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Applicazioni globali per i motori Rehlko

Durante la terza edizione dei Demo Days i tecnici Rehlko e degli specialisti di prodotto dei costruttori hanno approfondito le caratteristiche dei motori Rehlko

di Giuseppe La Franca

Una “full immersion” nel mondo dei motori diesel e benzina, che quando serve forniscono tanta potenza e tante coppia alle più diverse applicazioni nei settori dell’edilizia, dell’agricoltura e dell’industria

Lo stabilimento Rehlko a Reggio Emilia ha ospitato la terza edizione dei Demo Days, l’evento dedicato alle macchine per le più diverse applicazioni che utilizzano le motorizzazioni del gruppo. Grazie agli interessanti contributi dei tecnici Rehlko e degli specialisti di prodotto dei costruttori, decine di operatori della stampa europea hanno potuto “toccare con mano” l’efficacia e la versatilità dei motori diesel e benzina.

Macchine ad alte prestazioni

Argo Tractors, FIORI, Hiab, ROTAIR, TerraTec, Wacker Neuson e Walker hanno partecipato al Rehlko Demo Days 2025 presentando complessivamente otto macchine

La collaudata piattaforma KDI 2504 alimentata a gasolio era rappresentata da macchine ad alte prestazioni come il dumper DF 70 Stage V di FIORI e il trattore agricolo Landini Trekker3 Compact di Argo Tractors. Entrambi sono infatti equipaggiati con motori di nuova generazione, caratterizzati dalla migliore densità di potenza della categoria e conformi alle più recenti normative sulle emissioni (Stage V, Tier 4 Final/Stage IV).

Alta efficienza nelle applicazioni fuoristrada e stazionarie, unita a tempi di attività prolungati e a bassi costi di gestione, distinguono anche la piattaforma KSD 1403 sempre a gasolio. La pala gommata WL 950 di Wacker Neuson, il carrello elevatore M4 NX V di Moffet (gruppo Hiab) e il compressore d’aria MDVN 30 Eco5 di ROTAIR utilizzano motori orientati alla produttività e al contenimento dei tempi di fermo.

Le famiglie di motori a benzina costituiscono una presenza strategica per il gruppo Rehlko, principalmente nel settore dell’agricoltura e della cura del verde. Si tratta di motori caratterizzati da un concept evoluto, che mettono a sistema potenza, tecnologia, compattezza, affidabilità e contenimento di consumi ed emissioni.

Prove sul campo


La prova sul campo ha offerto l’occasione per “toccare con mano” l’efficacia e la versatilità dei motori Rehlko nelle più diverse applicazioni

Il trattore a due ruote Ibex G3-V, ad esempio, è dotato del motore Command PRO EFI ECV940. Si tratta della più recente proposta di TerraTec, che soddisfa le esigenze delle attività di cura del territorio alpino coniugando stabilità, prestazioni e sicurezza in applicazioni al limite, grazie al motore “big block” che incrementa le prestazioni anche nei modelli più piccoli.

Progettati per garantire alta qualità, durata, performance professionali e prezzo conveniente, i motori KT722 serie 7000 azionano i tosaerba Walker, produttore che si affida ai motori Rehlko dal 1988. Ai Demo Days erano presenti di modelli C23i, per le esigenze degli operatori commerciali, ed R (motore dotato di tecnologia Smart-Choke) per l’uso in ambito domestico.

Le evolute piattaforme dei motori diesel e le gamme complete di motori a benzina sono state protagoniste dell’evento, che conferma il continuo impegno di Rehlko nel combinare innovazione, prestazioni e affidabilità in qualsiasi applicazione che richieda tanta potenza e tanta coppia, con emissioni e costi realmente contenuti.

Anteprima per l’HX360L da G&G Macchine

G&G Macchine, concessionario Hyundai per la regione Emilia Romagna, aprirà le porte della propria sede ai propri clienti sabato 20 settembre 2025. In occasione dell’evento, sarà possibile toccare con mano la vasta gamma di macchine Hyundai, compresi gli escavatori di ultima generazione tra cui l’HX360L.

Nuovo design per lHX360L

In particolare, verrà presentato in anteprima in Italia il nuovo escavatore cingolato HX360L  da 36 tonnellate alimentato dal motore diesel DX08 Hyundai, premiato a livello internazionale, che offre elevata potenza e minori consuHX360Lmi.

Il nuovo escavatore vanta un design completamente nuovo, con una cabina di nuova generazione che offre un elevato livello di confort e controllo per l’operatore.

Hyundai ha incrementato anche la sicurezza dei nuovi escavatori in quanto il  famoso sistema AAVM (Advanced Around View Monitoring) è stato aggiornato in SAVM (Smart Around View Monitoring).

Al posto del precedente sistema a quattro telecamere, le nuove macchine vantano sei telecamere, di cui tre integrate nel contrappeso.

Con l’aiuto dell’Intelligenza Artificiale (AI), il sistema rileva automaticamente la presenza di persone nell’area operativa, con le immagini visualizzate sui grandi monitor nella cabina.

È presente anche un Sistema di Allerta Radar Oggetti, con tre radar a grand’angolo capaci di rilevare persone e oggetti.

Grazie ai motori e ai componenti idraulici Hyundai, alla maggiore resistenza strutturale e al design robusto, gli escavatori della nuova generazione sono destinati a portare il mercato degli escavatori cingolati a un nuovo livello di produttività, controllabilità ed efficienza.

Da G&G Macchine, a Sant’Agata Bolognese, sabato 20 settembre sarà possibile scoprire tutte le caratteristiche dei nuovi modelli.

Quattro gru Potain per la A2A

Quattro gru a torre Potain di due partner italiani di lunga data di Manitowoc stanno lavorando alla prestigiosa Torre Faro di Milano, il cui completamento è previsto per la fine dell’anno. Le importanti imprese CMB Cooperativa Muratori e Braccianti di Carpi e Colombo Costruzioni hanno collaborato mettendo a disposizione quattro gru e fornendo una conoscenza approfondita della tecnologia BIM per il grattacielo di 144 m per A2A, uno dei più importanti gruppi energetici e ambientali italiani. Per rispettare l’ambizioso programma di costruzione, le gru lavorano molto vicine e Manitowoc Lift Solutions ha fornito una consulenza dettagliata per il loro posizionamento.

CMB ha acquistato due nuove gru per il progetto: una MDT 349 L16 e una MDT 219 J10, entrambe dotate della piattaforma telematica Potain CONNECT™. Colombo ha fornito una MD 208A e una MDT 349 L16 della sua flotta. Entrambe le gru MDT 349 lavorano con 45 m di braccio riuscendo a raggiungere altezze sotto gancio di 158,6 m e 168,8 m. Gli altri due modelli rimarranno indipendenti: la MD 208 A raggiungerà un’altezza sotto gancio di 61,4 m e lavorerà con un braccio da 35 m, mentre la MDT 219 raggiungerà un’altezza sotto gancio di 39,8 m e lavorerà con un braccio da 50 m. Le quattro gru sollevano materiali fino a 4 tonnellate.

I commenti

Dopo un’attenta analisi, le gru sono state posizionate molto vicine l’una all’altra per raggiungere la massima efficienza. Utilizziamo il sistema anticollisione Top Tracing 3 di Potain per garantire che tutto funzioni senza problemi”, ha dichiarato Matteo Pastore, responsabile di Lift Solutions in Manitowoc in Italia. “Top Tracing 3 consente di controllare da remoto, tramite un computer portatile, fino a 16 gru e 30 aree di lavoro contemporaneamente, evitando così il rischio di interferenze. L’utilizzo di tre gru topless in questo lavoro ha anche reso più facile farle lavorare in uno spazio ristretto”.

La nuova sede di A2A riflette la sua visione di una Milano più verde, concentrandosi sui benefici per la comunità locale attraverso un minore impatto ambientale. Si prevede che il consumo di energia e di acqua del nuovo edificio sia ridotto del 30-35% grazie alla tecnologia di riscaldamento e raffreddamento geotermico, ai pannelli solari e ai sistemi di raccolta dell’acqua piovana. Uno Sky Garden al 12° piano, con giardini pensili e una piattaforma panoramica aperta al pubblico, offrirà viste mozzafiato su Milano.

Abbiamo scelto queste gru perché offrono un’eccellente portata e altezza di lavoro, oltre a facilità di movimento e  operazioni più rapide e sicure“, ha dichiarato Gianluca Arconi, direttore tecnico di Colombo Costruzioni. “Se si aggiunge l’intuitivo sistema di controllo gru (CCS) si ha una soluzione ideale per progetti complessi in ambienti urbani.”

CMB e Colombo Costruzioni vantano oltre 120 anni di esperienza complessiva nel settore delle costruzioni e le due imprese hanno realizzato molte delle torri più imponenti di Milano, tra cui la recente collaborazione per il sorprendente progetto CityWave.

La pompa giusta per il lavoro in cantiere

Cifa si è affermata come leader nello sviluppo di pompe per calcestruzzo, autobetoniere e altri macchinari per la posa del calcestruzzo nei cantieri. Selezionare la pompa più adatta per un lavoro specifico è una decisione strategica che impatta direttamente sull’efficienza operativa, sul rispetto delle tempistiche e sulla gestione dei costi del progetto. Sebbene la vasta gamma offerta da Cifa garantisca una soluzione per ogni esigenza, individuare quella ottimale richiede un’attenta valutazione.

Qual è la pompa giusta?

La scelta della pompa ideale inizia con un esame dettagliato delle esigenze del tipo di lavoro in cantiere per cui la si utilizzerebbe maggiormente. Ecco i fattori da considerare.

Natura e portata del lavoro: comprendere la natura e la scala del lavoro è il primo passo. Stiamo parlando di interventi edili residenziali comuni o di progetti infrastrutturali di grande portata? Questa distinzione è essenziale per orientare la scelta verso le opzioni tecniche più adatte.

Distanza e altezza di pompaggio: la valutazione della distanza e dell’altezza di pompaggio è cruciale e strettamente connessa al tipo di lavoro. È fondamentale determinare con precisione la massima estensione verticale e orizzontale richiesta. Questo dato stabilisce la configurazione del braccio o il profilo di potenza necessari, specialmente per soluzioni stazionarie.

Volume e velocità del getto: anche la dimensione del getto è un fattore vitale. Quanto calcestruzzo (m³) bisogna posare e con quale rapidità? La portata oraria richiesta (m³/h) è particolarmente significativa per progetti di grandi volumi con tempistiche stringenti.

Logistica del cantiere: gli aspetti pratici del cantiere vanno attentamente considerati. Bisogna analizzare le vie d’accesso per macchinari pesanti, l’area disponibile per il piazzamento e la stabilizzazione della pompa, ed eventuali restrizioni di peso o altezza. Questi vincoli logistici potrebbero rendere necessario optare per soluzioni più agili o allestimenti specifici.

Limiti e normative della circolazione: in Europa la circolazione dei mezzi pesanti è regolata da normative che variano tra i Paesi, ma generalmente includono limiti di peso, dimensioni ed emissioni. Restrizioni specifiche si applicano su strade urbane, ponti e gallerie, con orari limitati per ridurre il traffico e l’inquinamento.

Caratteristiche del calcestruzzo: infine, le caratteristiche della miscela sono fondamentali. Fattori come la dimensione massima degli aggregati e l’inclusione di fibre o additivi specifici influenzano direttamente l’attività di pompaggio.

Ecco le soluzioni proposte da Cifa

Una volta definito un quadro chiaro delle necessità, possiamo esplorare l’offerta di Cifa. Con la lettera K indichiamo il prodotto “pompe autocarrate” suddiviso in due serie: la Steeltech (indicata con la lettera L), con braccio in acciaio e dalla configurazione personalizzabile; la serie Carbotech (indicata con la lettera H) che grazie all’uso della fibra di carbonio offre leggerezza per maggiori estensioni del braccio e una configurazione full optional.

Quando però lo spazio è limitato o serve la flessibilità di avere betoniera e pompa insieme per interventi mirati e spostamenti rapidi, la soluzione ideale è la serie di autobetonpompe.

Per applicazioni specialistiche che richiedono prestazioni estreme, come il pompaggio ad altezze vertiginose o su lunghe distanze orizzontali, entrano in gioco le pompe stazionarie: macchine piccole e maneggevoli progettate per garantire un flusso continuo e potente.

Tecnologia, affidabilità e supporto post-vendita

Valutare appieno una pompa Cifa significa considerare non solo le tecnologie avanzate che migliorano operatività e sicurezza, ma anche l’affidabilità intrinseca e il supporto post-vendita, fattori che ne consolidano il valore nel tempo. L’integrazione di sistemi di gestione elettronici come Smartronic(R) porta benefici tangibili: controllo totale della macchina, diagnostica in tempo reale e automatizzazione delle operazioni di stabilizzazione e apertura del braccio, che si traducono direttamente in maggiore efficienza e sicurezza.

Questa componente tecnologica si affianca alla solidità costruttiva e alla durabilità per cui Cifa è conosciuta, elementi vitali per mantenere un livello di efficienza elevato alle macchine che sono sottoposte ogni giorno a usi intensivi. La continuità operativa è cruciale. Per questo, l’investimento in una pompa Cifa è protetto da un servizio post-vendita capillare ed efficiente. La presenza di una rete di assistenza reattiva e la disponibilità di ricambi sono essenziali per ridurre le interruzioni e garantire che la pompa rimanga un asset produttivo anno dopo anno.

La scelta finale per il cantiere

In definitiva, la selezione della pompa Cifa più adatta rappresenta una valutazione strategica che va oltre le specifiche tecniche. È un processo che integra le variabili operative del cantiere: dalla tipologia di progetto alla logistica, dal calcestruzzo impiegato alle tecnologie richieste, con l’affidabilità e il supporto che da sempre contraddistinguono le soluzioni del costruttore. Affrontare questa scelta con competenza, avvalendosi della consulenza degli specialisti Cifa o dei suoi partner commerciali, garantisce l’individuazione della soluzione ottimale, progettata per massimizzare l’efficienza operativa e la redditività del lavoro in cantiere.

Volvo CE porta l’elettrico alla Siemens

Volvo Construction Equipment alimenta la prima decostruzione completamente elettrica al mondo presso la sede Siemens

Una flotta di macchine edili completamente elettriche di Volvo CE e Volvo Trucks ha realizzato con successo un progetto di riferimento nello sviluppo urbano sostenibile, alimentando il primo cantiere di decostruzione completamente elettrico al mondo a Erlangen, in Germania, in collaborazione con l’azienda tecnologica Siemens e Metzner Recycling.

L’iniziativa, che fa parte dello sviluppo del Technology Campus di Siemens con una dotazione di 500 milioni di euro, segna un passo fondamentale nel promuovere la trasformazione urbana sostenibile e le pratiche di costruzione circolare.

In collaborazione con Metzner Recycling, azienda specializzata in demolizioni, Volvo CE ha implementato una flotta completamente elettrica, che comprende macchine edili compatte, di medie dimensioni e connesse alla rete, per offrire demolizioni ad alte prestazioni su un sito di 25.000 metri cubi.

I veicoli elettrici di Volvo Trucks hanno supportato il trasporto dei materiali, consentendo operazioni completamente prive di emissioni, dallo sventramento selettivo alla frantumazione del calcestruzzo, alla lavorazione dei materiali e al trasporto.

La prima decostruzione elettrica al mondo

Il progetto segna la prima decostruzione elettrica su larga scala del suo genere e rappresenta un’importante prova del concetto che la decostruzione può essere effettuata in modo più sostenibile oggi con la tecnologia, i partner e l’ambizione giusti. Elimina la dipendenza dai combustibili fossili, riduce significativamente le emissioni di CO₂, rimuove gli inquinanti nocivi dallo scarico e riduce l’impatto acustico negli ambienti urbani.

I partner del progetto provengono da Volvo CE, Volvo Trucks, Metzner Recycling, Siemens Real Estate, Robert Aebi e Husqvarna Construction.

La nostra trasformazione non è più una visione, ma una realtà“, ha dichiarato Therese Schmitz-Hillebrecht, Head of Market Area Central Europe di Volvo CE. “Non ci limitiamo a sviluppare macchine edili elettriche, ma accompagniamo i nostri partner nel percorso verso un futuro a zero emissioni. Il fatto che aziende come Metzner e Siemens si uniscano a noi in questo percorso è un segnale forte“.

Oltre alle attività di decostruzione, le macchine elettriche hanno contribuito a smistare e trattare circa 12.800 tonnellate di rifiuti edili, di cui il 96% riciclati in materie prime per un uso futuro, supportando il passaggio a una gestione circolare dei materiali.

Un nuovo paradigma di collaborazione

Al di là dell’esecuzione tecnica, l’iniziativa riflette un nuovo modello di collaborazione intersettoriale – tra OEM, appaltatori, stakeholder del settore immobiliare e fornitori di energia locali – sottolineando il ruolo vitale delle partnership nell’accelerare la trasformazione verso pratiche di costruzione sostenibili.

Christian Franz, Head of Sustainability di Siemens Real Estate, ha dichiarato: “In Siemens Real Estate, ci impegniamo a superare i confini dell’edilizia e della demolizione sostenibili. Questo rivoluzionario progetto di decostruzione elettrica vanta un impressionante tasso di riciclaggio del 96% ed è una testimonianza del nostro impegno per raggiungere l’eccellenza nella sostenibilità. Grazie a una forte collaborazione e a un pensiero innovativo, il team ha raggiunto risultati eccezionali che supportano direttamente gli ambiziosi obiettivi di sostenibilità della nostra azienda. Questo progetto illustra come le partnership e la determinazione possano creare un impatto duraturo e contribuire a plasmare un settore immobiliare più sostenibile“.

Michael Metzner, amministratore delegato di Metzner Recycling, ha dichiarato: “Il fatto di aver compiuto il primo grande passo verso un sito di demolizione completamente elettrico e a basse emissioni come standard tecnico è un enorme successo per noi, il team Metzner, e per i nostri clienti. Le apparecchiature elettriche potrebbero sbloccare i progetti urbani attualmente frenati da problemi di rumore e inquinamento”.

Il progetto stabilisce un potente precedente per l’industria della decostruzione, dimostrando ciò che è possibile ottenere quando l’elettrificazione, la circolarità e la collaborazione convergono.

Pekkaniska: nuova divisione autocarrate

Pekkaniska, primaria società finlandese di noleggio specializzata in piattaforme aeree e gru, ha lanciato una nuova divisione dedicata alle piattaforme autocarrate, scegliendo Multitel Pagliero come fornitore esclusivo. La collaborazione rappresenta un passo strategico per Pekkaniska, che amplia così il proprio portafoglio di noleggio già completo, confermando l’impegno verso qualità, sicurezza e un servizio clienti affidabile.

Il primo lotto di piattaforme autocarrate Multitel è significativo, ma per Pekkaniska rappresenta solo l’inizio. L’azienda ha infatti avviato, e continuerà a sviluppare, un servizio di noleggio di piattaforme autocarrate su scala nazionale, in linea con gli attuali standard qualitativi e come parte della propria rete presente in tutta la Finlandia.

La  Multitel MTE 270 EX

In occasione della fiera Maxpo, Pekkaniska ha presentato una Multitel MTE 270 EX, allestita su telaio IVECO Daily 35-14 e rifinita con la livrea personalizzata dell’azienda — segnando ufficialmente l’avvio di questa esclusiva collaborazione.

Questa piattaforma, robusta e al tempo stesso agile, offre un’altezza massima di lavoro di 27 m e prestazioni di alto livello su tutti i parametri. Il braccio telescopico garantisce uno sbraccio orizzontale di 17 m con 100 kg di carico, mantenendo una portata di 250 kg a 12,3 m. Il cestello, di 1,4 m × 0,7 m, ruota d90° per lato, mentre la torretta assicura una rotazione completa di 400°, per un posizionamento versatile.

Costruita con braccio e telaio in alluminio e pavimento microforato “High Line”, la MTE 270 EX combina leggerezza costruttiva e precisione di manovra. È dotata di stabilizzatori EX per un rapido posizionamento, livellamento automatico e del sistema innovativo MUSA (Multitel Self-Adapting Outreach), che ottimizza lo sbraccio in base alla configurazione di stabilizzazione. Tra le altre caratteristiche figurano la telematica integrata (GPS, stato macchina, diagnostica), ideale per la gestione moderna delle flotte.

Una scelta strategica per entrambe le aziende

Pekkaniska non è un noleggiatore generalista, ma uno specialista nel settore delle piattaforme aeree e delle gru, che gestisce internamente ogni fase: dall’importazione e la  logistica fino all’ assistenza e post-vendita. Questa struttura permette di integrare nuove linee di prodotto in modo rapido ed efficace, senza la necessità di divisioni separate o rivenditori esterni. La nuova divisione autocarrate beneficia quindi direttamente dell’esperienza, della professionalità e dell’efficienza del team già operativo.

La decisione di collaborare con Multitel è arrivata dopo un’attenta valutazione di diversi costruttori europei. Pekkaniska cercava non solo macchine, ma un partner a lungo termine, con know-how comprovato, una produzione solida e una visione orientata al futuro. Multitel si è distinta per l’esperienza, la solidità organizzativa e la prontezza nel supporto.

“Volevamo un partner con una lunga esperienza e capace di continuare a innovare. A convincerci non è stata soltanto la qualità delle piattaforme, ma anche la comunicazione diretta ed efficace: ogni volta che abbiamo posto una domanda abbiamo ricevuto risposte concrete dalle persone giuste. Presentare la MTE 270 EX con i nostri colori in fiera ci ha permesso di sottolineare visivamente che non si tratta solo di un acquisto di macchine, ma di una parte della nostra identità e della promessa di servizio. Siamo orgogliosi di ampliare la nostra offerta per clienti che già apprezzano la qualità che garantiamo. Il lancio di questa nuova linea di prodotti risponde a una domanda dei clienti che da tempo ci chiedevano di ampliare il servizio anche in questo segmento. Le esigenze dei clienti sono diverse e ogni lavoro richiede l’attrezzatura giusta per creare un reale valore aggiunto. Con il nostro principio nazionale del ‘one number’, l’intera flotta Pekkaniska è disponibile attraverso un unico punto di contatto, ovunque si trovi il cantiere. Questa nuova linea rafforza la nostra capacità di servire i clienti in modo più ampio e con standard qualitativi ancora più elevati,” ha dichiarato Henri Kopsala, Business Director di Pekkaniska.

Mirko Rebuzzi, Distribution Manager di Multitel Pagliero, ha aggiunto:

“Fin dal primo incontro, il team Pekkaniska ha dimostrato professionalità, chiarezza e standard elevati nelle proprie richieste. Sono stati molto attenti alla qualità e altrettanto concentrati sul supporto a lungo termine che potevamo offrire. Unità personalizzate come la MTE 270 EX mettono in evidenza il nostro approccio collaborativo: non forniamo solo macchine, ma eccellenza su misura.”

La nuova divisione autocarrate sarà inizialmente gestita dal team già operativo di Pekkaniska, integrandosi perfettamente con le attività interne di noleggio, assistenza e logistica. I piani futuri prevedono attività di raccolta feedback dai clienti, ulteriore diversificazione della flotta e programmi di formazione continua in collaborazione con Multitel.

E’ il momento del sollevamento

 

Dal 25 al 27 settembre 2025, Piacenza Expo ospita la 10ª edizione del GIS – Giornate Italiane del Sollevamento e dei Trasporti Eccezionali

Dopo il successo delle precedenti edizioni, torna nel cuore dell’Emilia il più importante appuntamento europeo dedicato al mondo del sollevamento, della movimentazione industriale e portuale, e dei trasporti eccezionali, un evento sempre più internazionale che rappresenta oggi una piattaforma fondamentale per tutti gli operatori del comparto.

Il GIS si conferma la principale e privilegiata vetrina continentale del settore per la presentazione delle ultime novità e innovazioni tecnologiche nel sollevamento di materiali, lavoro in quota, movimentazione industriale e portuale e trasporti eccezionali. Quest’anno, il settore si trova al centro di una fase di forte evoluzione: la domanda di mezzi elettrici e ibridi è in costante crescita, trainata dalle nuove normative europee su emissioni e sostenibilità. I principali costruttori presenteranno a GIS Expo soluzioni all’avanguardia per rispondere alle esigenze di cantieri e porti sempre più “green”.

Un successo nato da un’intuizione

Il successo del GIS è frutto dell’intuizione di Fabio Potestà, Direttore di Mediapoint & Exhibitions, società organizzatrice dell’evento, che ha plasmato la manifestazione secondo una formula vincente: fiere verticali e specializzate a cadenza biennale, di breve durata e con costi espositivi contenuti rispetto alle altre proposte, spesso più generaliste, presenti sia in Italia che all’estero.

“Il record di adesioni di quest’anno – ci confida Fabio Potestà – conferma il ruolo centrale del GIS come punto di riferimento per tutta la filiera del sollevamento, della movimentazione e dei trasporti eccezionali. L’edizione 2025 sarà particolarmente significativa perché riflette un settore in rapida evoluzione, trainato dall’innovazione tecnologica, dalla digitalizzazione e dalla crescente attenzione alla sostenibilità, anche in risposta alle nuove normative europee. Siamo orgogliosi di offrire una piattaforma dove imprese, operatori e istituzioni possano confrontarsi sulle sfide e sulle opportunità che attendono il comparto nei prossimi anni”.

GIS Expo rappresenta anche un importante momento di confronto sullo stato dell’arte del settore, offrendo un luogo di incontro tra istituzioni e stakeholder per discutere delle principali problematiche, grazie a numerosi convegni, workshop e dibattiti. Tra i temi chiave dell’edizione 2025, particolare attenzione sarà dedicata alla digitalizzazione e all’automazione: l’adozione di sistemi IoT, intelligenza artificiale e manutenzione predittiva sta rivoluzionando la gestione delle flotte e la sicurezza dei cantieri. Non mancherà un focus sull’esigenza di reperire e formare nuovi operatori specializzati, tema sempre più sentito dalle associazioni di categoria, che promuovono iniziative di formazione e collaborazione con istituti tecnici. Infine, saranno approfonditi i grandi investimenti in corso nelle infrastrutture logistiche e portuali italiane, con progetti di ammodernamento e sviluppo dell’intermodalità che stanno cambiando il volto della movimentazione merci nel nostro Paese.

Il GIS 2025 sarà dunque una vetrina tecnologica, ma anche una piattaforma di confronto e riflessione su temi chiave: sicurezza, sostenibilità, innovazione, valorizzazione del capitale umano. Un’opportunità insomma per condividere competenze, rafforzare sinergie e, soprattutto, alimentare quella cultura del lavoro in quota “consapevole e qualificato”.

Per leggere tutta la rassegna del nostro Speciale, con gli approfondimenti su espositori e prodotti cliccate qui

Venpa: dal 1981 una storia di successi

Un gruppo di persone che condivide un obiettivo comune può raggiungere l’impossibile. Come è successo a Venpa

Nata oltre 40 anni fa come azienda familiare veneta, oggi Venpa è uno dei principali player italiani nel settore del noleggio professionale, con una presenza capillare su tutto il territorio nazionale e una visione industriale orientata alla crescita strategica e alla specializzazione. Lungo il proprio percorso, Venpa ha saputo evolversi rispondendo alle sfide del mercato, investendo in innovazione, persone e competenze.

Con oltre 7.000 mezzi a noleggio, 70 sedi operative in tutta Italia e un team di oltre 500 collaboratori, il gruppo Venpa si conferma oggi come uno dei principali protagonisti del noleggio professionale in ambito cantieristico, industriale e infrastrutturale. La sua forza non risiede solo nella dimensione del parco mezzi, ma nella strategia industriale mirata che punta a crescere per acquisizioni, rafforzando la capillarità territoriale e sviluppando competenze verticali in segmenti chiave del mercato.

Una strategia industriale coerente e ambiziosa

Le acquisizioni di Locatop, Euronoleggi, Giuliano Group e le più recenti Bessega e Veneto Noleggi, si inseriscono in un disegno industriale chiaro: costruire un gruppo nazionale forte, specializzato e radicato, capace di offrire soluzioni tecniche su misura e servizi di prossimità. Venpa non mira solo alla crescita dimensionale, ma alla differenziazione di gamma, alla qualità del servizio e alla conoscenza capillare del territorio. Come sottolinea la Presidente Emanuela Pege, “è un investimento che guarda al futuro, con radici solide nel presente”. La strategia è quella di diventare un operatore “glocal”: specialista di prodotto, ma con una visione locale e una presenza diretta nei territori serviti.

Ogni investimento, ogni acquisizione, ogni nuovo partner, ogni nuovo collaboratore racconta una storia di fiducia e di visione condivisa ed è per Venpa un tassello fondamentale di un progetto ambizioso: costruire valore, fare cultura del noleggio, offrire un servizio su misura diventando punto di riferimento per cantieri, industrie e infrastrutture in tutta Italia.

Venpa è un gruppo che cresce, integra, valorizza. Un gruppo che guarda lontano, sempre partendo da vicino.

Per leggere l’articolo completo, con la timeline delle acquisizioni e le tappe del percorso di crescita aziendale,  cliccate qui

U.Emme: tutto più semplice con il QR Code

U.Emme semplifica l’accesso alle informazioni con il sistema QR Code.

L’innovazione e la digitalizzazione stanno progressivamente modificando il modo in cui le aziende gestiscono le proprie attrezzature ed U.Emme si inserisce in questa evoluzione con una novità concreta: l’introduzione di adesivi QR Code su tutte le sue attrezzature.

Grazie a questa soluzione, i professionisti del settore potranno accedere istantaneamente ai manuali di ogni attrezzatura semplicemente scansionando il QR Code presente sull’etichetta applicata.

Una modalità che elimina le lunghe ricerche tra documenti cartacei e garantisce un supporto immediato e sempre aggiornato.

Una volta inquadrato il QR Code con lo smartphone o il tablet, si verrà reindirizzati alla pagina web dedicata. A questo punto, inserendo il codice matricola del prodotto, sarà possibile visualizzare tutte le specifiche e la documentazione relativa all’attrezzatura di cui si è in possesso.

La nuova implementazione consentirà una consultazione rapida dei manuali, ridurrà i tempi di fermo macchina e offrirà istruzioni di utilizzo e manutenzione costantemente aggiornate.

Il QR Code semplifica il lavoro dei clienti U.Emme

In un’epoca in cui la rapidità e l’accessibilità delle informazioni sono fondamentali per ottimizzare le attività lavorative ed aumentare la produttività, U.Emme introduce una soluzione concreta per semplificare il lavoro quotidiano dei suoi clienti. L’adozione del sistema QR Code rappresenta un ulteriore passo verso una gestione più efficiente e moderna delle attrezzature, rafforzando la volontà dell’azienda di offrire strumenti all’avanguardia.

Inoltre, questo sistema consente di minimizzare errori, migliorare la sicurezza e garantire il massimo delle prestazioni, fornendo agli utenti tutto il supporto necessario direttamente da smartphone o tablet.

U.Emme continua a introdurre soluzioni pratiche ed efficienti!

Chi è U.Emme

U.Emme nasce alla fine degli anni settanta come azienda di carpenteria meccanica e raggiunge lo status di produttore specializzandosi nella costruzione di retroescavatori idraulici agricoli e retroescavatori industriali per il settore macchine movimento terra (mmt). La produzione si è arricchita, anno dopo anno, di nuovi performanti modelli di retroescavatori, nuove attrezzature si aggiungono ai vecchi prodotti sino ad arrivare ad una gamma completa di macchine ed accessori  che ci consentono oggi di poter far fronte ad ogni tipo di richiesta di un settore, come quello delle macchine movimento terra, altamente globalizzato e competitivo.

Proprio in questa gamma di prodotti che comprende, oltre ai retroescavatori agricoli e industriali, spazzatrici industrialibenne miscelatrici, trivelle, lame angledozer e lame da neve, grader ed altro ancora, è racchiuso il patrimonio di idee, esperienze e ricerche effettuate negli oltre venticinque anni di presenza sul mercato. Il distintivo di riconoscimento della U.Emme verte sulla qualità del prodotto, risultato dell’adozione di tecniche e processi produttivi di ultima generazione. Particolare importanza viene posta nella qualità dei materiali impiegati, nella precisione dell’assemblaggio, nella pulizia dei tagli, delle saldature e della verniciatura.

Attualmente l’azienda si propone con una divisione commerciale nazionale e una per l’estero. La distribuzione dei prodotti avviene attraverso una consistente rete di concessionari, distributori e importatori autorizzati in grado di garantire al meglio la fornitura di ricambi originali e l’assistenza tecnica post-vendita.

Epiroc HB 5800 in azione a Scholven

Da sinistra a destra: Torsten Treger, responsabile vendite regionali Nord, Epiroc; Björn Bassen, procuratore e direttore dei lavori, Regrata; Cedric Alexander Drewenstedt, operatore macchine edili, Regrata – durante la consegna ufficiale del martello HB 5800 da parte di Epiroc.

Regrata e Uniper avviano il progetto di smantellamento del blocco F della centrale elettrica di Scholven, con l’obiettivo di un futuro energetico sostenibile

Nel cuore della regione della Ruhr, prende forma un progetto strategico nell’ambito della transizione energetica tedesca: il blocco F della storica centrale a carbone di Scholven sarà completamente smantellato entro il 2026. La direzione dei lavori è affidata a Regrata Abbruch und Recycling GmbH & Co. KG, parte del gruppo Matthäi, su incarico di Uniper Kraftwerke GmbH. Il progetto è supportato da tecnologie all’avanguardia, tra cui il nuovo martello idraulico Epiroc HB 5800.

Scholven, centro energetico del futuro

La centrale di Scholven vanta una storia di oltre 100 anni. Costruita originariamente per alimentare la miniera locale, negli anni ’60 e ’70 si è trasformata in una delle centrali a carbone più potenti d’Europa, con una capacità installata di 2.126 MW. Il blocco F è entrato in funzione nel 1979 ed è stato disattivato nel 2014.

Lo smantellamento del blocco F rappresenta un passo decisivo verso la riconversione del sito. L’obiettivo è la costruzione di un nuovo impianto a turbine a gas e vapore (GuD), predisposto per l’utilizzo futuro di idrogeno (H2-ready). Questo sviluppo trasformerà Scholven in un centro tecnologico ed energetico orientato alla sostenibilità.

L’Epiroc HB 5800

I primi colpi del martello idraulico Epiroc HB 5800 sul sito della centrale elettrica di Scholven.

Per affrontare le complesse operazioni di smantellamento, Regrata impiega una gamma di macchinari specializzati. Tra questi, spicca il martello idraulico HB 5800 di Epiroc con un peso operativo di 5.800 kg, adatto a escavatori portanti tra 58 e 100 tonnellate. La sua elevata forza d’impatto consente la demolizione efficiente di strutture in cemento armato, un vantaggio cruciale per la dismissione di impianti industriali complessi.

L’impiego dell’Epiroc HB 5800 supporta Regrata nella realizzazione tecnica di questo progetto impegnativo. Unisce potenza e affidabilità – requisiti fondamentali per affrontare compiti di tale complessità. Per questo motivo, Regrata si affida da anni ai martelli idraulici Epiroc,” afferma Björn Bassen, procuratore e direttore dei lavori presso Regrata.

Complessità ingegneristica gestita con precisione

Il progetto prevede lo smantellamento completo delle strutture principali e ausiliarie del blocco F. Oltre al martello idraulico Epiroc, vengono impiegati escavatori a braccio lungo fino a 175 tonnellate, gru a traliccio su cingoli e potenti impianti di frantumazione e compattazione. La Thüringer Sprenggesellschaft, anch’essa parte del gruppo Matthäi, è coinvolta nelle operazioni di demolizione esplosiva di alcuni edifici del blocco F.

Nonostante le elevate esigenze tecniche e logistiche, il progetto procede secondo il piano stabilito. I lavori sono previsti da aprile 2024 a settembre 2026.

Verso un futuro a basse emissioni


Con lo smantellamento del blocco F si chiude un capitolo della storia industriale tedesca e se ne apre uno nuovo, orientato alla sostenibilità. Il nuovo impianto GuD segnerà il passaggio dalla produzione energetica fossile a quella rispettosa del clima. A lungo termine, è previsto il passaggio completo all’idrogeno. Il sito di Scholven contribuirà così in modo significativo alla sicurezza energetica sostenibile del Nord Reno-Westfalia.