Girosagoma

Il nuovo ViO57-6 di Yanmar

 

per webIl modello ViO57-6  sfrutta l’esperienza di Yanmar nella produzione di escavatori girosagoma. Fin dall’invenzione del concetto per il modello ViO nel 1995, Yanmar è rimasto leader nella progettazione degli escavatori più compatti. Il modello ViO57-6 è probabilmente l’escavatore più compatto della sua categoria, garantisce grandi prestazioni e grande flessibilità operativa in particolare negli ambienti urbani con spazi limitati.

Se la lunghezza del braccio rimane di 2.950 mm, la sua forma è radicalmente cambiata, migliorandone la forza di sollevamento (+ 10%) ed offrendo un raggio di rotazione veramente compatto. Il nuovo design del braccio riduce il suo peso di 40 kg ed aumenta la stabilità della macchina. La struttura del braccio è stata irrobustita per migliorarne la durabilità e la vita utile. Il modello ViO57-6 sfrutta una protezione unica e completa di tutti i martinetti del braccio di scavo e dell’avambraccio. Gli steli dei martinetti sono protetti da una piastra telescopica in acciaio elastico che garantisce protezione completa all’intero cilindro.

La struttura del sotto-carro a sezione scatolata a X fornisce un’eccellente rigidità torsionale. Il telaio è progettato per la massima durata. Tutti i componenti del sotto-carro sono stati aggiornati per aumentare la durata e la vita utile della macchina, riducendone i costi di utilizzo.

La riprogettazione del sotto-carro ha contribuito a migliorare la stabilità del ViO57-6 ed a ridurre la sua altezza massima a 2,54 m, facilitandone così il trasporto.

Più potente ed ecologico

testoIl modello ViO57-6 esprime una potenza operativa decisamente migliorata: l’utilizzo di un motore più potente, di una pompa con portata superiore del 14 % e di un distributore idraulico di nuova generazione, migliorano i tempi di ciclo di oltre il 10%.

Il nuovo motore 4TNV88 da 48,4 Hp è dotato di iniezione diretta a controllo elettronico. Prevede un turbocompressore che ne migliora la potenza, l’efficienza e la coppia. Questa scelta ha anche consentito di ridurre la sua velocità di rotazione di 200 giri/min. riducendone così anche la rumorosità.

In dotazione standard, il modello ViO57-6 prevede la possibilità di selezionare la modalità Eco che riduce la velocità del motore di 300 giri/min. consentendo il minimo consumo di carburante. Il dispositivo di decelerazione automatica, (altra dotazione standard), consente al motore di decelerare passando al minimo regime se l’operatore non tocca le leve dei comandi di scavo per 4 secondi. Così facendo, la rumorosità, le emissioni inquinanti ed il consumo di carburante risultano quindi ulteriormente limitate.

sinistraIl circuito idraulico del modello ViO57-6 prevede un circuito idraulico molto particolare dotato di tre pompe a pistoni assiali a portata variabile e di un distributore a sommatoria di portata. Le pompe si attivano automaticamente a seconda delle operazioni eseguite ottimizzando i flussi idraulici. Da un lato, la combinazione della portata delle pompe aumenta la velocità di lavoro, dall’altro, il sistema consente prestazioni regolari e simultanee di tutte le operazioni, anche durante la traslazione.

Le dotazioni standard del ViO57-6 includono allestimenti con due circuiti idraulici ausiliari. Entrambi sono azionati tramite comandi proporzionali posizionati sui joystick che regolano la portata e la direzione del flusso d’olio. Inoltre ogni circuito è dotato di un potenziometro facile da usare che regola la massima quantità d’olio utilizzabile in base alle caratteristiche degli accessori ad azionamento idraulico utilizzati.

Il modello ViO57-6 è dotato di un motore di trazione in grado di sviluppare una coppia di trazione superiore del 10%, migliorando gli spostamenti su terreni difficili e le operazioni di livellamento. Le dotazioni standard includono anche i nuovi motori di trazione “con cambio automatico a 2 marce” che variano automaticamente rapporto a seconda dello sforzo richiesto. All’operatore viene fornita automaticamente la soluzione migliore in termini di velocità o forza di spinta, rendendo l’operazione più facile e migliorando il comfort operativo.

 Ponendo l’operatore al centro delle iniziative di progettazione, Yanmar ha sviluppato il concetto di “Design Universale” incentrato sull’ergonomia. Unitamente a un maggiore spazio per le gambe, tale concetto consente di migliorare il comfort e la sicurezza dell’operatore.

2 Commenti

  1. Capisco che le descrizioni e le caratteristiche delle macchine analizzate siano “pubblicitarie”, quindi pagate e non neutrali, ma riguardo allo Yanmar Vio 57-6 del By redazionale di oggi, avrei degli appunti da fare..
    La stessa identica macchina ( anche se con il vecchio nome di Vio 55 (è stata presentata tre anni fà, come novità al CONEXPO’ di Las Vegas.
    Semi-girosagoma, Braccio monolitico tradizionale, cingoli tradizionali e non disassati.
    Io credo che sia giunto il tempo che le aziende smettano di prendere per il naso i clienti, spesso con innovazioni false o vere solo nelle parole.
    Il nuovo Vio 57 è una riedizione del vecchissimo seppur prestigioso Vi0 55.
    Evidentemente il precedente Vio 57 non è stato un successo, per usare un eufemismo, e Yanmar invece di ammetterlo, cioè di dire, cari clienti il tanto decantato nuovo braccio che si distigueva per.. bla, bla, bla… e i cingoli disassati che sono.. bla, bla, bla.. si rompeva il primo e non duravano i secondi… quindi è meglio tornare al passato.. Invece no, hanno “inventato” un nuovo modello, che di nuovo o meglio di veramente innovativo non ha nulla. La solita aria fritta e rifritta. Alla faccia di chi ci crede e soprattutto di chi paga.

    • Tavanti, le aziende NON ci pagano perché noi pubblichiamo i comunicati stampa e guai se fosse così perché loro ci farebbero una pessima figura e noi peggio, alla faccia della deontologia professionale che ha regole ben precise per i giornalisti, anche specializzati.
      Le sue osservazioni verranno girate a Saint Dizier perché ne facciano buon uso. Tenga presente che in ogni caso, anche un lieve lifting delle macchine autorizza l’utilizzo del termine “nuovo” e questo avviene in tutte le operazioni di marketing, non solo nel movimento terra. C’è poi (per tutti) un pudore nella comunicazione che fa sì che non si sbattano sulla faccia dei clienti i (possibili) insuccessi progettuali di una macchina, ma si cerchi di minimizzarli o di bypassarli con modifiche da lievi a imponenti. Ma questo è vero per tutti i costruttori, nessuno escluso.
      Badi bene che questo è un comunicato stampa, cioé emanazione dell’azienda, gratuito, che il cronista riporta pari pari, al limite facendo modifiche di tipo sintattico o grammaticale. Diverso è quando gli articoli li facciamo noi e li pubblichiamo sul cartaceo con ben altri approfondimenti. Sta alle persone preparate come lei capire quanto vi sia di vero e di millantato. Noi sul web non possiamo operare una censura ab origine, a meno che nei testi non vi siano gravi offese personali. Dobbiamo verificare le fonti, questo sì. Ma nel caso di Yanmar è più che attendibile, visto che il testo arriva proprio da loro. E non possiamo accusarli di non dire la verità. Se domani provassimo la macchina, potremmo dirla noi. Ma questa è un’altra storia.

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