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Un autentico tuttofare

OLYMPUS DIGITAL CAMERAdi Cristiano Pinotti

A Montichiari, in provincia di Brescia, abbiamo visto all’opera un rullo vibrante monotamburo Bomag BW177 D-5, il primo modello della Serie 5 attivo in Italia. Macchina poliedrica è in grado di dare il meglio di sé in molteplici circostanze: dalle aree urbane al giardinaggio, dall’edilizia del sottosuolo alla costruzione di strade rurali.

Il cantiere bresciano è un’area di circa 8.000 metri quadrati sulla quale verrà costruito (autentica rarità in questo periodo) un nuovo capannone industriale prefabbricato, da 6.000 metri quadrati, volto ad ampliare l’attività di una grande ferramenta di Montichiari. L’impresa Tononi Gian Maria & Figli si è occupata della rimozione del verde e, al momento della nostra visita, era impegnata nella realizzazione del nuovo rilevato, mentre la costruzione del capannone sarà effettuata da una società specializzata.

Classica azienda a conduzione familiare, l’impresa protagonista di queste pagine è stata fondata da Gian Maria Tononi come società dedita ai trasporti. Con l’ingresso dei figli nell’attività, l’impresa di Carpenedolo (Bs) nel 1975 ha acquistato una piccola cava e le prime macchine movimento terra. Oggi la società bresciana si occupa di scavi, movimento terra, demolizione, fornitura di inerti, trattamento materiali, rilievi, massicciate e trasporto conto terzi. Il parco macchine comprende alcuni escavatori cingolati (tra i quali spicca il 215 New Holland anch’esso al lavoro nel cantiere di Montichiari), miniescavatori, pale gommate, una minipala cingolata, un dozer e vari autocarri, compreso un tre assi scarrabile. Nel 2014 la società ha acquistato il primo rullo Bomag monotamburo BW177 D-5.

 

Una scelta convinta e soddisfatta

Narciso Tononi (a sin) socio della Tononi Gian Maria e Figli e operatore del rullo Bomag, con Morris Entrade di Maren
Narciso Tononi (a sin) socio della Tononi Gian Maria e Figli e operatore del rullo Bomag, con Morris Entrade di Maren

Narciso Tononi, socio della Tononi Gian Maria e Figli e operatore del rullo Bomag, è la persona giusta per un parere sincero. Sceso dalla cabina del rullo e tolti gli occhiali da sole, ci accoglie con un sorriso franco e la voglia di parlare della sua nuova macchina. “Anche se è praticamente nuovo – esordisce – dopo i primi cantieri posso dire che abbiamo operato una scelta corretta. La nostra è un’attività mista, comprendente piccoli piazzali ma anche interventi di una certa importanza. E una macchina come questa, molto compatta ma produttiva, va sempre bene. Anche in caso di cantieri particolarmente grandi possiamo optare per il noleggio di una macchina più grossa, oppure procedere con qualche passata in più. Sono sincero: quando abbiamo cercato il rullo, ci è sembrato giusto visionare anche la concorrenza. Nella scelta il fattore prezzo non è stato determinante, anche perché le variazioni erano piuttosto contenute, è stata invece fondamentale la compattezza della macchina e le prestazioni. Poi Bomag è un marchio che non ha bisogno di tante presentazioni e se non bastasse in queste nuove macchine ha migliorato una cabina che era già di ottimo livello. Infatti rispetto ai modelli precedenti e anche ad altri mezzi che abbiamo noleggiato, il nuovo BW177 D-5 si caratterizza per una visibilità certamente migliorata, il posto guida è insonorizzato e le vibrazioni sono praticamente inesistenti. È davvero un piacere usare questa macchina”.

Comfort e semplicità

OLYMPUS DIGITAL CAMERAIl comfort sottolineato da Tononi è del resto sempre stato un cavallo di battaglia di Bomag ed è riscontrabile anche nei rulli per asfalto. Il posto cabina del nuovo BW177 D-5 è montato su supporti elastici, è molto ammortizzato e l’operatore ha tanto spazio a disposizione per lavorare senza fatica, regolando il sedile e il volante a piacimento. Ottimo il sistema di ventilazione, mentre la nuova radio con dispositivo vivavoce elimina qualsiasi distrazione. E se la salita da entrambi i lati incrementa il comfort quotidiano, decisamente apprezzabile l’eccellente visibilità che permette di guidare velocemente e senza fatica, aumentando così la sicurezza in cantiere. Allo stesso tempo tutti gli elementi di comando sono ben posizionati e facilmente accessibili e vanno a confermare il concetto di facilità di utilizzo tipico dei rulli Bomag. Due fari di lavoro anteriori e posteriori offrono una visuale totale anche nei cicli di lavoro notturni.

La facilità Bomag è poi evidente per quanto concerne gli aspetti manutentivi che prevedono lunghi intervalli e pochi punti di manutenzione. Vale poi la pena di sottolineare come non esistano necessità di ingrassaggio giornaliere (neppure per lo snodo), ma sia necessario solo un semplice controllo visivo dei livelli. Il cofano può essere aperto completamente senza l’ausilio di alcun attrezzo.

Un tuttofare che consuma poco

OLYMPUS DIGITAL CAMERAIdeale su tutti i tipi di terreno – con il tamburo liscio per ghiaia e sabbia, il tamburo a piedi di montone per materiale coerente e il kit gusci a piede di montone per la massima flessibilità di impiego – il BW177 D-5 si destreggia abilmente per piccoli e medi lavori in terra e su strati di rilevato sottili e medi. L’eventuale presenza di pendii o cucuzzoli viene superata con facilità in virtù di un’elevata altezza da terra. Mentre lo snodo oscillante articolato garantisce il pieno contatto con il terreno in qualsiasi momento e, quindi, la massima trazione. Il motore è emissionato Tier IV Final e beneficia, di serie, della funzione Ecomode che adatta il numero dei giri all’intensità di lavoro riducendo il consumo di carburante del 30%.

Paolo Piroddi
Paolo Piroddi

“Inoltre – interviene Paolo Piroddi, tecnico Bomag – la macchina anziché avere solo due trazioni, una da lavoro e una da trasferimento, ha cinque modalità di trazione. Di conseguenza scegliendo la modalità adeguata al lavoro da svolgere, si ha sempre una macchina tarata sulle specifiche necessità e si risparmia sul carburante. A livello di consumi è poi particolarmente interessante la funzione, opzionale, di arresto motore che spegne il propulsore dopo un tempo di fermo predefinito”.

 

La compattazione

OLYMPUS DIGITAL CAMERALa regolazione automatica della compattazione è affidata al Bomag Variocontrol che permette di raggiungere velocemente il valore di compattazione richiesto semplicemente selezionandolo e procedendo con il lavoro. L‘ampiezza viene adattata automaticamente alla potenza di compattazione necessaria. E una volta raggiunta la compattazione richiesta, l‘ampiezza attiva viene ridotta in automatico. Un adattamento alle condizioni reali in pochi secondi che garantisce, quindi, una compattazione omogenea. Inoltre il Variocontrol offre  la possibilità di selezionare manualmente l’ampiezza in caso di necessità di una compattazione più delicata.

“Tra gli optional – sottolinea Piroddi – è da evidenziare il Terrameter che fornisce in ogni momento un’indicazione attendibile sul valore di compattazione. I punti deboli vengono rilevati con precisione e la fine della compattazione è segnalata in modo chiaro e inequivocabile all’operatore, che evita così passate superflue. La stampante permette di documentare i valori di compattazione EVIB in MN/m2 per ogni passata”. Al fine di certificare i valori di compattazione su tutta la superficie Bomag mette anche a disposizione, in via opzionale, il sistema BCM 05 che memorizza i valori EVIB dell’intero cantiere. Corsia per corsia, strato per strato è così possibile tenere sotto controllo l’avanzamento della compattazione in tempo reale sul grande display. Grazie alla rappresentazione a colori, l’operatore vede immediatamente quali zone sono già state compattate e i dati possono essere trasmessi tramite chiavetta USB all’ufficio del cantiere, per essere analizzati e archiviati. Con il BCM 05 positioning è inoltre possibile abbinare i valori ai dati di localizzazione trasmessi dal ricevitore GPS Bomag StarFire.

Il concessionario

Foto BOX ConcessionarioCertamente nella scelta del rullo ha giocato un ruolo importante anche l’ottimo rapporto tra l’impresa e Maren, il concessionario Bomag con sede a Rogno (Bg) e con tre filiali in Lombardia. Nata nel 1961 come officina di riparazione per macchine movimento terra, la società nel tempo è cresciuta diventando concessionario e noleggiatore di macchine movimento terra, edili e stradali. Il servizio post vendita è garantito da un magazzino ricambi con oltre 20.000 articoli e da un’assistenza tecnica organizzata sia per gli interventi presso le proprie officine sia per quelli in cantiere grazie a oltre 15 officine mobili attrezzate. Maren offre anche il servizio di noleggio con un parco macchine di circa 300 unità.

Mollo Noleggio per il cantiere più alto d’Europa

MolloDopo 4 anni di lavoro, domani , 23 giugno 2015,  verrà inaugurata ufficialmente Sky Way, la nuova funivia sul Monte Bianco.
Ribattezzato “il cantiere più alto d’Europa”, situato a 3.466 metri sul livello del mare, è un esempio di alta ingegneria e design ed un successo per il made in Italy.
Mollo Noleggio è stato protagonista in questa impresa, con la fornitura di proprie piattaforme aeree a noleggio:
· verticale elettrica JLG3246ES (12 metri d’altezza)
· semovente telescopica diesel JLG660SJ (22 metri d’altezza)
· ragno Palazzani TSJ39C (39 metri d’altezza)
· ragno Teupen LEO23GT (23 metri d’altezza)
I lavori in cantiere sono stati portati avanti, giorno dopo giorno, stagione dopo stagione, in condizioni estreme: rarefazione dell’ossigeno nell’aria, dovuta alle quote elevate (oltre i 3400 metri), il clima freddo e ventoso (con temperature che in inverno hanno raggiunto i – 25°), e non ultima la pericolosità dei luoghi in cui gli operai hanno dovuto lavorare.
Tutto ciò non ha fermato Mollo Noleggio, che ha garantito l’assistenza in quota sette giorni su sette, in qualsiasi condizione climatica si sia reso necessario intervenire.
La fatica e l’impegno comune sono stati ripagati: la nuova funivia è un’opera grandiosa, con cabine vetrate dotate di un sistema di rotazione a 360° e una terrazza circolare a 3466 metri su Punta Helbronner, da cui godere di una splendida vista sul Monte Bianco, sul dente del Gigante e sulla Vallée Blanche.
Oltre ad essere il punto d’arrivo della funivia, lo Sky Way ospita inoltre ristoranti, bar, un cinema e un locale bivacco per gli alpinisti.

Mollo Noleggio, realtà di renting con 19 centri gestiti direttamente in Piemonte, Liguria, Lombardia, Emilia Romagna (Alba, Alessandria, Asti, Bergamo, Brescia, Cairo Montenotte, Casale Monferrato, Ceriale, Fossano, Milano, Moncalieri, Mondovì, Novara, Piacenza, Pinerolo, Roreto di Cherasco, Savona, Settimo Torinese, Vercelli) ha al suo attivo un’esperienza di oltre quarant’anni nel settore del noleggio. L’azienda è specializzata nel noleggio di piattaforme aeree, sollevatori telescopici, autocarri, gru edili, macchine movimento terra, macchine e attrezzature edili, bagni chimici e servizio spurghi.
Nel corso degli anni l’azienda piemontese ha affiancato all’attività di noleggio un’ampia gamma di servizi: i corsi di formazione con rilascio patentini per l’utilizzo dei mezzi d’opera, il noleggio con operatore, la vendita di mezzi usati e nuovi, il noleggio non solo in Italia ma anche all’estero.
L’offerta è completata da un servizio di assistenza tecnica, operativo 7 giorni su 7.

Nozze d’oro con la gru

Apertura 2di Cristiano Pinotti

Nel 1965 nasceva la prima gru Fassi. Dopo 50 anni, l’amore della società di Albino per questa tipologia di macchine, ha portato Fassi a essere sull’ideale podio dei costruttori attraverso una ricerca e una produzione fortemente legata al territorio nazionale ma, commercialmente parlando, da sempre orientata all’internazionalizzazione, sviluppata in 60 Paesi del mondo.

Fassi_Logo“Cinquant’anni di storia sono una grande soddisfazione, ma sono anche una grandissima responsabilità”. Le parole di Giovanni Fassi, Amministratore Delegato della società, sintetizzano la visione industriale del costruttore lombardo che nella gru ha saputo esprimere tutte le sue grandi possibilità. Perché in realtà la storia di Fassi è ben più antica, con l’azienda già attiva tra le due guerre mondiali. Ma l’amore per le gru valica la mera cronologia e vede nel 1965 la pietra miliare della vicenda Fassi: è proprio quello, infatti, l’anno in cui nasce la prima gru rossa. Da allora, al pari dell’evoluzione tecnologica, alcuni fattori chiave sono ancora ben presenti in azienda e nelle parole di Giovanni Fassi: “i principi con cui mio padre ha dato vita nel 1965 alla sua avventura imprenditoriale nel mondo delle gru, sono ancora gli stessi con cui si regge l’impresa globale di oggi; un’impresa che opera nel nuovo millennio con gli stessi valori delle nostre origini: qualità, innovazione, coerenza, sicurezza e internazionalità. Grazie a queste solide fondamenta abbiamo potuto sviluppare la nostra identità guardando con fiducia verso orizzonti lontani, grazie a una continua ricerca di miglioramento e una forte spinta innovativa che da sempre ci contraddistinguono”.

La gru al centro

testoIn Fassi, pur in un contesto “globale” il prodotto gru rimane sempre al centro dell’attenzione mediante un’evoluzione e un percorso di crescita che passa anche attraverso ampliamenti societari con importanti azioni di partnership. “Oggi la gru è un prodotto estremamente complesso – prosegue Giovanni Fassi – richiede una ricerca molto spinta e un’attenzione maniacale per ogni dettaglio, per ogni soluzione, per ogni possibile variabile. Nel nostro processo evolutivo legato al prodotto abbiamo cercato di allargare i nostri orizzonti e Fassi è diventata il motore di un gruppo molto più grande e dal respiro internazionale. Questa espansione verso nuove categorie di prodotti potrebbe all’apparenza sembrare una contraddizione con la nostra identità. Invece siamo rimasti coerenti con noi stessi, poiché abbiamo operato nella rotta tracciata dai nostri valori. Abbiamo investito sempre nel campo del sollevamento e nel mondo delle tecnologie di allestimento per i veicoli industriali. Ci siamo uniti ad altre realtà secondo un preciso filo conduttore. Abbiamo scelto partner che, come noi, condividevano i principi di leadership, di innovazione e di eccellenza. Stiamo continuamente lavorando per costruire il nostro futuro dove ci identifichiamo con un’offerta pluriprodotto, pluriservizio e plurimercato. È un futuro già presente in cui ci posizioniamo con un concetto di Gruppo internazionale, con un incredibile network di distribuzione e forti connotazioni e specificità territoriali”.

sinistraIn questo conteso di “gruppo” rientrano certamente i due recenti investimenti operati sulla francese Marrel, in collaborazione con il partner Fassi France, e nella svedese Cranab, unitamente a Z-forest, uno dei maggiori fondi di investimento controllati dal governo svedese. Marrel è uno storico e apprezzato produttore di scarrabili la cui sede si trova a pochi chilometri da Lione; mentre Cranab, nell’estremo nord della Svezia, è specializzata in macchine forestali off-road. Con Cranab, Fassi sta sviluppando la linea forestale da camion e il primo esemplare sarà presentato al mercato proprio durante il mese di giugno, una macchina che rappresenterà il modello di apertura per il mercato forestale e del riciclaggio. Marrel e Cranab manterranno inalterata la denominazione (del resto molto conosciuta in tutta Europa) così come rimarranno invariate le sedi e le tipologie organizzative. A livello commerciale la società di Albino ha inoltre investito in Cranab Fassi do Brasil, al fine di beneficiare della grande importanza del settore forestale all’interno dell’economia del colosso sudamericano.

 

Il mercato

testoDiciamolo subito, le circa 5.000 gru prodotte nel 2014 e i quasi 150 milioni di fatturato consolidato lasciano ben sperare per il futuro. Del resto in questi ultimi mesi il mercato statunitense sta dando ottimi risultati, così come un trend molto positivo si sta riscontrando nel nord Europa e in alcune aree asiatiche. Purtroppo appare ancora al palo l’economia italiana, un mercato che per il costruttore bergamasco è ridotto al 5%. Un trend piuttosto depresso che caratterizza tutta la fascia mediterranea e anche la Russia per evidenti problematiche geopolitiche.

Sotto il profilo delle tipologie di prodotto è invece interessante come nel primo trimestre del 2015 la domanda si sia particolarmente concentrata sulle gru di maggiori dimensioni, da 60 tm e oltre, con numeri doppi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Quindi, se in termini di numeri prodotti i due periodi si stanno equivalendo, in termini di fatturato l’incremento nel primo trimestre 2015 è particolarmente significativo.

Innovare, brevettare...

BOX 1Ricerca e Sviluppo rappresentano due elementi fondamentali del mondo Fassi, base della stessa filosofia costruttiva che guida l’azienda. Impressionante il reparto R&S forte di una quarantina di postazioni con a propria disposizione i più avanzati programmi di calcolo sviluppati in collaborazione con il Politecnico di Milano e i sistemi CAD di progettazione e simulazione evoluti quali “Catia”, utilizzato anche dal settore automotive e aerospaziale, che permette di lavorare in una realtà virtuale avendo una visione complessiva di tutte le fasi e di tutti gli aspetti della progettazione, verticalizzando e integrando in un unico strumento tutti i processi: l’idea, lo sviluppo, la simulazione e l’analisi strutturale.  Fondamentali anche l’elettronica e l’utilizzo di acciai alto e ultra-alto (UHSS) resistenziali per garantire performance elevate, combinando sicurezza e prestazioni. Il tutto senza dimenticare l’interfaccia uomo-macchina. In questo contesto si evidenzia il Fassi SmartApp System, finalmente brevettato a livello europeo dopo quattro anni di iter. Ricordiamo come il Fassi SmartApp sia un sistema integrato di lettura e di raccolta dati in tempo reale, capace di diagnosi in remoto sul funzionamento della gru compatibile con il sistema Android. Il suo impiego permette di ottimizzare le potenzialità della gru attraverso le statistiche di utilizzo e le tempistiche di manutenzione. Grazie all’intuitivo menu è facile accedere alle differenti sezioni, passando con pochi tocchi dalla raccolta dei dati alla regolazione dei comandi. Inoltre, sempre dallo smartphone, è possibile attivare alcune funzioni della gru, come l’XP; oppure del veicolo, come l’accensione, lo spegnimento e la variazione dei giri motore. La sezione Radio Remote Control consente di visualizzare le soglie di reazione delle leve del radiocomando con la possibilità di modificarne la sensibilità. Mentre la funzione Black Box non è solo una memoria delle operazioni eseguite, ma anche uno strumento di comunicazione con la rete assistenziale Fassi.

L'Italia che piace

TestoIl mercato tedesco dei veicoli industriali è un riferimento per tutta l’Europa, per la presenza di brand prestigiosi come Mercedes-Benz e MAN, ma anche perché le scelte degli operatori tedeschi hanno sempre pesanti ricadute sull’intero scenario continentale. È quindi degno di nota che, oltre ai due citati, anche gli altri costruttori attraverso le loro sedi tedesche abbiamo scelto Fassi Gru per gli allestimenti dei loro veicoli demo. Mercedes-Benz nel suo Branchen-informations-Center (BIC) di Wörth, la struttura preposta a presentare le possibilità di allestimento di un veicolo industriale, propone ben otto diversi modelli: dal piccolo Mitsubishi Fuso Canter all’imponente cava-cantiere Arocs 6×2 allestiti con gru Fassi o con gli scarrabili Marrel. MAN nella struttura analoga denominata Branchen Competence Center (BCC) di Monaco propone due veicoli della gamma media e pesante. E non sono da meno Scania, presso il Democenter di Koblenz, e Volvo che nella sua struttura di Offenbach propone un Volvo FH-13 equipaggiato Marrel AL20 D 60 e un Renault D7.5 L2 con una Fassi F40A.0.22 Active

Fassi Gru per l'Oil&Gas

BOX 3 aSicim ed Euro Pipeline sono due dei più qualificati operatori italiani del settore Oil&Gas. Sicim – di Busseto, in provincia di Parma – è specializzata nella costruzione di metanodotti in tutto il mondo, conta 5.000 collaboratori e oltre 2.000 veicoli di proprietà impegnati nei cantieri attivi in Messico, Perù, Turchia, Angola, Congo, Camerun, Iraq e Kazakistan. Tra i cantieri più interessanti  spicca un metanodotto di oltre 500 km in Perù che vede impegnata una flotta di una quarantina di Eurocargo 4×4, alcuni dei quali allestiti con gru retrocabina Fassi F100B, robusta e decisamente versatile, che può essere destinata a vari usi attraverso diverse dotazioni. Euro Pipeline è invece impegnata in Algeria e collabora alla costruzione di un lungo oleodotto nel deserto dove, a ogni congiunzione dei tubi, c’è un pay-welder in azione. Per garantire ai saldatori di operare protetti, si utilizza infatti una sorta di gabbia di metallo e plexiglass che viene movimentato proprio dalla gru Fassi, in questo caso una F65A Active con postazione fissa, quindi senza stabilizzatori. I pay-welder sono dei modelli EPE-TP15 cingolati progettati per le operazioni di saldatura manuale e automatica delle tubazioni. Oltre alla gru Fassi, sul pianale trovano posto un generatore Mosa, un compressore per i più svariati utilizzi ed è prevista la sede per otto bombole che saranno riempite dei gas necessari alla saldatura.

Expo 2015: pizza record per JLG

Pizza1Sabato 20 giugno, oltre 60 pizzaioli provenienti da tutta Italia hanno realizzato ad Expo 2015 la pizza margherita più lunga del mondo: 1595,45 metri certificati dal giudice dei Guinness World Records.

Semplice la ricetta. 2 tonnellate di farina, 1 tonnellata di salsa di pomodoro e 1,5 tonnellate di mozzarella, 300 litri di olio extra vergine. Tutti prodotti made in Italy.

Pizza2Cotta con l’ausilio di 5 forni mobili, è stata poi distribuita gratuitamente in circa 35.000 tranci ai visitatori.

Testimoni e protagonisti dell’evento gli scissor – ovviamente elettrici – JLG. Indispensabili sia per le riprese passo passo del record, sia per l’attività logistica.

Magni TH alla conquista della Polonia

per webDurante lo scorso Intermat Magni TH ha formalizzato un importante accordo di distribuzione in Polonia con Riwal, la società internazionale di noleggio attiva in 17 Paesi che acquisterà le macchine RTH per le sue flotte e le noleggerà in tutta Europa.

Il mercato polacco riveste una grande potenzialità per Magni sia per quanto riguarda il noleggio che la vendita. Il debutto di Magni TH in Polonia è avvenuto durante la Fiera Internazionale Autostrada-Polska, dove Riwal ha esposto un RTH 5.23 Smart con motorizzazione Deutz Stage IV, una macchina estremamente compatta che rappresenta un modello intermedio tra il 21 e il 25 metri, normalmente offerti sul mercato.

Le macchine di Magni TH sono state accolte con favore e hanno raccolto il consenso del pubblico soprattutto per l’ampia visibilità, la cabina pressurizzata, il touch screen intuitivo e il perfetto equilibrio tra compattezza e performance.

SinistraLa serie RTH comprende due differenti linee di prodotto, la Smart e la S. La prima  include i modelli RTH 5.18 Smart, RTH 5.21 Smart, RTH 5.23 Smart, RTH 5.25 Smart. Questa gamma è stata sviluppata tra la fine del 2014 e l’inizio del 2015 per venire incontro alle esigenze di compattezza, facilità di manovra e prestazioni del mercato.

Il risultato sono macchine con un sistema di stabilizzazione molto semplice ma con ottime performance di sollevamento. I modelli da 18 e 21 metri rappresentano storicamente la maggior parte del mercato che comunque richiede anche macchine come la 5.23 Smart, con maggiori altezze di lavoro se la differenza di prezzo è relativamente inferiore.  Il management di Magni TH si aspetta che queste macchine siano in grado di spostare  le richieste di mercato verso modelli da 23 e 25 metri che siano competitivo in termini di prezzo rispetto a quelli di minori dimensioni.

La Serie S comprende i modelli RTH 5.23S, RTH 5.26S, RTH 5.30S, RTH 5.35S e RTH 6.24S. E’ la gamma presente fin dall’inizio nell’offerta di Magni TH e viene incontro alle richieste di maggior capacità di carico ad altezze elevate, pur mantenendo un design compatto.

 

Doka premia il cantiere

per webDoka ha indetto il concorso a inviti La Forma della Qualità” per premiare le PMI del settore delle costruzioni che, nel 2015, si sono distinte per la qualità e linnovazione in cantiere.

 Le PMI italiane che operano nel settore delle costruzioni sono, da sempre, all’avanguardia nella Qualità del costruire, frutto della passione e dell’impegno di tanti operatori che hanno eletto il cantiere come ragione di vita, anche nei momenti più bui della recente crisi che ha colpito il settore.

 

Proprio per essere ancor di più al fianco di questo tipo di imprenditori, Doka ha immaginato il concorso “La Forma della Qualità – Doka Italia e i cantieri italiani”, un riconoscimento a chi, ogni giorno, lavora per rendere il cantiere un luogo in cui Sicurezza, Qualità e Innovazione non siano solo delle facili enunciazioni di principio, ma una realtà, concreta e tangibile, la base di una filosofia imprenditoriale  di cui andare fieri.

Un concorso lungo un anno

sinistraPotranno partecipare al concorso i cantieri attivi in Italia nell’anno solare 2015 in cui sia stata utilizzata almeno una soluzione di strutture provvisionali Doka; i cantieri delle imprese invitate saranno suddivisi in due categorie tipologiche: Infrastrutture (Opere stradali, ferroviarie, i manufatti e le opere d’arte) e Altre strutture (Edifici civili con qualsiasi destinazione – abitazioni, uffici, ospedali -, industriali e agricoli).

In entrambe le categorie, una giuria composta da esperti del settore (sia figure interne Doka sia del mondo della progettazione che di quello della comunicazione), premierà i migliori tre cantieri, selezionandoli secondo i seguenti parametri guida: Sicurezza, Qualità e Innovazione.

DestraI cantieri premiati verranno promossi da Doka a livello italiano e internazionale sulle testate (cartacee e web) specializzate del segmento cantieristica e architettura; verranno, inoltre, veicolate informazioni sui cantieri vincenti su tutti i principali canali social nei quali Doka è presente e sui siti italiano e internazionale di Doka.

Tra i cantieri selezionati la giuria si riserverà di consegnare anche menzioni speciali per cantieri distintisi per aspetti operativi, di sicurezza o qualitativi di particolare rilievo.

La premiazione avrà luogo, presso la sede centrale di Doka Italia a Colturano, l’11 dicembre 2015 e sarà anche occasione di incontro tra i rappresentanti delle imprese selezionate, Doka e la stampa tecnica specializzata per fare il punto sulle dinamiche in atto nel settore delle costruzioni e per provare a immaginare insieme i driver di crescita, sia al livello di soluzioni tecnologiche sia a quello delle previsioni di mercato, per il 2016.

Il nuovo LZ-T5 di Topcon

Topcon per webTopcon Positioning Group ha annunciato l’uscita di LZ-T5: il trasmettitore laser di nuova generazione da utilizzarsi con il sistema di posizionamento di precisione Topcon Millimeter GPS.

Millimeter GPS è un’esclusiva tecnologia Topcon che consente alle tradizionali misure GPS e sistemi machine control, di incrementare la propria precisione verticale fino al 400 percento. LZ-T5 utilizza la tecnologia laser brevettata “zone-beam” per fornire in continuo, informazioni di quota di alta precisione per migliorare il posizionamento GNSS.

“Quando Topcon dieci anni fa introdusse la tecnologia Millimeter GPS, ampliammo i vantaggi della tecnologia GPS nelle applicazioni ad alta precisione, realizzando un’opzione economica per i nostri clienti di 3D machine control, per aumentare ulteriormente la loro produttività,” dichiara Ulrich Hermanski, director European construction business.  “Il nostro esclusivo sistema Millimeter GPS si è dimostrato come la tecnologia più produttiva per i progetti di livellamento di precisione e pavimentazione, di più elevata accuratezza. Con il nuovo trasmettitore LZ-T5 lo abbiamo migliorato per incrementare le sue prestazioni ed abbiamo aggiunto caratteristiche che lo rendono ancora più semplice da usare.”

LZ-T5 incorpora nuovo design e tecnologia operativa che accrescono le sue prestazioni con temperature oscillanti ed avverse condizioni meteorologiche.
“Inoltre la scocca è stata realizzata per essere più “user-friendly” con una doppia maniglia ergonomica che facilita il trasporto ed il montaggio, e la durata della batteria è stata estesa per durare fino al 20-percento più a lungo.” conclude Hermanski.

LZ-T5 è l’ultimo aggiornamento per il sistema Topcon LazerZone® che unisce tecnologia laser avanzata con la precisione di una stazione totale robotica ed il posizionamento GNSS, in un’unica soluzione da cantiere.  Il nuovo trasmettitore è compatibile con i sistemi Millimeter GPS esistenti.

Idee chiare e investimenti mirati

CASE_CUSTOMER_CENTRE (3)Questa settimana mi sono recato al Case Customer Centre di Monthyon, vicino a Parigi.

Il nuovo corso del costruttore nazionale di macchine per le costruzioni sta prendendo una strada sempre più chiara e univoca.

La cosa non può che farmi piacere perché, infine, si tratta sempre di un marchio di livello globale che fa riferimento all’Italia e a Torino, città in cui sono nato, in cui vivo e in cui faccio “base operativa” per i miei impegni in giro per il mondo.

CASE_CUSTOMER_CENTRE (5)Fa piacere vedere come il team di giovani product manager abbia un nocciolo duro tutto italiano – con tecnici che arrivano da diverse regioni del nostro paese – che sa relazionarsi in modo ottimale con i colleghi di provenienza sia europea che extraeuropea.

CASE_CUSTOMER_CENTRE (6)Un marchio realmente globale che, forte di questa sua bella integrazione fortemente voluta e sentita dalle nuove generazioni che vi lavorano, sta affrontando in modo positivo la difficile situazione attuale.

CASE_CUSTOMER_CENTRE (11)Come al solito l’obiettivo della mia visita sono state le macchine ma, devo ammettere, mi ha fatto piacere vedere come dalla mia ultima puntata in quel di Monthyon, molte cose siano cambiate in positivo.

CASE_CUSTOMER_CENTRE (9)Le aree di prova sono aumentate. Le zone di lavoro sono state migliorate e preparate per accogliere al meglio i visitatori che vogliono mettere alla prova i prodotti Case…sia nel settore Construction che in quello Agriculture.

CASE_CUSTOMER_CENTRE (12)Investimenti mirati e fatti con un evidente piano di miglioramento costante che esce dal cliché della struttura  faraonica fine a se’ stessa ma è frutto di una pianificazione che segna una chiarezza di idee e obiettivi.CASE_CUSTOMER_CENTRE (2)

Il Case Customer Centre diventerà sempre più un centro di aggregazione non solo per clienti, concessionari e tecnici ma anche per lo sviluppo del prodotto e come riferimento Case per tutta la zona gravitante su Europa, Africa e Medio Oriente.

CASE_CUSTOMER_CENTRE (8)Una visione che va al di là “del giorno dopo” e mira a fornire quella continuità che i clienti del costruttore italiano cercano con grande desiderio….oltretutto ora che la gamma di macchine si colloca ai vertici del mercato sia per livello tecnologico che per finiture e immagine percepita.

Mettere in evidenza un brand che ha scritto la storia delle macchine movimento terra e per l’agricoltura e che ha sempre incassato grandi consensi nel mercato nord americano è un valore aggiunto che solo la continuità permetterà di capitalizzare in modo corretto.

CASE_CUSTOMER_CENTRE (10)I passi che ho visto, sia nella presenza di peso all’Intermat 2015, sia nella promozione del marchio con un gruppo giovane e affiatato, sia negli investimenti in termini di prodotto e ascolto delle esigenze dei clienti, vanno tutti nella direzione giusta per costruire una immagine che fu di grande valore negli anni ’70 e che vide l’allora Fiatallis duellare ad armi pari con colossi mondiali del calibro di Caterpillar e Komatsu.

CASE_CUSTOMER_CENTRE (4)ItaliaUSA….Giappone….tre grandi stati dalla enorme tradizione tecnologica che nel movimento terra hanno scritto una storia di peso che ha guidato e continua a guidare il mercato mondiale di queste macchine.

CASE_CUSTOMER_CENTRETre anime che Case riesce ad unire prendendo il meglio di ognuna…con idee chiare e investimenti mirati.

Un modo di pensare che, ci auguriamo tutti, porterà il marchio là dove effettivamente si merita.

Per noi che lavoriamo nel settore ma, soprattutto, per il nostro paese.

E anche per Torino, la mia città.CASE_CUSTOMER_CENTRE (7)

Con HAD di Mercedes il veicolo dura una vita

Arocs HAD Driving Experience 2015HAD sta per Hydraulic Auxiliary Drive ovvero ausilio alla partenza con un pulsante. Una soluzione che, avvalendosi della trazione idraulica (sulle ruote anteriori) e completamente compatibile con PowerShift Mercedes 3, permette di disporre di una trazione integrale senza per questo avere le penalizzazioni di costi, peso e consumo dei sistemi di trazione integrale meccanica.
Mercedes, con il suo Arocs, ha realizzato un veicolo con un elevatissimo grado di specializzazione nell’offroad che mette a disposizione dell’utenza svariate configurazioni di motori, assali, sistemi di trazione, passi, telai, cabine. Si tratta di un veicolo proposto in esecuzione senza trazione integrale (versioni più adatte ad impieghi di cantieristica leggera ed uso prevalentemente stradale, sia con trazione integrale in due esecuzioni, inseribile (per impieghi non particolarmente gravosi) e permanente (per l’offroad più duro). A completare ulteriormente la già vasta offerta ecco che ora Mercedes propone l’Arocs anche con un sistema di trazione idraulica ausiliaria.
Questa soluzione, nuova per Mercedes ma già da tempo proposta da altri due costruttori, è in pratica un sistema di trazione idraulica ausiliaria delle ruote anteriori che risulta particolarmente utile per gli impieghi occasionali su terreni sconnessi, innevati o sdrucciolevoli.

Technical Details HAD
Technical Details HAD

Chi acquista un Arocs con sistema HAD può contare su un livello di affidabilità eccellente poiché secondo i tecnici Mercedes il sistema è progettato per durare per l’intera vita di un veicolo da cantiere nelle tipiche condizioni di impiego misto strada e sterrato.
Una severa sperimentazione da parte di Mercedes ha saggiato il sistema in maniera particolarmente intensiva su scenari e impieghi tra i più estremi, dal Circolo Polare Artico, alle prove pratiche presso clienti in cava, in galleria e sulle più impegnative piste di collaudo a Wörth.
Se a causa delle difficili condizioni di impiego su sterrato si verificassero danni al circuito ad alta pressione del sistema idraulico, a differenza di altri sistemi, ciò non comporterebbe un’avaria totale in quanto il blocco di comando valvole interrompe immediatamente l’adduzione dell’olio al circuito danneggiato, reimposta su zero la portata della pompa ad alta pressione riducendo in questo modo le perdite di olio senza considerare che il conducente viene immediatamente avvertito del danno tramite segnali visivi e acustici sul quadro strumenti.

Nuovo Centro Ricerca e Sviluppo per LiuGong

per webLiuGong ha inaugurato  a Liuzhou il suo nuovo Research and Development Centre, a sottolineare l’impegno a lungo termine della società ad approfondire nuove tecnologie e a progettare prodotti innovativi.

L’iniziativa estenderà le capacità progettuali e produttive della società, leader in Cina nella costruzione di macchine dedicate all’edilizia, utilizzando apparecchiature di ultima generazione, piattaforme per i test ad elevata tecnologia, in una struttura moderna che impiega  un team qualificato di oltre 1000 persone.

“La ricerca e lo sviluppo sono il nucleo del futuro e la capacità di innovare sarà sempre più una priorità”, ha affermato Zeng Guang’an, Presidente del Gruppo LiuGong. “Il nuovo centro sottolinea il nostro impegno a investire sempre più nell’innovazione di prodotto e di processo, e contribuirà a conferire alla nostra società un ruolo da protagonista nel mondo delle costruzioni”.

La nuova struttura si estende su 110.000 metri quadrati e include un complesso di uffici che coprono 22.000 metri quadrati, un centro di testing che occupa un’area di 1000.000 metri quadrati, un centro per i prototipi, sette laboratori (con aree dedicate alla realtà virtuale e al design industriale) e un’ampia zona esterna che serve da campo prove. Vi lavorano ben 1200 ingegneri.

La costruzione è iniziata nel 2013 e ha comportato un investimento di 43,4 milioni di dollari.  Il nuovo centro si occuperà inizialmente di ricerca e prove sulle principali  linee di prodotto di LiuGong (pale gommate, escavatori, grader…). Uno dei primi progetti da attuare riguarda le prove sugli ultimi modelli della serie H di pale gommate.