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Il Komatsu PC290NLC-10

Il Komatsu PC290NLC-10 si colloca nella fascia cruciale degli escavatori idraulici da 30 tonnellate. Torretta, motore e impianto idraulico del PC240NLC-10 con il carro del fratello maggiore PC360NLC-10:  sta studiando per diventare grande.

Il Komatsu PC290NLC-10 ha una impostazione che esce dai classici canoni dell’escavatore da 30 ton a cui siamo normalmente abituati. Carro da classe 35 ton…torretta da classe 25 ton. Una base di partenza con eccellenti potenzialità per ulteriori sviluppi

IL POSTO GUIDA

L’impostazione del posto guida degli escavatori Komatsu risale – nei suoi punti fondamentali – alla nascita della Serie 3 avvenuta circa un quarto di secolo fa. Ovviamente riviste, migliorate e attualizzate, troviamo nei nuovi Serie 10 le stesse soluzioni che allora costituirono una vera e propria rivoluzione nel mondo degli escavatori idraulici. La Komatsu Space Cab è nel complesso comoda e molto silenziosa. Una volta seduti al posto guida si trova facilmente la migliore posizione di guida regolando il blocco sedile/manipolatori (sospeso pneumaticamente) e gli stessi manipolatori rispetto al sedile. L’accesso non è sempre comodissimo perché il manipolatore di sinistra non si solleva e se si è spostato il sedile molto avanti l’entrata in cabina richiede una minima contorsione. Occorre avere l’accortezza di spostare indietro il sedile prima di scendere. La pedaliera è ben conformata e c’è spazio a disposizione per appoggiare i piedi e riuscire a muoversi comodamente.

Due piccoli nei: i manipolatori hanno i cursori proporzionali che si azionano con il pollice nel senso alto/basso…sarebbe stato meglio averli nel senso sinistra/ destra. A lungo andare risultano stancanti e fastidiosi. Il vetro sul lato destro della cabina ha una limitata estensione verso il basso data dalla conformazione del display multifunzione. La visibilità non è particolarmente inficiata ma rispetto alla migliore concorrenza sul mercato potrebbe essere un punto a sfavore del costruttore giapponese. Per il resto piace molto l’ordine e la qualità complessiva sia dei materiali che della cura nell’assemblaggio. L’azionamento di ogni comando è intuitivo e non richiede particolari adattamenti il che denota una cura del layout che non lascia spazio a improvvisazioni. L’impianto di climatizzazione è particolarmente efficiente e le bocchette sono disposte in modo diffuso e corretto: in un attimo la cabina si raffredda (o scalda) anche con temperature difficili all’esterno (il test si è svolto in periodo estivo e con temperature attorno ai 30°C).Un posto guida che si fa apprezzare nei turni di lavoro lunghi e intensi.

MANOVRABILITA

Una delle particolarità di Komatsu a partire dalla serie 6 è l’apprezzato HydrauMind con distributore load-sensing a centro chiuso. Si tratta di una soluzione «pregiata» che si fa apprezzare per la sua fluidità e la capacità di saper sfruttare appieno le capacità idrauliche dell’escavatore. Nel caso del PC290NLC-10 non è da meno. Abbiamo simulato operazioni di spianamento, livellamento, sistemazione del terreno, formazione di scarpate con facilità e precisione. Una delle doti che ci è piaciuta è la velocità di lavoro di questo 30 ton che non fa rimpiangere modelli più piccoli e agili. La fluidità dei movimenti è esemplare: scavare, sollevare e ruotare la torretta sono operazioni fra loro armoniche e del tutto naturali che qui non richiedono particolari accorgimenti per riuscire a calibrare i movimenti nel modo esatto in cui sono pensati e li si vuole eseguire. Il carro sovradimensionato rispetto alla media dei modelli della stessa classe aiuta a sfruttare bene la velocità dell’impianto fornendo una base molto stabile. La benna della capacità di 2,00 mc viene infatti supportata senza problemi, senza sbilanciamenti e con una naturalezza che si apprezza fin da subito. La velocità e la precisione, unite a una benna dalle dimensioni più che buone per un escavatore di questa classe, rendono piacevoli e rapide le operazioni di spianamento e sistemazione del terreno. La coppia di rotazione di 88 kNm rientra nella media della categoria ma lo sfruttamento fluido la valorizza al massimo. L’impianto a centro chiuso ha il suo perché in molte situazioni operative. Di fatto una vera e propria sicurezza che agevola l’operatore nei lavori generici di ogni giorno.

SCAVO & CARICO

Un escavatore come il Komatsu Pc290NLC-10 è fatto per scavare e caricare. Un impiego a cui il nuovo 30 ton giapponese non si sottrae. Come già abbiamo apprezzato nei lavori di precisione, l’impianto HidrauMind svolge egregiamente il suo compito anche nelle applicazioni più dure e intense. La benna da 2,00 mc è un ottimo compromesso fra capacità di carico e valorizzazione della forza di strappo (21.600 kg std. – 23.100 kg in Power Max). La funzione Power Max è presente di serie e permette di aumentare temporaneamente la pressione di lavoro nella fase di strappo. Il sistema PEMC consente di ottimizzare il funzionamento del motore sulla base delle reali esigenze del lavoro. In fase di scavo e carico si apprezza più che in altri contesti in quanto ottimizza i consumi e permette di avere sempre il massimo dall’impianto. Il sistema permette infatti una gestione continua sia delle portate delle pompe idrauliche (che è consuetudine), ma anche dei giri motore, abbassandoli automaticamente quando si può sfruttare l’inerzia delle attrezzature per ridurre i consumi. Abbiamo provato a usare il PC290NLC-10 sia in modalità Economy che Power riscontrando un comportamento sostanzialmente diverso in cui il lavoro in Economy si adatta maggiormente alle operazioni di rifinitura e precisione senza riscontrare quel calo prestazionale che nel carico è più evidente. A mio avviso conviene operare dosando il potenziometro fra ¾ e il massimo quando si ha la possibilità di caricare i mezzi posizionati più in basso e lasciare il resto del compito al sistema PEMC per ottimizzare i consumi. Nel momento in cui si opta per usare l’escavatore al massimo delle sue potenzialità si ha la consapevolezza che la base di appoggio oversize e la benna da 2,00 mc portano inevitabilmente verso l’alto le prestazioni del PC290NLC-10 rendendolo adatto – in un contesto favorevole – a insidiare escavatori di taglia leggermente superiore. Nel complesso una macchina convincente con ambizioni che la portano verso l’alto.

MANOVRE COMPOSTE

Giudizi complessivi decisamente positivi quando si lavora in scioltezza o si scava da fermi. Quando invece si usa la traslazione e insieme si compiono operazioni di altro tipo il PC290NLC-10 presenta delle lacune che dipendono dalla scelta progettuale (condivisibile) di dotarlo del carro del PC360NLC-10….senza però adeguare le portate a un impegno più gravoso (scelta non condivisibile). Se nelle manovre composte svolte in piano occorre compensare in modo appropriato (cosa che non dovrebbe avvenire con un impianto load-sensing a centro chiuso), quando si vuole operare traslando in salita o in discesa si deve stare attenti a un fastidioso andamento «a scatti». La differenza di portata idraulica complessiva con il PC240 (da cui il PC290 deriva direttamente) è di 4 l/min mentre il delta con il PC360 arriva a ben 56 l/min. Una differenza molto elevata in cui appare evidente che i 4 l/min in più del PC290 rispetto al modello più piccolo non sono sufficienti a compensare i motori di traslazione con cilindrata superiore e un carro che non solo pesa di più ma è anche 44,5 cm più lungo visti i 4.955 mm del PC290/PC360 contro i 4.550 mm del PC240. Se da un punto di vista del lavoro ordinario si ha una macchina piacevole e soddisfacente, un po’ di olio in più avrebbe dato vita a un escavatore che, soprattutto in ambienti heavy-duty come quelli di montagna (con un carro così e una torretta così compatta è il primo ambiente di lavoro che viene in mente!), potrebbe fare la differenza con i concorrenti più agguerriti. Una base di partenza ottima da cui partire per raggiungere traguardi ambiziosi.

LA PAGELLA

Pregi

• costruzione molto curata

• elevato livello di sicurezza attiva e passiva

• impianto idraulico load-sensing a centro chiuso

• dolcezza di azionamento e fluidità nelle manovre

• offerta del Komatsu Care per limitare i costi di gestione derivanti dalla tecnologia del motore Stage IIIa con EGR+DPF

• carro del PC360NLC-10 consente di operare in ambiti realmente heavy-duty

Difetti

• scompensi idraulici durante le manovre composte in cui si effettua la traslazione

• portata idraulica limitata rispetto alle esigenze di un carro così importante come quello del PC360NLC-10

 

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