Togliere il cappello dalla testa di 15 ragazze in 60 secondi, utilizzando un escavatore LiuGong equipaggiato con pinza. È la prova brillantemente superata durante la puntata de “Lo Show dei Record” del 9 aprile scorso
“Sono un esperto – ha affermato il recordman Zhu Fei – Lavoro ogni giorno sugli escavatori svolgendo operazioni che richiedono una grande precisione, quasi millimetrica. Con questa sfida ho voluto dimostrare l’elevato controllo dei movimenti che si può raggiungere di questi macchinari“.
Non era la prima partecipazione di un escavatore alla trasmissione del Guinness World Records, ma è stato sicuramente il debutto televisivo per una macchina LiuGong– un modello 915FCR, fra i molti esplicitamente concepiti per il mercato europeo, distribuiti nel nord e centro Italia da Movinvest.
LiuGong:marchio con grandi potenzialità
Fabio Marlia
“Crediamo fortemente nelle potenzialità di LiuGong – spiega Fabio Marlia, direttore commerciale di Movinvest. “Si tratta di macchine di ultima generazione, estremamente valide, affidabili ed efficienti, che non hanno nulla da invidiare ai modelli corrispondenti di produttori giapponesi ed europei, ma disponibili a prezzi competitivi“.
Gli escavatori e le pale gommate LiuGong si distinguono per le soluzioni tecnico-costruttive, le prestazioni e gli allestimenti di alta gamma. Movinvest li propone assieme a pacchetti per la connettività, la manutenzione programmata, la riduzione dell’impatto ambientale e la personalizzazione con corazze, che ne esaltano caratteristiche e specificità.
“Siamo consapevoli del ricambio generazionale in corso nell’imprenditoria di settore, i giovani imprenditori sono sempre più orientati verso un approccio “smart” al mercato“, continua Fabio Marlia. “Liugong è un’azienda pronta e con un forte know how. Il nostro obiettivo è far conoscere la qualità di questo prodotto su grande scala e garantire ogni giorno al cliente la massima ottimizzazione dei costi in cantiere per ogni metro cubo movimentato. Liugong ha un rapporto qualità – prezzo ottimo: accesso veloce ai ricambi e alle richieste di intervento, ottima fattura produttiva con carpenteria robusta e power train di primo ordine! I consumi sono estremamente ridotti e l’idraulica è fluida e precisa“.
La qualità delle macchine abbinata ai pacchetti modulari faciliteranno la penetrazione dei prodotti LiuGong nel mercato. Parallelamente Movinvest lavora per ampliare la rete di commercializzazione, assistenza tecnica e distribuzione dei ricambi.
“In un settore sempre più dominato dalle dinamiche delle grandi multinazionali – conclude Fabio Marlia – vogliamo portare esperienza, competenza, passione e un approccio orientato all’aspetto umano. Vi aspettiamo dal 3 al 7 maggio al Samoter, Pad.8 stand I2 – I5: oltre al 915F CR e al 939F esporremo i miniescavatori 9018F, 9027F e 909E CR e la pala gommata 856H“.
Samoter ritorna con una 31ª edizione nel segno dell’innovazione. Dal 3 al 7 maggio 2023 il salone internazionale triennale dedicato alle macchine per costruzioni va in scena a Veronafiere: cinque giornate di manifestazione in cui sono protagoniste536 aziende del settore, di cui 115 arrivate dall’estero, da 23 paesi. Sono 6 i padiglioni da visitare per un totale di oltre 50mila metri quadrati, a cui si sommano 3 aree esterne per l’esposizione e le aree demo per le prove dinamiche.
Insieme a Samoter si svolge in contemporanea Asphaltica, salone dedicato a tecnologie e soluzioni per pavimentazioni stradali, sicurezza e infrastrutture viarie, promosso insieme a SITEB-Strade Italiane e Bitumi.
Le due rassegne fieristiche sono state presentate a Roma, nella sede del ministero delle Imprese e del Made in Italy. Sono intervenuti:Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, Federico Bricolo, presidente di Veronafiere, Michele Turrini, presidente di SITEB, Nicola d’Arpino, vicepresidente di Unacea e Sara Quotti Tubi, event manager area Agritech di Veronafiere.
Samoter è l’unica manifestazione in Italia a dare voce alla filiera delle macchine percostruzioni nel suo complesso e in Europa costituisce il principale punto di riferimento nel 2023, con importanti presenze e ritorni tra i grandi costruttori internazionali del mondo dell’edilcantieristica legato a movimento terra, calcestruzzo, settore stradale, perforazione, frantumazione, sollevamento, veicoli, componenti e servizi.
Macchine da costruzione: un segmento in crescita
Unacea-Unione italiana macchine per costruzioni, partner di Samoter, stima il fatturato 2022 della produzione nazionale di macchine per costruzioni in circa 3,9miliardi di euro, con una crescita del 15% sull’anno precedente. L’export, pari a 3,1 miliardi, mostra un incremento del 9,7% rispetto al 2021. Segno più nel 2022 anche per il mercato costituito dalle macchine vendute in Italia, sia di produzione nazionale che estera, che totalizzano 29.613 unità (+16%).
Samoter si conferma unapiattaforma b2b di livello internazionale: quest’anno sono 106 i top buyer esteriselezionati, invitati e ospitati grazie agli investimenti di Veronafiere in collaborazione con ICE-Agenzia. I paesi target per l’incoming sono 32: Albania, Angola, Algeria, Azerbaijan, Brasile, Camerun, Colombia, Costa d’Avorio, Croazia, Danimarca, Ecuador, Egitto, Etiopia, Georgia, Ghana, Giordania, Kazakistan, Kenya, Libia, Polonia, Montenegro, Marocco, Mozambico, Macedonia del Nord, Romania, Arabia Saudita, Serbia, Slovenia, Tunisia, Turchia, Turkmenistan, Uzbekistan e Venezuela.
Per l’edizione 2023 la rassegna di Veronafiere punta i riflettori sul ruolo chiave che l’industria delle macchine per costruzioni è destinata a giocare nell’ambito della sostenibilità ambientale e nello sviluppo dei nuovi modelli economici: una svolta necessaria che va di pari passo con la rivoluzione 4.0.
In mostra il cantiere del futuro
In questo scenario, Samoter è l’osservatorio privilegiato da cui scoprire il cantiere del futuro. Vanno in questa direzione le due grandi novità di questa edizione del salone.
Il padiglione 12, infatti, ospita per la prima volta il Samoter Lab, l’area espositiva che riunisce le aziende che propongono soluzioni più innovative, a partire da quelle vincitrici della 24ª edizione dell’Innovation Award di Samoter, abbinate a percorsi di formazione e aggiornamento di altissimo profilo. Tra le tecnologie esposte: sensori, dispositivi per telerilevamento, strumenti di diagnostica, droni, mezzi ibridi ed elettrici per lavori in contesto urbano, macchine intelligenti e piattaforme digitali per l’interazione human-to-machine (H2M) e machine-to-machine (M2M), software per la gestione della sicurezza.
Per mostrare in concreto la filosofia del Samoter Lab, l’appuntamento è poi nell’areaesterna F con il Cantiere Digitale: uno spazio di 3mila metri quadrati dove macchine e tecnologie completamente automatizzate sono all’opera nella costruzione di un’infrastruttura stradale; l’iniziativa è realizzata in collaborazione con Quelli del movimento terra
La 31ª edizione di Samoter rappresenta quindi una vetrina importante e l’appuntamento irrinunciabile per tutti i professionisti che operano nel comparto: un luogo di incontro e confronto che favorisce e supporta il business, fornendo al pubblico di operatori dati e spunti di riflessioni per analizzare al meglio il contesto attuale e le previsioni per il prossimo futuro.
Il salone è molto atteso anche per il calendario di convegni e di workshop: grazie alla collaborazione con enti, centri di ricerca, università, editoria specializzata, associazioni e aziende, sono più di 80 gli appuntamenti in cui gli operatori possono cogliere anticipazioni e indicazioni di respiro internazionale. In primo piano c’è sempre l’innovazione tecnologica declinata nella transizione ecologica e digitale, insieme a sicurezza, formazione, noleggio, produttività, efficienza e nuove soluzioni per il cantiere e per le strade.
La strada in mostra
Innovazione tecnologica, sostenibilità, sicurezza e PNRR sono i quattro pilastri dell’edizione di Asphaltica che vede a Veronafiere oltre 80 espositori mettere in mostra macchine stradali, tecnologie e soluzioni per pavimentazioni stradali sicure e a basso impatto ambientale; più di 30 tra convegni, workshop e approfondimenti e un’area esterna in cui sono esposte macchine e impianti e si terranno dimostrazioni demodinamiche. La manifestazione costituisce un momento di confronto per una filiera, quella legata al mondo dell’asfalto, che in Italia vale tra i 18 e i 20 miliardi di euro, con 400 impianti e 35mila addetti diretti che arrivano a 500mila considerando l’indotto (fonte SITEB).
L’Agorà, organizzata da SITEB, ospita poi iniziative sui nuovi scenari per le smart & sustainable roads del futuro, con l’obiettivo di capire a che punto è la transizione green delle nostre strade e quali sono gli strumenti per rendere il patrimonio viario italiano più sicuro e ridurre ulteriormente l’impatto ambientale delle attività di costruzione e manutenzione.
Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy: “Il settore delle macchine per costruzioni rappresenta un asset importante per la produzione del Made in Italy. Per questo va rafforzato, anche attraverso le iniziative fieristiche come Samoter, tra le modalità di promozione più organizzate ed efficaci per far conoscere all’estero i nostri prodotti. Le macchine e l’automazione rappresentano da sempre una delle eccellenze della nostra industria nazionale e sono una delle voci principali del nostro export. Per questo il governo si sta attrezzando per realizzare nella seconda parte dell’anno un nuovo e più significativo piano di transizione 5.0 green e digitale, con l’obiettivo di rendere le nostre imprese sempre più competitive, anche in questo comparto. Per implementare questo capitolo contiamo di agire nell’ambito delle risorse del Pnrr, nel caso in cui dall’Europa ci fosse concessa una flessibilità in questo senso per progetti realizzabili nei tempi dovuti al 2026″.
Federico Bricolo, presidente di Veronafiere: “Samoter 2023 è il punto di arrivo di un lungo percorso di avvicinamento iniziato nel 2017 e poi rallentato dal Covid. La cosa importante è che in questi anni siamo riusciti a mantenere e rinsaldare i rapporti con le aziende e associazioni, non perdendo mai il contatto e il dialogo con il mercato, attraverso una serie di iniziative come i Samoter Day, i Samoter B2Press, il Premio Innovazione e il ciclo di webinar. Una vicinanza e progettualità che il settore ha percepito come dimostrano i numeri di questo Samoter che vede il ritorno anche di grandi case costruttrici internazionali.Per questa edizione abbiamo coinvolto fortemente le istituzioni,in primis il ministero delle Imprese e del Made in Italy e quello delle Infrastrutture, presenti a Verona per ascoltare le istanze del settore. Tutto questo grazie a un grande lavoro di squadra con partner e stakeholder, tra cui voglio ringraziare in particolare Unacea, Siteb e ICE-Agenzia”.
Sara Quotti Tubi, event manager area Agritech di Veronafiere: “In un momento in cui il settore delle macchine per costruzioni sta affrontando una rapida evoluzione, Samoter fa il suo ritorno. Le novità di questa edizione nascono anche a seguito del confronto costante e continuo con il settore che ha espresso la necessità di un luogo dedicato all’esposizione tecnologica, abbinato a momenti di aggiornamento e di formazione. Il Samoter Lab mette quindi al centro l’innovazione tecnologica, la digitalizzazione, la decarbonizzazione, la sicurezza e la formazione. E il Cantiere digitale è la sua naturale conseguenza, un luogo in cui si potranno vedere al lavoro soluzioni all’avanguardia. Si tratta di due nuove aree di Samoter che valorizzano la portata di questo cambiamento 4.0 e green, necessario nel mondo construction”.
Michele Turrini, presidente di SITEB: “La nuova edizione di Asphalticaarriva in un momento decisamente importante per il nostro Paese, alle prese con l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e con gli obiettivi in campo ambientale fissati a livello europeo sul fronte della lotta alle emissioni inquinanti e climalteranti. Nel corso della fiera proveremo a capire, anche grazie agli interventi di esperti e rappresentanti del mondo istituzionale e delle imprese, come dare sostanza agli investimenti per la messa in sicurezza del patrimonio stradale italiano e come sfruttare al meglio le risorse del PNRR per progettare strade durevoli e sostenibili dal punto di vista ambientale ed economico. Asphaltica sarà anche l’occasione per verificare lo stato di salute delle imprese e degli investitori in considerazione del fatto che alcuni interventi statali (“industria 4.0” e altri) risultano oggi meno incentivanti rispetto al passato”.
Nicola d’Arpino, vicepresidente di Unacea: “Grazie a importanti sforzi industriali e all’impulso della legislazione europea, le macchine per costruzioni delle ultime generazioni immesse sul mercato hanno raggiunto rilevanti traguardi in termini di sicurezza degli operatori, di abbattimento dell’impatto ambientale, di qualità dei manufatti – ha dichiarato. Spesso, tuttavia, tecnologie ampiamente disponibili sul mercato e utilizzate come prassi altrove, stentano a trovare diffusione nel nostro paese a causa del permanere di vecchie pratiche di costruzione errate e dannose, o da ingiustificabili opposizioni all’inevitabile avanzamento del settore e della sua legislazione. Auspichiamo quindi un dialogo sempre più efficiente tra industria e un ministero chiave come quello delle imprese e del Made in Italy, che possa contribuire a imprimere una svolta tecnologica nel mondo delle costruzioni, nel comune interesse dello sviluppo economico del Paese”.
JCBha siglato un accordo esclusivo conEA Group: l’azienda emiliana specialista nelle soluzioni per la logistica, alla soglia dei 25 anni di attività e presente sul territorio nazionale con otto sedi, dal 1° febbraio 2023 è divenuta distributore ufficiale per l’Italia dei prodotti JCB della linea Access, linea di piattaforme di lavoro aereo, e del Teletruk E-TECH, che contraddistingue i modelli elettrici della gamma di carrelli a braccio telescopico.
“L’accordo con EA Group offre a queste linee di prodotto l’opportunità di affacciarsi ai potenziali clienti potendo contare suun partner specializzato e ben radicato nei mercati di riferimento, quali la logistica e il sollevamento industriale e cantieristico.” – dichiara l’Ing. Giovanni Pelizza, Direttore Marketing JCB spa”.
A sottolineare l’importanza strategica di questo accordo, il logo EA Group si rinnoverà con nuovi colori, introducendo l’inconfondibile giallo che caratterizza le macchine JCB e le rende riconoscibili in tutto il mondo. Alcuni modelli della gamma Access e Teletruk E-TECH, inoltre, saranno disponibili nell’Area Demo presente nell’headquarter di Arceto di Scandiano (RE), dove sarà possibile per i potenziali clienti testarli con mano.
Il servizio di assistenza tecnica e manutenzione post-vendita sarà affidato al personale tecnico EA Group, altamente formato per intervenire con tempestività in caso di guasti o fermi-macchina. Le filiali EA Group e le officine mobili, presenti in modo capillare su tutto il territorio italiano, garantiranno tempi di intervento rapidi ed efficienti.
“Tramite questo accordo commerciale, EA Group estende la propria gamma oltre il suo core business, che è quello dei carrelli elevatori multidirezionali e speciali, colmando un gap sempre più richiesto dalle aziende”, dichiaraAndrea Ruini, Amministratore di EA Group.
Una linea completa
La linea Access comprende piattaforme di lavoro aereo semoventi a pantografo (già commercializzate in Italia) e piattaforme semoventi a braccio articolato (modelli di prossima commercializzazione, in versione “full electric” o ibrida, già compresi nel presente accordo) sviluppate per lavorare in quota con la massima affidabilità e sicurezza. Sono dotazioni fondamentali per lavorare in altezza o raggiungere con facilità piani rialzati, e vengono quotidianamente utilizzate nei magazzini, nel settore della logistica, nei cantieri edili, durante le installazioni a parete, le ristrutturazioni, negli eventi ecc.
Flessibili e facilmente trasportabili, contribuiscono a rendere più efficaci le operazioni di sollevamento di persone, attrezzature e materiali senza alcun pericolo.
Le piattaforme di lavoro aereo JCB sono costruite con la garanzia di robustezza, tecnologia e affidabilità e che contraddistinguono il marchio JCB nel mondo.
Il Teletruk E-TECH elettrico è l’esclusivo carrello elevatore brevettato da JCB caratterizzato dall’innovativo braccio telescopico. I modelli ad azionamento “full” electric” fanno parte di una nuova generazione di prodotti innovativi, denominata JCB E-TECH, sviluppata dal costruttore britannico all’insegna del progetto “road to zero” per macchine a zero emissioni presso il punto di utilizzo. Macchine di nuova generazione “green” ma che offrono le stesse prestazioni dei modelli a motorizzazione convenzionale.
Il design unico del braccio telescopico consente di risparmiare tempo, spazio e risorse. Utile per la movimentazione di materiale pallettizzato e lungo (grazie agli optional disponibili), il Teletruk permette di sfruttare al massimo gli spazi di stoccaggio in magazzino, riducendo (potendo caricare da un solo lato) i tempi tecnici relativi alle operazioni di carico e scaricodi camion, furgoni e container.
Liebherr-Werk Bischofshofen GmbH inaugura un centro logistico all’avanguardia. Il nuovo edificio comprende un magazzino automatizzato, nonché spazi logistici e uffici e consentirà una maggiore capacità logistica per la crescita della produzione di pale gommate.
Dopo soli due anni di lavori di costruzione, un nuovo centro logistico è entrato in piena attività in aprile a Bischofshofen, in Austria. Dalla sua fondazione nel 1960, Liebherr-Werk Bischofshofen GmbH ha scritto storie di successo: nel corso dei decenni, la sua fabbrica si è trasformata in un centro di competenza per le pale gommate del Gruppo Liebherr e si è distinta per le innovazioni tecniche, il continuo aumento della produzione e le ampie opportunità di lavoro. Per mantenere il successo, Liebherr investe continuamente nel futuro del sito.
L’investimento e i progetti
Per gestire i crescenti flussi di materiali, Liebherr ha investito in tecnologie innovative di stoccaggio e trasporto nel nuovo centro logistico.
L’investimento di circa 26 milioni di eurocomprende un magazzino automatico all’avanguardia con spazio per oltre 12.000 pallet e oltre 33.500 piccoli trasportatori, generosi spazi logistici e uffici e un impianto fotovoltaico sul tetto per generare energia elettrica. “Quest’anno produrremo un altro numero record di pale gommate. Il nostro numero di unità è più o meno raddoppiato negli ultimi sei anni. Il nuovo centro logistico è una parte essenziale dell’infrastruttura necessaria per soddisfare la domanda globale in continua crescita di pale gommate Liebherr in futuro“, spiega Peter Schachinger, direttore della produzione e delle operazioni presso Liebherr Werk Bischofshofen.
Con il nuovo centro logistico, Liebherr crea anche un ambiente di lavoro di elevate qualità. Innovazioni come l’uso di materiali innovativi, dispositivi di sollevamento ergonomici e flussi automatizzati riducono lo sforzo fisico per il personale, ottimizzano le condizioni di lavoro dei dipendenti e facilitano anche l’accesso alla professione per i lavoratori di altri settori. “Sono particolarmente lieto del fatto che abbiamo potuto aggiungere un altro apprendistato alla nostra vasta gamma di opportunità professionali: diventare uno specialista della logistica operativa”, aggiunge Schachinger.
Efficienza dei processi e occupazione
Collaboratori della Liebherr-Werk Bischofshofen GmbH davanti al nuovo magazzino automatico. Da sinistra: Alexandra Bernhofer (generalista HR), Nadja Leitinger (funzionario tirocinante per l’intralogistica), Peter Schachinger (direttore della produzione e delle operazioni), Alexander Berner (responsabile delle risorse umane e del welfare aziendale).
Il magazzino automatico, concepito come magazzino a scaffalature verticali completamente automatico, è il cuore del nuovo centro logistico. La sua enorme capacità di stoccaggio e l’automazione dei processi di stoccaggio complessi aiutano a sfruttare in modo ottimale lo spazio della fabbrica. Ad esempio, il flusso di materiale dal ricevimento delle merci alla stazione in cui i tugger (treni rimorchiatori) sono preparati per la consegna alla catena di montaggio, nel nuovo complesso può estendersi su più piani. Una caratteristica degna di nota è l’innovativa tecnologia di stoccaggio che sposta automaticamente la merce sui carrelli dopo il picking dell’ordine. Ciò elimina la necessità di complicati passaggi intermedi manuali, ad esempio utilizzando un transpallet, prima che i nuovi tugger consegnino il materiale preparato alle linee di assemblaggio.
“Queste innovazioni nella nostra intralogistica ci aiutano a gestire i crescenti flussi di materiali e rendono i nostri processi ancora più efficienti. La crescita dell’automazione non metterà a rischio alcun posto di lavoro, ma ne creerà di fatto ulteriori “, afferma Schachinger.
Chi voglia conoscere le opportunità professionali che offre questo nuovo centro (dalla pianificazione logistica, al magazzino, dall’amministrazione delle merci al trasporto interno e alla tecnologia degli impianti) può collegarsi a www.liebherr.com/karriere.
Consegna della nuova LTM 1650-8.1 in Italia ( da sx: Raffaella Albano, Raffaele Cerullo, Antonio Pergamo, Francesco Pergamo, Anna Pergamo (Pergamo Sollevamenti srl), Roberto Fazzini ed Emanuele Perrone (Liebherr-Italia spa.).
La nuova LTM 1650-8.1 di Pergamo Sollevamenti srl sarà la più potente autogrù dell’azienda di gru e trasporti pesanti. L’azienda italiana a conduzione familiare aveva già acquistato e avuto una buona esperienza con una gru mobile Liebherr due anni fa: la LTM 1300-6.2è stata utilizzata, tra l’altro, per le manutenzioni di una turbina eolica nella regione Molise, del sud Italia. A convincere sono soprattutto la flessibilità delle gru Liebherr e la lunghezza del loro braccio telescopico.
L’azienda di gru e trasporti eccezionali Pergamo Sollevamenti srl ha infatti preso in consegna una nuova LTM 1650-8.1. Con una capacità di sollevamento nominale di 700 tonnellate, sarà l’autogrù più potente dell’azienda italiana a conduzione familiare. “Abbiamo scelto la gru da 700 tonnellate per aumentare la capacità massima di sollevamento della nostra flotta e per poter soddisfare le esigenze dei nostri clienti”, spiega l’amministratore delegato Antonio Pergamo. “Ci ha convinto particolarmente il lungo braccio telescopico da 80 metri previsto su un carro da 8 assi”.
LTM 1300-6.2 per l’energia eolica
Pergamo Sollevamenti da dicembre 2020 ha già avuto una buona esperienza con un’autogrù Liebherr LTM 1300-6.2. La gru da 300 tonnellate viene utilizzata dall’azienda italiana, tra l’altro, nel settore dell’energia eolica. In un parco eolico nella regione italiana del Molise ha eseguito lavori di riparazione su una turbina eolica alta 80 metri. Dove era necessario rimuovere il vecchio generatore e installarne uno nuovo. Per questo lavoro l’autogrù a 6 assi era attrezzata con il suo braccio principale lungo 78 metri e il falcone pieghevole da 12,5 metri.
Autogru Liebherr: versatilità al top
“Le nostre gru Liebherr svolgono un ruolo importante nella nostra flotta di gru grazie alla loro versatilità”, afferma Francesco Pergamo. Grazie al VarioBase® è possibile ottenere un supporto flessibile in base alle esigenze. Questo aumenta la sicurezza e la capacità di sollevamento delle autogrù Liebherr. La LTM 1650-8.1 è dotata anche di VarioBallast®. Il raggio della zavorra può essere variato in continuo tra 6,3 e 8,4 metri con un semplice meccanismo di rotazione idraulica. Se lo spazio a disposizione è ridotto e si deve scegliere un raggio di zavorramento inferiore, una zavorra più alta consente di ottenere la stessa capacità di carico. Con questa combinazione è possibile operare in modo flessibile allo spazio disponibile. La stabilizzazione sicura è possibile anche in condizioni di spazi ristretti. Inoltre, le autogrù LTM 1300-6.2 e LTM 1650-8.1 sono caratterizzate da un’elevata mobilità e da tempi di allestimento ridotti.
Ne sono in arrivo altre
“Abbiamo deciso di acquistare le autogrù Liebherr perché nel rinnovare la nostra flotta diamo importanza alla sostenibilità, alla digitalizzazione e all’efficienza. Liebherr è il leader mondiale nella produzione di gru telescopiche“, afferma Anna Pergamo spiegando la decisione a favore delle gru mobili Liebherr. “L’acquisto di altre autogrù Liebherr è già previsto“.
Da oltre 20 anni, l’azienda familiare Pergamo Sollevamenti srl opera principalmente nei settori dell’energia eolica, petrolchimico e industriale. La gestione è affidata congiuntamente al padre Antonio Pergamo e ai figli Francesco e Anna Pergamo. Oltre al noleggio di autogrù e piattaforme aeree, l’azienda offre anche lavori nel campo del trasporto eccezionale.
Danfoss Power Solutions, leader mondiale nella fornitura di sistemi idraulici mobili e industriali, nonché di sistemi di trasmissione elettrica, collabora con Ashcourt Group per testare il sistema Danfoss Dextreme su tre escavatori di Volvo CE. Ashcourt, fornitore di materiali da costruzione con sede nell’East Yorkshire, Inghilterra, prevede che il sistema aumenterà la produttività delle sue macchine riducendo contemporaneamente il consumo di carburante.
Sugli escavatori è stato installato il sistema Dextreme in configurazione Swap in collaborazione con la concessionaria U.K. Volvo SMT. Il sistema prevede la sostituzione della pompa idraulica principale dell’escavatore con una pompa Digital Displacement® con relativo software personalizzato e un controller. Dextreme Swap rappresenta il primo livello nel percorso evolutivo del sistema Dextreme. La configurazione più semplice del sistema Dextreme, prevede una riduzione del consumo di carburante del 15%. Il percorso è costituito da tre diversi livelli di configurazione (Swap, Flex e Max) e si prevede che garantirà un risparmio di carburante fino al 50% su escavatori di tutte le dimensioni.
Ashcourt sta testando a fondo il sistema su tre escavatori Volvo EC200diesel da 20 tonnellate. Due di queste macchine saranno utilizzate nella cava di Partridge Hall nell’East Yorkshire. La terza opererà in un impianto di lavaggio dei materiali nelle vicinanze. Si prevede che ogni macchina completerà 2.000 ore di funzionamento nei prossimi 12 mesi. Ogni escavatore è dotato di un’apparecchiatura di registrazione dati per confrontare i dati operativi con quelli della flotta esistente di macchine standard Volvo EC200 di Ashcourt.
L’obiettivo dei test
Commentando le prove, iniziate a Febbraio, il direttore dello stabilimento di Ashcourt Group John Hood, ha dichiarato: “Il nostro obiettivo è valutare la produttività e il consumo di carburante di macchine dotate del sistema Danfoss Dextreme in un ambiente difficile di scavo e movimentazione dei materiali. Finora, il feedback di tutti i nostri operatori è stato positivo. Non posso ancora esprimermi sul risparmio di carburante, ma il mio team conferma che le nuove macchine sono molto reattive e robuste: in particolare l’EC200 offre prestazioni più simili a quelle di un EC250“.
Uno studio condotto da Danfoss Power Solutions ha rivelato che gli escavatori rappresentano il 50% di tutte le emissioni di anidride carbonica generate dai macchinari da costruzione. Circa il 90% di queste emissioni proviene da escavatori di dieci tonnellate o più: per questo motivo la soluzione Dextreme si rivolge specificamente al mercato degli escavatori.
Secondo i calcoli di Danfoss, un escavatore che utilizza il sistema Dextreme avrà un costo totale di proprietà inferiore rispetto a una macchina convenzionale. Per chi è interessato a ridurre i tempi del ciclo di lavoro piuttosto che il consumo di carburante, Dextreme Swap offre una maggiore produttività fino al 25%.
Un sistema versatile
Il sistema Dextreme può essere integrato in escavatori diesel, ibridi e completamente elettrici e funziona con qualsiasi sistema di controllo macchina. Il suo controller digitale integrato fornisce dati completi, offrendo agli operatori della flotta monitoraggio delle prestazioni e diagnostica in tempo reale.
Leif Bruhn, responsabile Digital Displacement, Danfoss Power Solutions, ha dichiarato: “Gli escavatori moderni sono efficienti solo al 30%, mentre circa il 70% dell’energia del motore viene sprecata sotto forma di calore nell’impianto idraulico. Il sistema Dextreme è progettato per ridurre radicalmente le perdite di carico dell’impianto idraulico, con conseguente maggiore produttività e minore consumo di carburante. Siamo entusiasti di lavorare con Ashcourt Group in un ambiente così difficile per dimostrare che gli escavatori dotati del sistema Dextreme offrono una maggiore produttività consumando meno carburante“.
La fresa a tamburoMB Crusher è un’attrezzatura innovativa usata per fresare in modo rapido, preciso e senza vibrazioni diverse tipologie di materiali, consentendo a chi la usa di risparmiare tempo e guadagnare in efficienza.
In particolare, quando si tratta di progetti di demolizione, l’uso della testa fresante MB Crusher consente di eseguire i lavori con più velocità: la fresa frantuma il calcestruzzo e lo riduce in macerie rapidamente, il materiale è quindi più piccolo e occupa meno volume e quindi più facile, veloce ed economico da maneggiare e trasportare.
I motivi per sceglierla
Efficienza e velocità di taglio: le frese a tamburo sono strumenti efficienti in grado di fresare rapidamente materiali duri. Sono in grado di fresare grandi superfici a una velocità superiore rispetto ai metodi di taglio tradizionali. La profondità e la velocità di fresatura regolabili la rendono adatta a un’ampia gamma di esigenze di aree di applicazione.
In California, l’utilizzo di una fresa a tamburo per allargare le sponde di un fiume ha consentito di ottenere pareti più piatte e fondali più lisci. Usando la fresa MB-R700, non è stato necessario utilizzare una benna da scavo o un martello per scavare la trincea, cosa che non avrebbe portato gli stessi risultati.
Bassi livelli di vibrazioni e rumore: le frese a tamburo generano livelli di vibrazioni e rumorosità molto bassi, che le rendono ideali per l’uso sia in ambienti chiusi che esterni. Sono quindi particolarmente indicate nei cantieri in aree urbane, dove il rumore e le vibrazioni eccessive possono essere un problema importante.Inoltre laa fresa a tamburo può essere utilizzata con diverse angolazioni, consentendo un maggiore accesso alle aree più difficili da raggiungere.
Nel centro di Bratislava, in Slovacchia, una fresa MB Crusher MB-R700 installata su un Takeuchi TB2150R lavora a una profondità di circa 6 metri per la costruzione delle fondamenta di future palazzi di 50 piani. Proprio perchè in centro città, la fresa è stata scelta per la sua bassa rumorosità e perchè non trasmette vibrazioni nè al braccio dell’escavatore nè al suolo in generale.
Versatilità: le frese a tamburo possono essere utilizzate per una varietà di applicazioni, tra cui lo scavo di trincee, la fresatura, la livellazione, lo scavo e altro ancora. Questo li rende strumenti molto versatili.
Nella città di Dnipro, in Ucraina, sempre una fresa MB-R700 installata su un escavatore gommato CAT M318C è stata usata per fresare l’asfalto di una strada danneggiato dall’intenso passaggio di machine. Il cliente ha provato a usare un martello ma con risultati non soddisfacenti, mentre con la fresa di MB Crusher ha terminato il lavoro entro i tempi stabiliti.
JLG Industries, Inc., azienda del gruppo Oshkosh Corporation [NYSE:OSK], leader globale nella produzione di piattaforme di lavoro aeree e sollevatori telescopici, invierà una delegazione tutta al femminile al Summit dell’International Powered Access Federation (IPAF) e agli IAPA del 19-20 aprile a Berlino per sottolineare il suo sostegno alla diversità, all’equità, all’inclusione e all’appartenenza (DEI&B) sul posto di lavoro.
Guidata da Tjitske Van Hellemond(Managing Director Commercial EMEAI, Paesi Bassi), la delegazione multinazionale, composta da otto persone, include la relatrice principale dell’evento, Jay Iyengar (Executive Vice President e Chief Technology and Strategic Sourcing Officer, USA).
Francesca Gorini
A loro si aggiungono Francesca Gorini (Service Manager, Italia), Emma McTague (Global Chief Human Resources Officer, USA), Neha Mittal(Sr. Manager GPSC EMEAI, Paesi Bassi), Susanne Landstorfer (Event Planning and Marketing at Hinowa S.P.A., Italia), Ute Schnalzger(Senior Sales Manager Rental, Germania) e Claire Pearson (Sales Director UK & Ireland).
Alzare l’asticella delle sfide
“Crediamo che l’invio di una delegazione tutta al femminile sia un modo efficace per attirare l’attenzione sui temi importanti della diversità, dell’equità, dell’inclusione e dell’appartenenza”, afferma Tjitske Van Hellemond. “La nostra intenzione è di inviare un messaggio che non solo celebra il crescente numero di donne nel settore dell’accesso, ma condivide anche il nostro obiettivo di creare un luogo di lavoro più inclusivo.”
JLG EMEAI ha fatto notevoli passi avanti verso un ambiente di lavoro più inclusivo. Il suo team di leadership ha un rapporto uomo-donna del 55-45%, grazie all’influenza del Direttore Generale Karel Huijser, un forte sostenitore DEI&B. L’azienda punta ora a raggiungere un rapporto simile anche nelli ruoli commerciali dell’organizzazione.
“Intendiamo costruire una forza lavoro più diversificata attraverso l’assunzione, il sostegno allo sviluppo di talenti diversi e la promozione di una cultura incentrata sulle persone, in cui tutti i dipendenti si sentano autorizzati ad affrontare nuove sfide e opportunità”, afferma Karel.
Grazie a questi sforzi, le donne rappresentano ora il 27% delle posizioni regionali senior all’interno di JLG EMEAI. “Anche se la strada da percorrere è ancora lunga, siamo motivati dai progressi compiuti finora e continueremo a dare l’esempio. Inviando una delegazione tutta al femminile agli IAPA di Berlino, speriamo anche di ispirare altre aziende del settore” aggiunge Tjitske.
A febbraio 2023,Doosan ha festeggiato la produzione del 10.000esimo dumperarticolato (ADT) dallo stabilimento di Elnesvågen, alle porte di Molde, in Norvegia. L’unità numero 10.000 è ancora più importante, poiché è la prima macchina in Europa a portare ufficialmente i colori del nuovo marchio DEVELON.
Oltre al marchio DEVELON, il 10.000° ADT porta con sé anche un design speciale, che rimanda alle origini della gamma ADT. Un’epoca ben precedente a Doosan e persino all’era Moxy, con il modello Viking ADT, 12 esemplari prodotti dall’azienda Øveraasen prima che Moxy ne assumesse la produzione.
Ciò è riconoscibile dal motivo della nave vichinga sul portellone posteriore della 10.000esima unità, un modello DEVELON DA45-7.
Nel corso degli anni, a Molde sono stati prodotti diversi modelli di ADT, tra cui il D15, il 5222B, il 6225B, il 7235, l’MT40, l’MT41, il DA40 e i modelli attuali, il DA30-7e il DA45-7. Rosendal Maskin AS, il concessionario autorizzato per la Norvegia, fornisce ADT dal 1987 e ha consegnato un totale di quasi 500 dei 10.000 esemplari prodotti finora! Secondo il direttore dello stabilimento di Molde, Jan Roger Lindset, il 10.000° ADT con il numero di produzione 851951 è stato acquistato da Rosendal Maskin AS dal Rental Group in Norvegia.
La produzione nello stabilimento di Molde è iniziata nel 1972, quando l’azienda si chiamava Glamox. Da allora il marchio ha cambiato diversi nomi come Moxy, Moxy Industrial, Brown Engineering, Moxy Trucks e Moxy Engineering. Nel 2008 ha preso il nome di Doosan, quando il produttore sudcoreano ne ha rilevato stabilimento e prodotto. Nel 2021, Hyundai Heavy Industriesha acquistato la gamma di macchine movimento terra Doosan, compresa la linea ADT, e il nome dell’azienda è stato cambiato in Hyundai Doosan Infracore (HDI).
Attualmente, nello stabilimento di Elnesvågen lavorano 150 dipendenti, ma con una linea di produzione che ora include i dumper articolati sia DEVELON che Hyundai, si prevede un aumento della forza lavoro per far fronte a una crescita della produzione del 40%.
La Gamma ADT DEVELON
La gamma dei dumper articolati DEVELON comprende due modelli 6×6, il DA30-7 e il DA45-7, entrambi conformi Stage V e con un carico utile di 28 e 41 tonnellate, rispettivamente. A questi due modelli si è aggiunta recentemente una nuova versione 4×4 del DA45-7, presentata in occasione del Bauma 2022 e destinata a competere con idumper rigidi (RDT) nella classe delle 40 tonnellate.
Come tutti i dumper articolati DEVELON, i modelli DA30-7 e DA45-7 si distinguono per lo snodo di articolazione collocato dietro la ralla che ripartisce in maniera uniforme i pesi anche durante la sterzata a pieno angolo. Insieme con il telaio del rimorchio a doppio assale e oscillazione libera, la configurazione della macchina assicura una ripartizione uniforme del peso sugli pneumatici e garantisce contatto e trazione permanente sulle 6 ruote con una distribuzione omogenea della potenza e prestazioni eccellenti, in particolare su suoli difficili come terreni cedevoli, superfici irregolari, pendii molto ripidi, curve strette e tutte le possibili combinazioni tra queste condizioni impegnative.
Insieme, lo snodo di articolazione in posizione avanzata, l’esclusivo telaio tandem del rimorchio e il profilo posteriore spiovente del cassone ribaltabile garantiscono prestazioni sempre al top della classe su terreni accidentati e cedevoli. La forma esclusiva del cassone e il profilo spiovente del telaio assicurano la distribuzione uniforme del carico sulle ruote e fa di queste macchine i migliori dumper per lavori su terreni molli e cedevoli. Il design dell’articolazione contribuisce anch’esso alla distribuzione uniforme del carico sulle ruote sui due lati durante la sterzata, fattore molto importante per la trazione e la stabilità. Tutte queste eccezionali caratteristiche sono disponibili sui modelli di ADT Stage V DEVELON DA30-7 e DA45-7.
Nel nuovo ADT 4×4, l’unità anteriore dell’autocarro e cabina sono gli stessi del modello 6×6 originale e le modifiche si concentrano sul rimorchio. Equipaggiato con una trasmissione ZF EP8-420, il DA45-7 4×4 è un ADT a due assali con ruote posteriori gemellate e sezione del cassone simile a quella dei dumper rigidi classe 40 tonnellate.
Meglio degli RDT in condizioni difficili
“Con prestazioni superiori sulle strade più dissestate, sulle superfici più lisce e sui terreni più ripidi, il nostro nuovo dumper articolato 4×4 punta a sfidare gli RDT da 40 tonnellate presentandosi come una macchina capace di offrire molto di più rispetto ai dumper a telaio rigido tradizionali“, ci spiega BekaNemstsveridze, Product Manager ADT di DEVELON.
Oltre a garantire prestazioni migliori in condizioni difficili per gli RDT, il nuovo dumper articolato DA45-7 ADT 4×4 ha una larghezza inferiore a 4 m per non dover richiedere condizioni di trasporto speciali, il tutto con un raggio di sterzata migliore rispetto agli RDT di analoga classe. Il raggio di sterzata inferiore e la configurazione del cassone ribaltabile, più adatto al trasporto di rocce piatte e pesanti, offrono particolari vantaggi nelle applicazioni di costruzione di tunnel e in quelle in ambito minerario.
Questi sono mercati in crescita per gli ADT e includono progetti minerari pionieristici e a breve termine e operazioni di sfruttamento di cave e miniere a contratto, in particolare in Africa meridionale, Regno Unito e Australia. Altri grandi utilizzatori degli ADT sono le imprese coinvolte in lavori di costruzione e di movimento terra per strade, dighe, aeroporti, discariche e progetti di valorizzazione immobiliare. L’insieme di questi settori rende il mercato degli ADT ampio e diversificato, garantendo una base di clienti molto vasta.
Spinto dalla sua ambiziosa strategia di crescita, il Gruppo Kiloutou ha registrato un fatturato 2022 di 1.018 milioni di euro, in crescita del 28,4%. Il Gruppo francese, che opera ormai in 7 Paesi europei, ha superato il traguardo simbolico di 1 miliardo di euro e ha confermato la sua dinamica di crescita in tutti i mercati. In un contesto economico 2023 ancora pieno di incertezze, Kiloutou ha scelto di differenziarsi accelerando la sua trasformazione digitale.
2022: fatturato record e crescita solida
L’anno 2022 è stato caratterizzato da un fatturato record di 1.018 milioni di euro e da una solida crescita del +28,4% (+6,6% a perimetro costante). Il traguardo simbolico di 1 miliardo di euro è stato raggiunto grazie all’ingresso del Gruppo in due nuovi mercati europei: la Danimarca, nell’aprile 2022, e il Portogallo, a novembre, attraverso l’acquisizione dei rispettivi leader in questi territori, GSVe Vendap. Il Gruppo Kiloutou rafforza così la sua posizione di terzo operatore europeo nel mercato del noleggio, presente in 7 Paesi e in continuo sviluppo della sua copertura territoriale in tutte le regioni.
Il Gruppo Kiloutou conferma il successo della sua roadmap ambientale e in particolare l’impegno ad accelerare la transizione della sua flotta di attrezzature attraverso una politica di investimenti proattiva: il 35% degli investimenti nel 2023 sarà dedicato ad attrezzature a basse emissioni di carbonio.
Digitale: leva della crescita
In qualità di precursore nel settore delle costruzioni in termini di digitalizzazione, il Gruppo Kiloutou mantiene un alto livello di ambizione per questa leva di crescita e di performance per le sue attività.
Il Gruppo si sta differenziando aumentando la digitalizzazione dell’esperienza del cliente. Il nuovo sito web Kiloutou.fr, recentemente messo online, fa parte di questo approccio, offrendo un migliore supporto nella scelta delle attrezzature e consigli sul loro utilizzo, migliorando al contempo il servizio di prenotazione online.
Ma l’impatto di questa trasformazione digitale è visibile fin nel cuore del modello di business: oggi accompagna la trasformazione delle attività di Kiloutou per renderle più efficienti ed efficaci e aumentare così la qualità dei servizi offerti ai clienti sui loro siti.
A questo proposito, la soluzione di diagnosi remota Apizee è entrata a far parte della vita quotidiana di molti tecnici e clienti: quasi un intervento su sette viene effettuato da remoto in Francia. Questa soluzione rappresenta un guadagno, sia in termini di produttività che di impatto ambientale: il cliente non deve aspettare l’arrivo del tecnico e quest’ultimo non deve viaggiare, evitando così le emissioni di CO2 causate dal suo trasporto.
Lo sviluppo delle soluzioni telematiche ha portato anche allo sviluppo di molti usi al centro dell’attività di Kiloutou. I dati, che aiutino a geolocalizzare le attrezzature nei cantieri o ad anticipare determinate operazioni di manutenzione, sono ormai una garanzia di migliore efficienza e qualità del servizio.
Ma l’analisi di questi dati costituisce anche un notevole vantaggio per accelerare lo sviluppo di usi più sostenibili, con minori emissioni di CO2. Infatti, i dati consentono una conoscenza più dettagliata dell’impatto di CO2 delle attrezzature (monitoraggio del funzionamento al minimo delle attrezzature termiche, consumo di carburante), dati essenziali per assistere meglio i clienti e, più in generale, tutti gli attori del settore nel prendere in considerazione l’impatto delle attrezzature e stabilire piani per migliorare l’impronta di carbonio dei cantieri.
Per Kiloutou, questa accelerazione della trasformazione digitale è anche una leva per i risultati economici a breve, medio e lungo termine. In soli 3 anni, il fatturato generato sul canale digitale è decuplicato.