una struttura che costituisce le pareti di una bocca di alloggiamento, da accoppiare a una macchina movimento terra, posteriormente alla quale è associato un tamburo rotante motorizzato, disposto in modo che il suo asse sia parallelo alla direzione di carico, dove il tamburo stesso essendo supportato in modo girevole posteriormente a sbalzo da un cuscinetto centrale è associato alla struttura tramite slitte di supporto”.

Questa è la descrizione contenuta nel documento ufficiale della domanda di Brevetto Europeo relativa alla Benna Vagliatrice depositata dal Sig. Vaccaro il 29 Luglio 1996. Ed è, quindi, nel 1996 che esordì nel contesto internazionale la Benna Vagliatrice di Trevi Benne che tanto successo riscontrerà negli anni successivi.

Conseguito il brevetto europeo l’evoluzione tecnologica della Benna Vagliatrice, icona della produzione Trevi Benne, continuò sino ai nostri giorni. Giorni che vedono la gamma delle benne vagliatrici BVR quale strumento indispensabile nel riciclaggio dei materiali, nel recupero degli inerti nell’ambito delle ristrutturazioni edilizie, nella bonifica di aree industriali e nella riqualificazione ambientale.

Benna Vagliatrice Story

Nello sviluppo e perfezionamento della Benna Vagliatrice si possono riscontrare delle tappe fondamentali dell’opera dei progettisti di Trevi Benne.

La BVR 14R con ralla di supporta del carico mentre viene utilizzata nella preparazione del terreno di un campo da golf in Portogallo nel 1999

Il 1999 segnò il passaggio dalla Serie BV alla Serie BVR i cui modelli vennero realizzati adottando come standard l’utilizzo della ralla con funzione di supporto del carico del cesto girevole in sostituzione del sistema con supporto a croce che aveva caratterizzato le Benne Vagliatrici BV 16 e BV 19.

La gamma venne ampliata in seguito al boom di richieste per offrire maggiori possibilità di accoppiamento con escavatori di taglie diverse. Vennero quindi prodotte: la BVR 07 da 250 kg, la BVR 09 da 500 kg, la BVR 12R da 1.150 kg, la BVR 14R da 1.650 kg, la BVR 15R da 1.900 kg (evoluzione diretta della BV 16) e la BVR 19R da 2.800 kg (evoluzione della BV 19). Queste le loro caratteristiche principali:

– doppio fondo per aumentare la superficie vagliante,

– valvola regolatrice del flusso idraulico per tarare il regime di rotazione del cesto,

– settori perimetrali intercambiabili in materiale anti-usura con foratura esagonale in aggiunta alle reti intrecciate. Tra l’altro, i settori in lamiera forata (con fori da 20 a 120 mm) offrivano una maggiore possibilità di scelta delle pezzature di prodotto da ottenere.

Il 1999 portò anche alla produzione della prima Benna Vagliatrice da utilizzare con una pala caricatrice. Questa Benna Vagliatrice era dotata di telaio rinforzato e adattato per poter inserire la piastra di attacco posteriore da accoppiare al sistema di aggancio della pala e di slitte laterali per irrobustire la zona maggiormente sollecitata dalla spinta della pala.

Vista posteriore dell’intera Serie BVR dopo il Restyling del 2003

Nel 2003 venne rivista e ridisegnata l’intera gamma ridefinendo la concezione del telaio portante adottando la struttura monotrave al fine di ottenere un telaio snello, compatto e allo stesso tempo capace di offrire grande resistenza durante le operazioni di scavo nel terreno e carico del materiale nel cestello rotante. I componenti idraulici furono collocati all’interno del telaio monotrave per meglio proteggerli durante il lavoro, da urti, polvere e detriti. Questo nuovo concept mantenne la caratteristica ralla posteriore per sostenere il peso del cesto.

Nel 2007 venne praticato un profondo upgrade sia a livello strutturale che estetico, passando all’adozione del cesto conico che consentiva di aumentare sensibilmente la superficie vagliante. Inoltre, per aumentare maggiormente la superficie vagliante, furono imbullonati sul fondo del cesto dei settori intercambiabili in lamiera. La gamma mantenne le caratteristiche peculiari della precedente versione (componentistica idraulica, ralla, reti intercambiabili in materiale anti-usura) ma in aggiunta poteva essere fornita, su richiesta, di un motore di rotazione in grado quasi di raddoppiare il numero di giri del cesto. Questa particolare versione venne denominata “Speed”.

BVR 12C utilizzata nel recupero di materiale contaminato dallo sversamento di petrolio nel Mare del Nord nel 2008

Nel 2008 venne introdotta nella Serie delle Benne Vagliatrici Rotanti la BVR 08 da 350 kg per escavatori da 5 a 8 ton, fornendo così ulteriori possibilità di utilizzare queste attrezzature per il vaglio e la selezione dei materiali. In particolare, nel 2008 trovò utilissimo impiego la BVR 12C nella bonifica di alcuni chilometri di costa del Mare del Nord dove, a seguito di un incidente, erano defluite un migliaio di tonnellate di petrolio grezzo.

BVR 14e impiegata nella bonifica di una spiaggia in Marocco nel 2017

Il 2013 vide la revisione totale della componentistica oleodinamica. In 15 anni di sviluppo del prodotto, l’affidabilità aveva raggiunto standard molto elevati ed i progettisti Trevi Benne decisero di intervenire per adottare accorgimenti diretti a prevenire eventuali danni creati da un non corretto uso della Benna Vagliatrice. La valvola regolatrice di flusso venne collocata in una posizione tale da poter essere comodamente accessibile e, per prevenire eventuali danni al motore idraulico, furono inseriti all’interno della valvola anche sistemi di anti-cavitazione, una valvola unidirezionale e una valvola di controllo della pressione massima. Venne adottato anche un motore idraulico più potente. Data l’alta affidabilità e le prestazioni elevate di resistenza offerte delle sezioni perimetrali forate costruite in materiale anti-usura, si decise di rinunciare alle reti intrecciate, utilizzate sin dalla prima realizzazione delle Benne Vagliatrici. Inoltre, venne realizzata la BVR 05 di 110 kg idonea a lavorare con mini escavatori da 1,5 a 2,5 ton e la BVR 25e del peso di 4.900 kg da accoppiare ad escavatori da 45 a 65 ton.

Dal 2013 ad oggi la Benna Vagliatrice fu soggetta a piccoli accorgimenti che riguardarono più il design e l’estetica che la vera funzionalità dei suoi principali organi, stante la grande affidabilità e la grande produttività raggiunte.

La Benna Vagliatrice Rotante BVR, oggi

Fig.11 BVR 15e impegnata nella selezione del materiale fine per la copertura di cavi a Bolzano nel 2020

Oggi la Benna Vagliatrice di Trevi Benne compie 27 anni all’insegna della massima versatilità e della massima efficienza. Con il suo cestello rotante in acciaio anti-usura, i componenti idraulici protetti nel telaio monotrave e facilmente raggiungibili per ispezioni e operazioni di manutenzione, la perfetta calibrazione e tenuta dei sistemi di aggancio alla macchina operatrice (escavatore e in alcuni casi pala caricatrice), i Kit perimetrali vaglianti intercambiabili, il profilo inclinato del telaio della benna, la Benna Vagliatrice Rotante di Trevi Benne è una delle attrezzature più imitate nel panorama delle attrezzature impiegate per la selezione e la vagliatura del materiale inerte.

Possiamo definire la Benna Vagliatrice di Trevi Benne come massima espressione di un’attrezzatura semplice da utilizzare, versatile e compatta, concepita per selezionare e separare il materiale inerte. Alcune caratteristiche come, la possibilità di sostituire manualmente il kit perimetrale con forature di differenti dimensioni consente di avere un prodotto finito nella pezzatura e nelle dimensioni richieste esaltandone i possibili impieghi. Oppure, il profilo inclinato del telaio della benna vagliatrice, che richiama quello della benna tradizionale da scavo e facilita notevolmente il carico del materiale da vagliare, rendono la Benna Vagliatrice Rotante altamente produttiva e versatile. Oggi la BVR di Trevi Benne è uno strumento indispensabile nel riciclaggio dei materiali, nel recupero dei materiali nell’ambito delle ristrutturazioni edilizie, nella bonifica di aree industriali e nella riqualificazione ambientale. Trova, infatti, proficuo impiego nel settore del riciclaggio, nel recupero in ristrutturazioni edilizie, nella bonifica di aree industriali e nella riqualificazione ambientale. Utilissima nella selezione dei ciottoli e costruzione di gabbie di contenimento lungo i corsi d’acqua, nella selezione dei materiali di risulta dopo una demolizione, nella bonifica dei terreni sassosi, nell’asportazione dei sassi dalle spiagge, nella copertura delle tubature in opere di canalizzazione, e può essere proficuamente impiegata anche in discarica per eseguire la separazione dei rifiuti organici.

Attualmente la Benna Vagliatrice Rotante, meglio conosciuta con il suo acronimo BVR, è prodotta negli stabilimenti Trevi Benne di Noventa Vicentina (VI) in 9 modelli dai 110 ai 4.900 kg e può essere installata su escavatori da 1,4 a 65 ton (il range ottimale è compreso tra 1,5 e 55 ton). È disponibile anche nella versione frontale con sistemi di aggancio alle strutture delle pale caricatrici.