Dal 23 al 25 ottobre 2025 la Fiera del Levante di Bari ospiterà SAIE – La Fiera delle Costruzioni: progettazione, edilizia, impianti, il principale appuntamento nazionale dedicato ai professionisti dell’intera filiera edile e impiantistica. (Biglietto omaggio riservato ai professionisti disponibile qui)
Tra i percorsi tematici in programma, spicca SAIE Infrastrutture, un’area che darà spazio ad approfondimenti verticali su strade, ponti, viadotti, porti, ferrovie, gallerie e intermodalità, con l’obiettivo di valorizzare le migliori tecnologie italiane e il ruolo strategico delle infrastrutture per lo sviluppo del territorio, con particolare attenzione al Centro-Sud Italia e alla Puglia.
Un focus speciale sarà dedicato a calcestruzzo e pavimentazioni, con approfondimenti sui temi più attuali: sostenibilità, rigenerazione urbana, digitalizzazione, innovazione, networking e confronto tra professionisti.
Oltre agli spazi espositivi dedicati ai prodotti e alle soluzioni delle aziende del settore,SAIE Infrastrutture prevede un programma ricco di contenuti: tavole rotonde, approfondimenti tecnici, confronti aperti offriranno a ingegneri e tecnici una panoramica concreta su normative, sostenibilità dei materiali e innovazioni.
Approfondimenti tecnici con interlocutori istituzionali e aziendali che raccontano il loro punto di vista, lo stato di avanzamento dei cantieri e le innovazioni tecnologiche utili per lo sviluppo dei progetti
Il focus di SAIE, con un format completamente rinnovato, interamente dedicato al calcestruzzo nelle sue diverse forme, preconfezionato e prefabbricato, per edifici e infrastrutture, per l’Ingegneria e per l’Architettura.
Un’area espositivo-formativa che nasce dalla sinergia tra SAIE e l’Associazione Conpaviper, con l’obiettivo di riunire i principali attori del settore delle pavimentazioni, per approfondire strategie industriali, evoluzione del mercato, normative di riferimento e le più recentiinnovazioni tecnologiche.
Media partner del percorso SAIE Infrastrutture sono le testate Ingenio, Imprese Edili e Macchine Edili.
È online il catalogo espositori con le 512 aziende che sarà possibile incontrare in fiera, scoprile qui
SAIE Bari 2025 (23/25 ottobre, Fiera del Levante – Bari) è l’opportunità da non mancare: scarica il tuobiglietto omaggioper partecipare.
Il biglietto è riservato ai professionisti della filiera edile e impiantistica. Ogni registrazione dà diritto a un ingresso gratuito: è possibile condividere il link con colleghi e partner per visitare insieme SAIE Bari 2025.
Tecnologia, squadra e visione strategica al centro del Meeting Pole Position 2025 all’Autodromo Nazionale Monza. Dal paddock alla pista, la strategia dell’azienda cuneese corre su innovazione digitale e customer experience.
Merlo spaha organizzato il suo attesissimo Meeting Pole Position 2025, riunendo all’Autodromo Nazionale Monzai dealer italiani con il maggior volume di vendita. Un appuntamento all’insegna del tema racing, simbolicamente intitolato “Pole Position”, per sottolineare la volontà dell’azienda di mantenere il proprio vantaggio competitivo attraverso innovazione, lavoro di squadra e digitalizzazione.
Durante la prima giornata sono state presentate le linee strategiche per il 2026, con particolare attenzione alla trasformazione digitale che coinvolgerà tutte le aree aziendali: dalla progettazione alla produzione, fino ai servizi post-vendita.
Il giorno successivo i partecipanti hanno vissuto una driving experience adrenalinica in pista, nel cuore dell’autodromo che ospita il Gran Premio d’Italia di Formula 1, dove da anni operano i sollevatori telescopici Merlo, partner tecnico del circuito.
All’evento, moderato dal giornalista sportivo SKY Carlo Vanzini, hanno partecipato Andrea e Paolo Merlo, insieme ai top dealer italiani e alla rete commerciale interna.
La linea strategica
Oltre la presentazione delle novità di prodotto, cuore dell’incontro è stato il focus sull’accelerazione digitale di Merlo oggi più che mai elemento chiave per affrontare un mercato in continua evoluzione. È stata infatti evidenziata l’importanza della piattaforma MerloMobility, attualmente installata su 7.876 mezzi connessi in tutto il mondo. Tra le funzionalità più apprezzate: diagnostica da remoto, lettura dei sensori in tempo reale, inibizione del motore da remoto, geofencing, segnalazione errori con descrizione, report dei consumi e geolocalizzazione dello stato del mezzo.
È stato inoltre annunciato che, nel 2026, nascerà un nuovo ecosistema digitale, denominato Merlo XTools, destinato a rivoluzionare il supporto al cliente e l’efficienza operativa di concessionari e officine.
Nel corso del meeting, il fil rouge che ha unito tutti i contenuti è stato un pilastro fondamentale per Merlo: fare squadra. Proprio come succede in Formula 1, dove la vittoria è il risultato di un lavoro corale e sincronizzato, Merlo ha ribadito l’importanza di operare come un team, con l’obiettivo comune di massimizzare l’efficienza e la qualità del servizio verso i clienti.
Con questo evento, Merlo ha così ribadito il proprio impegno a guidare l’innovazione nel settore, mantenendo salde le proprie radici e costruendo il futuro condiviso con la propria rete.
A dare il benvenuto alla Palazzina di Caccia di Stupinigi (To) l’esposizione dei veicoli più rappresentativi che hanno scandito la storia di IVECO: Turbo Daily, Daily, S-Way e Turbostar
di Luca Masaracchio
“Sulla strada della Storia” questo il titolo del volume che racconta l’avvincente percorso di IVECO in questi 50 anni, un cammino fatto di storie industriali, tecnologiche e soprattutto umane che si sono intrecciate indissolubilmente dando continuità a quella sfida che nel 1975 vide nascere un nuovo marchio che puntava in alto, raccogliendo l’eredità ed i valori di Fiat Veicoli Industriali, OM,Lancia Veicoli Speciali, Unice Magirus-Deutz.
Un momento dell’evento all’interno della Palazzina di Caccia di Stupinigi
La Palazzina di Caccia di Stupinigi (Torino), è stata la cornice all’interno della quale è stata presentata alla stampa di settore la nuova opera editoriale, nel corso di un evento condotto da Massimiliano Perrie Massimo Condolo in cui sono intervenuti, anche condividendo alcuni episodi del loro percorso professionale all’interno dell’azienda torinese: EnzoGioachin, Ezio Camusso, Ottavio Gioglio, Franco Fenoglio, Andrea Bucci, a cui anche Massimiliano Perri ha dato il suo contributo, concluso dagli interventi di Simone Curti ed Alessia Galli Della Loggia.
Uomini IVECO, di ieri e di oggi
Un’opera dal valore simbolico e documentale, lunga 304 pagine suddivise in 50 capitoli, una narrativa cronologica scandita dal prodotto e alternata da quattro rubriche dedicate ad alcuni dei protagonisti che hanno scritto la storia dell’IVECO in Italia, senza trascurare luoghi, tecnologie, passione e percorsi che hanno segnato la Strada della Storia. E’ stato Massimo Condolo, giornalista di settore e autore del libro, che con certosina pazienza ed attenzione ha raccolto ed organizzato tutti gli elementi necessari, spesso assai eterogenei, per comporre il quadro da cui è nata quest’opera.
La Fondazione Negriha curato a livello editoriale il volume, con l’obiettivo di custodire e valorizzare tramite parole ed immagini la memoria di un brand che ha saputo interpretare il cambiamento, coniugando competenza, visione strategica e attenzione alle persone. Per la Fondazione è intervenuto Mauro Negri che ha sottolineato la proficua e piacevole collaborazione, nata negli anni ’90, oggi ha dato alle stampe la terza pubblicazione.
Alessia Galli Della Loggia tra Massimiliano Perri (a sinistra) e Massimo Condolo
In quest’ultima capitolo dopo capitolo una storia condivisa che esalta un prodotto radicato nel tessuto industriale, sociale e culturale dei territori in cui l’Iveco è cresciuta, affermandosi come modello di eccellenza dall’Italia al mondo intero, offrendo soluzioni personalizzate alle necessità dell’autotrasporto, al piccolo padroncino come alla grande azienda, efficienti, innovative e orientate al futuro.
I commenti
A sinistra Massimiliano Perri accanto a Massimo Condolo, autore del volume
Massimiliano Perri, Direttore Generale IVECO Mercato Italia: “Cinquant’anni rappresentano un cammino lungo e significativo, tracciato attraverso tappe di ambizione, sfide superate e importanti risultati raggiunti. Ogni fase di questo percorso racconta storie di impegno e determinazione, indispensabili per avanzare con decisione verso nuovi obiettivi. Anche nei momenti in cui la strada si presenta più ardua, si trova la forza di alzare lo sguardo, riconoscere la via da seguire e procedere con costanza e determinazione. Guardando indietro, si apprezza il cammino già percorso, ma soprattutto si scorge con chiarezza la strada che ancora si apre davanti a noi. La nostra ambizione rimane quella di continuare a crescere, innovare e contribuire con responsabilità e orgoglio alla storia dell’industria italiana”.
Massimo Condolo: “Raccontare l’avventura industriale e umana di un brand globale e full-range come IVECO ha richiesto un lungo lavoro di ricerca documentale e iconografico, che ne ha messo in luce le capacità tecnologiche e di adattamento a situazioni economiche, sociali, orografiche e climatiche completamente diverse fra loro. Il racconto dei primi cinquant’anni dell’impresa si snoda attraverso prodotto, tecnologie, presenza sul territorio, protagonisti e grandi imprese rese possibili proprio dalla contemporaneità di tutti questi fattori che costituiscono il capitale del brand”.
Sono stati presentati a Eindhoven (Olanda) i veicoli elettrici della nuova gamma di DAF. Ecco le loro caratteristiche
Con la nuova generazione dei modelli XD Electric e XF Electric, DAF sta portando il trasporto completamente elettrico a un nuovo livello. Le due innovative serie di veicoli si basano sulle pluripremiate serie XD e XF, offrendo gli stessi elevatissimi livelli di qualità, efficienza e sicurezza e un eccezionale comfort di guida.
I gruppi propulsori
I nuovi veicoli DAF XD e XF Electric sono alimentati dai gruppi propulsori efficienti e affidabili a magneti permanenti PACCAR EX-D1 e PACCAR EX-D2, che offrono potenze da 170 kW/230 CV a 350 kW/480 CV.
Il gruppo propulsore PACCAR EX-D1 viene fornito sul DAF XD Electric per un uso isolato con PTT fino a 29 tonnellate. Sono disponibili tre varianti di potenza tra cui scegliere: 170 kW (230 CV), 220 kW (300 CV) e 270 kW (370 CV), ognuna con una coppia massima di 1.500 Nm. I motori possono essere associati a un numero di gruppi batterie compreso tra due e cinque, con una capacità lorda compresa tra 210 kWh e 525 kWh. Le trasmissioni PACCAR EX-D1 sono ideali, ad esempio, per la rifornitura di negozi e per la raccolta di contenitori e rifiuti. La potenza frenante rigenerativa massima per tutte le trasmissioni PACCAR EX-D1 è di 270 kW.
Per le applicazioni più impegnative, DAF offre il motore elettrico PACCAR EX-D2 più potente. È disponibile nelle versioni XD e XF Electric, con potenze di 270 kW (370 CV), 310 kW (420 CV) e 350 kW (480 CV). Questi gruppi propulsori offrono un’incredibile coppia di 2.400 Nm e sono adatti per MTC fino a 50 tonnellate. La trasmissione viene fornita con un minimo di tre e un massimo di cinque gruppi batterie, con una capacità lorda compresa tra 315 kWh e 525 kWh. PACCAR EX-D2, con una potenza frenante rigenerativa di 350 kW, è la scelta ideale per le applicazioni più pesanti e i trasporti su lunghe distanze.
Le batterie: modulari e su misura
Per adattare in modo ottimale i veicoli elettrici alle esigenze e alle applicazioni del cliente, DAF offre una gamma completa di configurazioni delle batterie, da due a cinque gruppi. Non tutti i clienti hanno bisogno di un’autonomia massima di 500 chilometri a emissioni zero, specie se dispongono di un veicolo che percorre un numero limitato di chilometri al giorno e ritorna alla base di partenza ogni sera, dove può essere ricaricato. Questo approccio riduce il peso del veicolo e aumenta la capacità di carico utile.
Uno dei nostri driver, Rob, mentre fa una ricarica lungo il percorso
Detto ciò, l’opzione dei cinque gruppi batterie assicura oltre 500 chilometri a emissioni zero con una singola ricarica della batteria. Con una pianificazione ottimale del veicolo e della ricarica, i modelli XD e XF Electric possono, in pratica, coprire fino a 1.000 chilometri completamente elettrici al giorno, caratteristica ideale per i trasporti su lunghe distanze.
Questa autonomia è dovuta in gran parte alle efficienti trasmissioni PACCAR EX-D1 e EX-D2 e al sistema intelligente di gestione delle batterie di DAF, che distribuisce l’energia immagazzinata nella batteria lungo la trasmissione e altri componenti, per un’efficienza ottimale.
Il design estremamente aerodinamico dei veicoli è un ulteriore aspetto che contribuisce all’autonomia del veicolo.
Ricarica CC rapida di serie, ricarica CA opzionale
I modelli XD Electric e XF Electric di nuova generazione sono compatibili con la ricarica rapida fino a 325 kW. Una configurazione con tre gruppi batterie può essere caricata in poco più 45 minuti dallo 0% all’80% della capacità. Le configurazioni massime con cinque gruppi batterie possono essere interamente ricaricate in due ore. È disponibile un caricabatterie di bordo opzionale che può essere utilizzato per la ricarica con corrente alternata (CA) fino a 22 kW e consente di utilizzare un veicolo anche quando non è disponibile la ricarica rapida a corrente continua (CC).
Sicurezza e comfort in primo piano
L’innovativo design della cabina è il principale aspetto che contribuisce in modo significativo alla sicurezza. Grazie a un ampio parabrezza, alle linee di cintura basse dei finestrini e alle opzioni utili come il finestrino lato marciapiede, il sistema di visione digitale DAF e il sistema DAF Corner View, i veicoli offrono una visione diretta e indiretta senza precedenti. Il sistema DAF City Side & Turn Assist aumenta la sicurezza nelle aree urbane, avvisando attivamente il conducente in presenza di utenti della strada vulnerabili nei pressi del veicolo.
Il nostro driver Peter durante la guida
Le cabine sono spaziose e progettate in modo efficiente. L’accessibilità è perfetta, con due (XD) o tre (XF) gradini posizionati in modo intelligente. Il cruscotto dal design ergonomico è dotato di display digitali configurabili e dalla visibilità perfetta. Sia il volante che il sedile hanno un’ampia gamma di regolazione, mentre i letti da 220 cm assicurano il massimo comfort. Il design ottimizzato del telaio, l’esclusiva cabina e le sospensioni anteriori e posteriori garantiscono un comfort eccezionale, rendendo i modelli DAF XD e XF Electric piacevolissimi da guidare.
È inoltre disponibile la guida con un pedale, che consente di utilizzare il pedale dell’acceleratore per accelerare e decelerare.
Non solo tecnologia ma anche eleganza
Nonostante l’aspetto molto simile a quello dei modelli diesel, gli eleganti dettagli color blu sulla griglia e sui fari contribuiscono a distinguere le varianti elettriche. Gli interni del veicolo sono dotati di un quadro strumenti digitale accattivante, appositamente sviluppato per fornire una panoramica immediata della trasmissione elettrica, con dati sul consumo energetico, sullo stato di carica, sull’autonomia, sulla potenza erogata e sulla rigenerazione. Il sistema di navigazione opzionale DAF Truck mostra anche l’ubicazione delle stazioni di carica pubbliche e quelle disponibili.
I modelli XD Electric e XF Electric sono disponibili con configurazione 4×2 trattore e cabinato. Sono inoltre disponibili con configurazione 6×2 cabinato con assale folle sterzante o assale trainato sterzante, in grado di offrire prestazioni superiori in termini di capacità di carico utile e di manovrabilità. La gamma di configurazioni degli assali con trasmissione elettrica sarà ulteriormente ampliata nel corso del 2026.
Quattro chiacchiere con Massimo Dodoni
L’AD di DAF Trucks Italia, Massimo Dodoni
Nel corso della presentazione della nuova gamma ad Eindhoven Massimo Dodoni, Amministratore Delegato di DAF Italia ci ha parlato dei quattro obiettivi che DAF si è proposta di raggiungere per migliorare sempre più i propri veicoli elettrici e renderli sempre più appetibili per una platea sempre più vasta.
“Visto che il cuore di questi veicoli sono le batterie, ci proponiamo innanzitutto di ridurre le loro dimensioni, ridurne il peso, i tempi di ricarica e aumentarne l’autonomia. Obiettivi che vengono chiaramente incontro a tutte le aspettative del nostro target e tutte le applicazioni. È difficile stabilire delle tempistiche per raggiungere questi obiettivi perché si tratta di un percorso che va di pari passo con l’innovazione tecnologica, con l’esperienza, con la ricerca e sviluppo che di anno in anno propongono prodotti con materiali sempre più performanti e soluzioni tecnologiche sempre più avanzate.
È quindi importante avere un’idea ben chiara su quello che è il passo iniziale, cioè fare in modo di avere una platea sempre più vasta smussando le perplessità iniziali di alcuni verso l’introduzione dell’elettrico e costruendo prodotti sempre più performanti. Personalmente ho molta fiducia nel progresso tecnologico e nel tempo. La strada è comunque segnata. Ovviamente qualsiasi sia la soluzione proposta in ambito di motorizzazioni, sono da valutare i pro e i contro, a seconda delle applicazioni. Per certi versi stiamo vivendo un momento di transizione in cui le esperienze acquisite a livello di ricerca (e per questo teorico) si stanno trasformando in applicazioni concrete e quindi si stanno traducendo in esperienza pratica. Prima di scegliere una soluzione piuttosto che un’altra occorre quindi sempre soppesare quali siano i vantaggi e gli svantaggi.
Ci sono poi tre pilastri che sono alla base di tutto e che riguardano tutte le proposte di motorizzazione, dall’elettrico all’ibrido, dall’idrogeno alla tradizionale motorizzazione a gasolio.
Il primo riguarda la produzione che deve garantire che ci sia sufficiente energia elettrica e di idrogeno disponibile per sviluppare il mercato. Il secondo pilastro è costituito dalla distribuzione che dev’essere capillare per garantire di veicolare sufficienti quantità sia di elettricità che di idrogeno e di gasolio. Tutti gli sforzi che stiamo facendo sarebbero inutili se non riuscissimo a rendere disponibili queste fonti di energia per cui le reti infrastrutturali devono essere capillari, presenti e disponibili in più siti possibili, siano esse nelle aree di servizio piuttosto che lungo nelle aree attrezzate o nei piazzali di rifornimento misti auto/camion. Il terzo pilastro senza il quale tutta la costruzione non si regge è l’efficienza dei prodotti innovativi e la tempestività con cui DAF li rende disponibili sul mercato. Insomma, l’energia non solo deve essere efficiente e distribuita capillarmente, ma deve essere produttiva in modo da ottimizzare in termini di TCO (a non solo) i costi dell’innovazione”.
Per la serie: un sogno è solo un sogno. Un obiettivo è un sogno con un progetto e una scadenza. E DAF pare proprio non volersi fermare alla teoria ma è determinata a realizzare i propri obiettivi. Prova ne sia che questi veicoli elettrici potranno essere ordinati entro la fine del 2025, come vedremo nel paragrafo successivo.
Pronti per la produzione
La nuova linea di assemblaggio dei veicoli DAF elettrici
L’impianto di assemblaggio di veicoli elettrici DAF è pronto per accelerare la produzione di serie dei modelli XD e XF Electric che inizierà nell’autunno del 2025.
Con i primi cento veicoli completamente elettrici già prodotti nell’ambito di un’ampia prova sul campo, la nuova fabbrica di DAF di veicoli elettrici a batteria è pronta per la produzione in serie. La nuova linea di assemblaggio, che è stata creata nel sito di produzione di DAF di Eindhoven, svolge un ruolo importante nel rafforzare ulteriormente la posizione di leadership di DAF, offrendo soluzioni di trasporto sostenibili.
La nuova linea di assemblaggio di veicoli elettrici di DAF, che copre un’area di 5,000 m2, è dotata di due linee: una per la predisposizione dei gruppi batterie e una per il montaggio del modulo di trazione elettrica (EDM, Electric Drive Module). L’EDM è costituito da un gruppo batterie anteriore, da una scatola relè per la connessione dei sistemi ad alta tensione e dai sistemi elettrici ausiliari richiesti. Questi componenti principali vengono montati sul telaio sulla linea di assemblaggio principale, lunga quasi 150 metri, insieme al motore elettrico e al cambio integrato.
DAF ha realizzato questo impianto di assemblaggio di veicoli elettrici per produrre l’ultima generazione dei suoi veicoli industriali elettrici a batteria.
Oltre ai veicoli per la convalida della qualità, alcune centinaia di veicoli elettrici sono state costruite per i clienti che partecipano ai test sul campo. DAF ha maturato un’ampia esperienza con i modelli XD e XF Electric di nuova generazione grazie ai test operativi realizzati ogni giorno con i principali operatori del settore dei trasporti. Le reazioni di questi ultimi pare siano entusiaste.
Durante la terza edizione dei Demo Days i tecnici Rehlko e degli specialisti di prodotto dei costruttori hanno approfondito le caratteristiche dei motori Rehlko
di Giuseppe La Franca
Una “full immersion” nel mondo dei motori diesel e benzina, che quando serve forniscono tanta potenza e tante coppia alle più diverse applicazioni nei settori dell’edilizia, dell’agricoltura e dell’industria
Lo stabilimento Rehlkoa Reggio Emilia ha ospitato la terza edizione dei Demo Days, l’evento dedicato alle macchine per le più diverse applicazioni che utilizzano le motorizzazioni del gruppo. Grazie agli interessanti contributi dei tecnici Rehlko e degli specialisti di prodotto dei costruttori, decine di operatori della stampa europea hanno potuto “toccare con mano” l’efficacia e la versatilità dei motori diesel e benzina.
Macchine ad alte prestazioni
Argo Tractors, FIORI, Hiab, ROTAIR, TerraTec, Wacker Neuson e Walker hanno partecipato al Rehlko Demo Days 2025 presentando complessivamente otto macchine
La collaudata piattaforma KDI 2504 alimentata a gasolio era rappresentata da macchine ad alte prestazioni come il dumper DF 70 Stage V di FIORI e il trattore agricolo Landini Trekker3 Compact di Argo Tractors. Entrambi sono infatti equipaggiati con motori di nuova generazione, caratterizzati dalla migliore densità di potenza della categoria e conformi alle più recenti normative sulle emissioni (Stage V, Tier 4 Final/Stage IV).
Alta efficienza nelle applicazioni fuoristrada e stazionarie, unita a tempi di attività prolungati e a bassi costi di gestione, distinguono anche la piattaforma KSD 1403 sempre a gasolio. La pala gommata WL 950 di Wacker Neuson, il carrello elevatore M4 NX V di Moffet (gruppo Hiab) e il compressore d’aria MDVN 30 Eco5 di ROTAIR utilizzano motori orientati alla produttività e al contenimento dei tempi di fermo.
Le famiglie di motori a benzina costituiscono una presenza strategica per il gruppo Rehlko, principalmente nel settore dell’agricoltura e della cura del verde. Si tratta di motori caratterizzati da un concept evoluto, che mettono a sistema potenza, tecnologia, compattezza, affidabilità e contenimento di consumi ed emissioni.
Prove sul campo
La prova sul campo ha offerto l’occasione per “toccare con mano” l’efficacia e la versatilità dei motori Rehlko nelle più diverse applicazioni
Il trattore a due ruote Ibex G3-V, ad esempio, è dotato del motore Command PRO EFIECV940. Si tratta della più recente proposta di TerraTec, che soddisfa le esigenze delle attività di cura del territorio alpino coniugando stabilità, prestazioni e sicurezza in applicazioni al limite, grazie al motore “big block” che incrementa le prestazioni anche nei modelli più piccoli.
Progettati per garantire alta qualità, durata, performance professionali e prezzo conveniente, i motori KT722 serie 7000 azionano i tosaerba Walker, produttore che si affida ai motori Rehlko dal 1988. Ai Demo Days erano presenti di modelli C23i, per le esigenze degli operatori commerciali, ed R (motore dotato di tecnologia Smart-Choke) per l’uso in ambito domestico.
Le evolute piattaforme dei motori diesel e le gamme complete di motori a benzina sono state protagoniste dell’evento, che conferma il continuo impegno di Rehlko nel combinare innovazione, prestazioni e affidabilità in qualsiasi applicazione che richieda tanta potenza e tanta coppia, con emissioni e costi realmente contenuti.
G&G Macchine, concessionario Hyundai per la regione Emilia Romagna, aprirà le porte della propria sede ai propri clienti sabato 20 settembre 2025. In occasione dell’evento, sarà possibile toccare con mano la vasta gamma di macchine Hyundai, compresi gli escavatori di ultima generazione tra cui l’HX360L.
Nuovo design perl‘HX360L
In particolare, verrà presentato in anteprima in Italia il nuovo escavatore cingolatoHX360Lda 36 tonnellate alimentato dal motore diesel DX08 Hyundai, premiato a livello internazionale, che offre elevata potenza e minori consuHX360Lmi.
Il nuovo escavatore vanta un design completamente nuovo, con una cabina di nuova generazione che offre un elevato livello di confort e controllo per l’operatore.
Hyundai ha incrementato anche la sicurezza dei nuovi escavatori in quanto il famoso sistema AAVM(Advanced Around View Monitoring) è stato aggiornato in SAVM(Smart Around View Monitoring).
Al posto del precedente sistema a quattro telecamere, le nuove macchine vantano sei telecamere, di cui tre integrate nel contrappeso.
Con l’aiuto dell’Intelligenza Artificiale (AI), il sistema rileva automaticamente la presenza di persone nell’area operativa, con le immagini visualizzate sui grandi monitor nella cabina.
È presente anche un Sistema di Allerta Radar Oggetti, con tre radar a grand’angolo capaci di rilevare persone e oggetti.
Grazie ai motori e ai componenti idraulici Hyundai, alla maggiore resistenza strutturale e al design robusto, gli escavatori della nuova generazione sono destinati a portare il mercato degli escavatori cingolati a un nuovo livello di produttività, controllabilità ed efficienza.
Da G&G Macchine, a Sant’Agata Bolognese, sabato 20 settembre sarà possibile scoprire tutte le caratteristiche dei nuovi modelli.
Quattro gru a torrePotaindi due partner italiani di lunga data di Manitowoc stanno lavorando alla prestigiosa Torre Faro di Milano, il cui completamento è previsto per la fine dell’anno. Le importanti imprese CMB Cooperativa Muratori e Braccianti di Carpi e Colombo Costruzioni hanno collaborato mettendo a disposizione quattro gru e fornendo una conoscenza approfondita della tecnologia BIM per il grattacielo di 144 m per A2A, uno dei più importanti gruppi energetici e ambientali italiani. Per rispettare l’ambizioso programma di costruzione, le gru lavorano molto vicine e Manitowoc Lift Solutions ha fornito una consulenza dettagliata per il loro posizionamento.
CMB ha acquistato due nuove gru per il progetto: una MDT 349 L16 e una MDT 219 J10, entrambe dotate della piattaforma telematica Potain CONNECT™. Colombo ha fornito una MD 208A e una MDT 349 L16 della sua flotta. Entrambe le gru MDT 349 lavorano con 45 m di braccio riuscendo a raggiungere altezze sotto gancio di 158,6 m e 168,8 m. Gli altri due modelli rimarranno indipendenti: la MD 208 A raggiungerà un’altezza sotto gancio di 61,4 m e lavorerà con un braccio da 35 m, mentre la MDT 219 raggiungerà un’altezza sotto gancio di 39,8 m e lavorerà con un braccio da 50 m. Le quattro gru sollevano materiali fino a 4 tonnellate.
I commenti
“Dopo un’attenta analisi, le gru sono state posizionate molto vicine l’una all’altra per raggiungere la massima efficienza. Utilizziamo il sistema anticollisione Top Tracing 3 di Potain per garantire che tutto funzioni senza problemi”, ha dichiarato Matteo Pastore, responsabile di Lift Solutions in Manitowoc in Italia. “Top Tracing 3 consente di controllare da remoto, tramite un computer portatile, fino a 16 gru e 30 aree di lavoro contemporaneamente, evitando così il rischio di interferenze. L’utilizzo di tre gru topless in questo lavoro ha anche reso più facile farle lavorare in uno spazio ristretto”.
La nuova sede di A2A riflette la sua visione di una Milano più verde, concentrandosi sui benefici per la comunità locale attraverso un minore impatto ambientale. Si prevede che il consumo di energia e di acqua del nuovo edificio sia ridotto del 30-35% grazie alla tecnologia di riscaldamento e raffreddamento geotermico, ai pannelli solari e ai sistemi di raccolta dell’acqua piovana. Uno Sky Garden al 12° piano, con giardini pensili e una piattaforma panoramica aperta al pubblico, offrirà viste mozzafiato su Milano.
“Abbiamo scelto queste gru perché offrono un’eccellente portata e altezza di lavoro, oltre a facilità di movimento e operazioni più rapide e sicure“, ha dichiarato GianlucaArconi, direttore tecnico di Colombo Costruzioni. “Se si aggiunge l’intuitivo sistema di controllo gru (CCS) si ha una soluzione ideale per progetti complessi in ambienti urbani.”
CMB e Colombo Costruzioni vantano oltre 120 anni di esperienza complessiva nel settore delle costruzioni e le due imprese hanno realizzato molte delle torri più imponenti di Milano, tra cui la recente collaborazione per il sorprendente progetto CityWave.
Cifa si è affermata come leader nello sviluppo di pompe per calcestruzzo, autobetoniere e altri macchinari per la posa del calcestruzzo nei cantieri. Selezionare la pompa più adatta per un lavoro specifico è una decisione strategica che impatta direttamente sull’efficienza operativa, sul rispetto delle tempistiche e sulla gestione dei costi del progetto. Sebbene la vasta gamma offerta da Cifa garantisca una soluzione per ogni esigenza, individuare quella ottimale richiede un’attenta valutazione.
Qual è la pompa giusta?
La scelta della pompa ideale inizia con un esame dettagliato delle esigenze del tipo di lavoro in cantiere per cui la si utilizzerebbe maggiormente. Ecco i fattori da considerare.
Natura e portata del lavoro: comprendere la natura e la scala del lavoro è il primo passo. Stiamo parlando di interventi edili residenziali comuni o di progetti infrastrutturali di grande portata? Questa distinzione è essenziale per orientare la scelta verso le opzioni tecniche più adatte.
Distanza e altezza di pompaggio: la valutazione della distanza e dell’altezza di pompaggio è cruciale e strettamente connessa al tipo di lavoro. È fondamentale determinare con precisione la massima estensione verticale e orizzontale richiesta. Questo dato stabilisce la configurazione del braccio o il profilo di potenza necessari, specialmente per soluzioni stazionarie.
Volume e velocità del getto: anche la dimensione del getto è un fattore vitale. Quanto calcestruzzo (m³) bisogna posare e con quale rapidità? La portata oraria richiesta (m³/h) è particolarmente significativa per progetti di grandi volumi con tempistiche stringenti.
Logistica del cantiere: gli aspetti pratici del cantiere vanno attentamente considerati. Bisogna analizzare le vie d’accesso per macchinari pesanti, l’area disponibile per il piazzamento e la stabilizzazione della pompa, ed eventuali restrizioni di peso o altezza. Questi vincoli logistici potrebbero rendere necessario optare per soluzioni più agili o allestimenti specifici.
Limiti e normative della circolazione: in Europa la circolazione dei mezzi pesanti è regolata da normative che variano tra i Paesi, ma generalmente includono limiti di peso, dimensioni ed emissioni. Restrizioni specifiche si applicano su strade urbane, ponti e gallerie, con orari limitati per ridurre il traffico e l’inquinamento.
Caratteristiche del calcestruzzo: infine, le caratteristiche della miscela sono fondamentali. Fattori come la dimensione massima degli aggregati e l’inclusione di fibre o additivi specifici influenzano direttamente l’attività di pompaggio.
Ecco le soluzioni proposte da Cifa
Una volta definito un quadro chiaro delle necessità, possiamo esplorare l’offerta di Cifa. Con la lettera K indichiamo il prodotto “pompe autocarrate” suddiviso in due serie: la Steeltech (indicata con la lettera L), con braccio in acciaio e dalla configurazione personalizzabile; la serie Carbotech (indicata con la lettera H) che grazie all’uso della fibra di carbonio offre leggerezza per maggiori estensioni del braccio e una configurazione full optional.
Quando però lo spazio è limitato o serve la flessibilità di avere betoniera e pompa insieme per interventi mirati e spostamenti rapidi, la soluzione ideale è la serie di autobetonpompe.
Per applicazioni specialistiche che richiedono prestazioni estreme, come il pompaggio ad altezze vertiginose o su lunghe distanze orizzontali, entrano in gioco le pompe stazionarie: macchine piccole e maneggevoli progettate per garantire un flusso continuo e potente.
Tecnologia, affidabilità e supporto post-vendita
Valutare appieno una pompa Cifa significa considerare non solo le tecnologie avanzate che migliorano operatività e sicurezza, ma anche l’affidabilità intrinseca e il supporto post-vendita, fattori che ne consolidano il valore nel tempo. L’integrazione di sistemi di gestione elettronici come Smartronic(R) porta benefici tangibili: controllo totale della macchina, diagnostica in tempo reale e automatizzazione delle operazioni di stabilizzazione e apertura del braccio, che si traducono direttamente in maggiore efficienza e sicurezza.
Questa componente tecnologica si affianca alla solidità costruttiva e alla durabilità per cui Cifa è conosciuta, elementi vitali per mantenere un livello di efficienza elevato alle macchine che sono sottoposte ogni giorno a usi intensivi. La continuità operativa è cruciale. Per questo, l’investimento in una pompa Cifa è protetto da un servizio post-vendita capillare ed efficiente. La presenza di una rete di assistenza reattiva e la disponibilità di ricambi sono essenziali per ridurre le interruzioni e garantire che la pompa rimanga un asset produttivo anno dopo anno.
La scelta finale per il cantiere
In definitiva, la selezione della pompa Cifa più adatta rappresenta una valutazione strategica che va oltre le specifiche tecniche. È un processo che integra le variabili operative del cantiere: dalla tipologia di progetto alla logistica, dal calcestruzzo impiegato alle tecnologie richieste, con l’affidabilità e il supporto che da sempre contraddistinguono le soluzioni del costruttore. Affrontare questa scelta con competenza, avvalendosi della consulenza degli specialisti Cifa o dei suoi partner commerciali, garantisce l’individuazione della soluzione ottimale, progettata per massimizzare l’efficienza operativa e la redditività del lavoro in cantiere.
Volvo Construction Equipment alimenta la prima decostruzione completamente elettrica al mondo presso la sede Siemens
Una flotta di macchine edili completamente elettriche di Volvo CE e Volvo Trucks ha realizzato con successo un progetto di riferimento nello sviluppo urbano sostenibile, alimentando il primo cantiere di decostruzione completamente elettrico al mondo a Erlangen, in Germania, in collaborazione con l’azienda tecnologica Siemense Metzner Recycling.
L’iniziativa, che fa parte dello sviluppo del Technology Campusdi Siemens con una dotazione di 500 milioni di euro, segna un passo fondamentale nel promuovere la trasformazione urbana sostenibile e le pratiche di costruzione circolare.
In collaborazione con Metzner Recycling, azienda specializzata in demolizioni, Volvo CE ha implementato una flotta completamente elettrica, che comprende macchine edili compatte, di medie dimensioni e connesse alla rete, per offrire demolizioni ad alte prestazioni su un sito di 25.000 metri cubi.
I veicoli elettrici di Volvo Trucks hanno supportato il trasporto dei materiali, consentendo operazioni completamente prive di emissioni, dallo sventramento selettivo alla frantumazione del calcestruzzo, alla lavorazione dei materiali e al trasporto.
La prima decostruzione elettrica al mondo
Il progetto segna la prima decostruzione elettrica su larga scala del suo genere e rappresenta un’importante prova del concetto che la decostruzione può essere effettuata in modo più sostenibile oggi con la tecnologia, i partner e l’ambizione giusti. Elimina la dipendenza dai combustibili fossili, riduce significativamente le emissioni di CO₂, rimuove gli inquinanti nocivi dallo scarico e riduce l’impatto acustico negli ambienti urbani.
“La nostra trasformazione non è più una visione, ma una realtà“, ha dichiarato ThereseSchmitz-Hillebrecht, Head of Market Area Central Europe di Volvo CE. “Nonci limitiamo a sviluppare macchine edili elettriche, ma accompagniamo i nostri partner nel percorso verso un futuro a zero emissioni. Il fatto che aziende come Metzner e Siemens si uniscano a noi in questo percorso è un segnale forte“.
Oltre alle attività di decostruzione, le macchine elettriche hanno contribuito a smistare e trattare circa 12.800 tonnellate di rifiuti edili, di cui il 96% riciclati in materie prime per un uso futuro, supportando il passaggio a una gestione circolare dei materiali.
Un nuovo paradigma di collaborazione
Al di là dell’esecuzione tecnica, l’iniziativa riflette un nuovo modello di collaborazione intersettoriale – tra OEM, appaltatori, stakeholder del settore immobiliare e fornitori di energia locali – sottolineando il ruolo vitale delle partnership nell’accelerare la trasformazione verso pratiche di costruzione sostenibili.
Christian Franz, Head of Sustainability di Siemens Real Estate, ha dichiarato: “In Siemens Real Estate, ci impegniamo a superare i confini dell’edilizia e della demolizione sostenibili. Questo rivoluzionario progetto di decostruzione elettrica vanta un impressionante tasso di riciclaggio del 96% ed è una testimonianza del nostro impegno per raggiungere l’eccellenza nella sostenibilità. Grazie a una forte collaborazione e a un pensiero innovativo, il team ha raggiunto risultati eccezionali che supportano direttamente gli ambiziosi obiettivi di sostenibilità della nostra azienda. Questo progetto illustra come le partnership e la determinazione possano creare un impatto duraturo e contribuire a plasmare un settore immobiliare più sostenibile“.
Michael Metzner, amministratore delegato di Metzner Recycling, ha dichiarato: “Il fatto di aver compiuto il primo grande passo verso un sito di demolizione completamente elettrico e a basse emissioni come standard tecnico è un enorme successo per noi, il team Metzner, e per i nostri clienti. Le apparecchiature elettriche potrebbero sbloccare i progetti urbani attualmente frenati da problemi di rumore e inquinamento”.
Il progetto stabilisce un potente precedente per l’industria della decostruzione, dimostrando ciò che è possibile ottenere quando l’elettrificazione, la circolarità e la collaborazione convergono.
Pekkaniska, primaria società finlandese di noleggio specializzata in piattaforme aeree e gru, ha lanciato unanuova divisione dedicata alle piattaforme autocarrate, scegliendo Multitel Paglierocome fornitore esclusivo. La collaborazione rappresenta un passo strategico per Pekkaniska, che amplia così il proprio portafoglio di noleggio già completo, confermando l’impegno verso qualità, sicurezza e un servizio clienti affidabile.
Il primo lotto di piattaforme autocarrate Multitel è significativo, ma per Pekkaniska rappresenta solo l’inizio. L’azienda ha infatti avviato, e continuerà a sviluppare, un servizio di noleggio di piattaforme autocarrate su scala nazionale, in linea con gli attuali standard qualitativi e come parte della propria rete presente in tutta la Finlandia.
LaMultitel MTE 270 EX
In occasione della fiera Maxpo, Pekkaniska ha presentato una Multitel MTE 270 EX, allestita su telaio IVECO Daily 35-14e rifinita con la livrea personalizzata dell’azienda — segnando ufficialmente l’avvio di questa esclusiva collaborazione.
Questa piattaforma, robusta e al tempo stesso agile, offre un’altezza massima dilavoro di 27 m e prestazioni di alto livello su tutti i parametri. Il braccio telescopico garantisce uno sbraccio orizzontale di 17 m con 100 kg di carico, mantenendo una portata di 250 kg a 12,3 m. Il cestello, di1,4 m × 0,7 m, ruota di 90° per lato, mentre la torretta assicura una rotazione completa di 400°, per un posizionamento versatile.
Costruita con braccio e telaio in alluminioe pavimento microforato “High Line”, la MTE 270 EX combina leggerezza costruttiva e precisione di manovra. È dotata di stabilizzatori EXper un rapido posizionamento,livellamento automatico e del sistema innovativo MUSA (Multitel Self-Adapting Outreach), che ottimizza lo sbraccio in base alla configurazione di stabilizzazione. Tra le altre caratteristiche figurano la telematica integrata (GPS, stato macchina, diagnostica), ideale per la gestione moderna delle flotte.
Una scelta strategica per entrambe le aziende
Pekkaniska non è un noleggiatore generalista, ma uno specialista nel settore dellepiattaforme aeree e delle gru, che gestisce internamente ogni fase: dall’importazione e la logistica fino all’ assistenza e post-vendita. Questa struttura permette di integrare nuove linee di prodotto in modo rapido ed efficace, senza la necessità di divisioni separate o rivenditori esterni. La nuova divisione autocarrate beneficia quindi direttamente dell’esperienza, della professionalità e dell’efficienza del team già operativo.
La decisione di collaborare con Multitel è arrivata dopo un’attenta valutazione di diversi costruttori europei. Pekkaniska cercava non solo macchine, ma unpartner a lungotermine, con know-how comprovato, una produzione solida e una visione orientata al futuro. Multitel si è distinta per l’esperienza, la solidità organizzativa e la prontezza nel supporto.
“Volevamo un partner con una lunga esperienza e capace di continuare a innovare. A convincerci non è stata soltanto la qualità delle piattaforme, ma anche la comunicazione diretta ed efficace: ogni volta che abbiamo posto una domanda abbiamo ricevuto risposte concrete dalle persone giuste. Presentare la MTE 270 EX con i nostri colori in fiera ci ha permesso di sottolineare visivamente che non si tratta solo di un acquisto di macchine, ma di una parte della nostra identità e della promessa di servizio. Siamo orgogliosi di ampliare la nostra offerta per clienti che già apprezzano la qualità che garantiamo. Il lancio di questa nuova linea di prodotti risponde a una domanda dei clienti che da tempo ci chiedevano di ampliare il servizio anche in questo segmento. Le esigenze dei clienti sono diverse e ogni lavoro richiede l’attrezzatura giusta per creare un reale valore aggiunto. Con il nostro principio nazionale del ‘one number’, l’intera flotta Pekkaniska è disponibile attraverso un unico punto di contatto, ovunque si trovi il cantiere. Questa nuova linea rafforza la nostra capacità di servire i clienti in modo più ampio e con standard qualitativi ancora più elevati,” ha dichiarato Henri Kopsala, Business Director di Pekkaniska.
Mirko Rebuzzi, Distribution Manager di Multitel Pagliero, ha aggiunto:
“Fin dal primo incontro, il team Pekkaniska ha dimostrato professionalità, chiarezza e standard elevati nelle proprie richieste. Sono stati molto attenti alla qualità e altrettanto concentrati sul supporto a lungo termine che potevamo offrire. Unità personalizzate come la MTE 270 EX mettono in evidenza il nostro approccio collaborativo: non forniamo solo macchine, ma eccellenza su misura.”
La nuova divisione autocarrate sarà inizialmente gestita dal team già operativo di Pekkaniska, integrandosi perfettamente con le attività interne di noleggio, assistenza e logistica. I piani futuri prevedono attività di raccolta feedback dai clienti, ulteriore diversificazione della flotta e programmi di formazione continua in collaborazione con Multitel.