Test

Tedesca fino in fondo

Apertura

di Costantino Radis

Compatta, idrostatica, razionale, confortevole, potente, accessibile, versatile. La Wacker Neuson WL57 è una pala gommata che proclama fino in fondo la sua profonda origine tedesca. La compattezza non rinuncia alle prestazioni. L’essenzialità non rinuncia al comfort e alla comodità. E l’idrostatico è un plus che non può mancare.

Che la Germania sia uno dei mercati prediletti per i costruttori di pale gommate compatte non è una novità.

I colleghi tedeschi non hanno mai fatto mistero per la loro predilezione verso le macchine movimento terra gommate con un mercato di riferimento sia per le pale che per gli escavatori. Di ogni categoria.

Una tradizione che ha radici profonde e che nel tempo ha visto costruttori come Hanomag e Zettelmeyer finire nell’orbita di grandi marchi globali con linee di prodotto che hanno basi solide in progetti già all’avanguardia parecchi decenni fa.

Alla base di tutto c’è una organizzazione metodica e industrializzata di tutte le attività produttive, fra cui anche le costruzioni e l’agricoltura, con una meccanizzazione da sempre molto spinta in cui le pale gommate compatte sono da sempre assolute protagoniste con allestimenti di ogni genere.

Fra i marchi leader di mercato vi è da sempre la Weidemann che – dopo essere entrata nell’orbita Wacker Neuson – ha iniziato a rivolgere la propria attenzione non solo al settore agricolo ma anche alle costruzioni.

Il risultato? Una gamma di nove pale gommate con pesi operativi da 2.000 kg a 5.760 kg, potenze comprese fra 18,5 kW e 74,5 kW e carichi di ribaltamento compresi fra 744 kg e 3.073 kg. Nove macchine specificamente sviluppate per le costruzioni in cui la disponibilità di coppia e la capacità di disimpegno sono le principali caratteristiche richieste dagli utilizzatori.

Abbiamo visto e testato il top di gamma WL57 in due momenti e contesti differenti: in scavo e spianamento presso lo stabilimento di Linz di Wacker Neuson. E in sgombero neve grazie alla disponibilità dell’Impresa Gamerro di Sauze di Cesana…appena sotto il colle del Séstrière.

E abbiamo scoperto una pala gommata tedesca fino in fondo.

Cabina. Semplice ma non spartana

DCIM100GOPROLa cabina della WL57 equipaggia i quattro modelli di punta della gamma Wacker Neuson. Si tratta quindi di un abitacolo espressamente progettato per distinguere queste macchine in un’ottica di alta gamma. I pregi principali sono la razionalità e la semplicità ma – alla luce di tutto questo – non vi è una rinuncia ai materiali di buona qualità e, soprattutto, a una dotazione completa mirata al comfort e alla guida in piena sicurezza. Le sospensioni sono espressamente concepite sia per smorzare in modo ottimale le classiche vibrazioni indotte dai movimenti della pala che per agevolare il ribaltamento integrale della cabina per la manutenzione straordinaria. Il sedile, il volante e la consolle laterale del manipolatore multifunzione sono regolabili in modo semplice e immediato fra di loro. Eccellente la visibilità a 360° grazie anche alla scelta – anteriormente – di avere un parabrezza che si allunga in modo da favorire la visione del braccio in posizione alzata. Le porte hanno il vetro completamente apribile a compasso e bloccabile a 180° permettendo di usare la pala in contatto diretto con l’esterno pur avendo la protezione inferiore delle porte chiuse. Il cruscotto di guida contiene tutte le indicazioni sui parametri di funzionamento e ha una strumentazione analogica chiara, razionale e ben visibile. Il manipolatore multifunzione servoassistito permette di comandare sia l’attrezzatura che la traslazione grazie a una impugnatura comoda e a materiali piacevoli al tatto che facilitano la presa e diminuiscono la stanchezza della mano. Di serie è presente anche la leva per l’azionamento di eventuali attrezzature idrauliche. L’attacco rapido è di serie. Nel complesso una cabina in cui la semplicità – al primo colpo d’occhio – fa passare in secondo piano la cura costruttiva, i materiali di qualità e le soluzioni ergonomiche perfettamente allineate alla migliore concorrenza del mercato. Con in più, rispetto ad altri costruttori, il doppio accesso al posto guida.

 

Motore, trasmissione e impianto idraulico

DCIM100GOPROLa Wacker Neuson WL57 nasconde sotto il cofano un esuberante motore Perkins 1104D-44T da 4.400 cm3, a 4 cilindri, che sviluppa una potenza di 74,5 kW @ 2.200 giri/min. Conforme alle normative vigenti in tema di emissioni antinquinanti, si tratta di una unità sovradimensionata per una macchina dal peso operativo di 5.760 kg con una benna standard da 0,95 m3. La traslazione dispone di 149 l/min alla ragguardevole pressione di 450 bar, mentre l’attrezzatura dispone di 99 l/min alla pressione di 210 bar, un valore comunque notevole per una pala gommata di questa categoria. Le pompe sono ovviamente a portata variabile e i distributori sono a centro aperto. Una scelta di affidabilità e semplicità che, però, non risente minimamente di perdite di carico vista la capacità dell’impianto idraulico pari a 100 l con un serbatoio di ben 80 l (ci sono escavatori della fascia 15 ton che hanno capacità inferiori con degli stress idraulici nettamente superiori). Una scelta che tende ad allungare la vita dei componenti idraulici e ad assicurare eccellenti prestazioni idrauliche senza decadimenti dovuti allo stress termico. Le velocità di traslazione si attestano su due gamme con l’immatricolazione per la circolazione stradale prevista di serie. L’architettura di motore e impianto idraulico, estremamente semplice ma esuberante, è funzione di prestazioni notevoli con la forza massima di sollevamento pari a 5.954 daN, la forza massima di trazione pari a 4.184 daN con carichi di ribaltamento con la benna che spaziano da 3.153 kg con lo sterzo alla massima articolazione di 40° fino ad arrivare a 3.663 kg a macchina in posizione rettilinea. Tanto di cappello a questa «piccola» che – sulla carta – dimostra di avere artigli ben affilati per affrontare situazioni ben più complicate di quanto sembri a prima vista.

Struttura e braccio

BOX_03_007La struttura di braccio e telaio segue perfettamente la filosofia di base che abbiamo riscontrato in cabina, motore e impianto idraulico. L’elevata altezza da terra, le sezioni impiegate per il telaio e la qualità complessiva delle saldature e degli assemblaggi sono indicative di una grande attenzione alla durata e alle prestazioni di cui è capace la WL57. Il semitelaio anteriore è poi un piccolo concentrato di ingegneria ed ergonomia in quanto, su una macchina così compatta, unisce perfettamente la necessaria robustezza con un disegno in cui la visibilità non è sacrificata sull’altare delle prestazioni. Questo grazie a un disegno razionale del castello su cui è incernierato il braccio che permette di vedere molto bene la zona di lavoro in qualsiasi posizione senza però appesantire inutilmente la struttura. L’utilizzo di molti pezzi in fusione o con sezioni generose garantisce una resistenza alle sollecitazioni impreviste: teniamo conto che la derivazione agricola di queste pale mette al sicuro da questo punto di vista. Le sollecitazioni che derivano da un impiego di questo tipo – per la natura dei materiali movimentati e per il tipo di lavori che si effettuano – è superiore rispetto a quanto si riscontra mediamente in macchine di pari caratteristiche utilizzate in edilizia. Non da ultimo anche le potenze installate sono mediamente inferiori a parità di peso operativo. Dentro a un quadro positivo di questo tipo occorre però fare molta attenzione allo snodo oscillante. Si tratta – a onor del vero – di una caratteristica che unisce tutte le pale di queste dimensioni qualsivoglia sia il costruttore. Se sui modelli più grandi si ha infatti lo snodo perfettamente rigido e l’oscillazione viene demandata all’assale posteriore, su queste pale – per ragioni di spazio – viene demandata a un elemento posizionato sull’articolazione. Alcuni costruttori utilizzano delle piccole ralle che – però – spesso hanno reazioni troppo dirette aumentando il rischio di ribaltamento in determinate condizioni. Wacker Neuson ha preferito invece adottare uno snodo oscillante composto da un cuscinetto sferico posizionato inferiormente e da una biella in fusione posizionata superiormente. L’azione della biella – pur senza limitare l’oscillazione (che è di 12° su entrambi i lati del perno di articolazione) e lo sterzo (che è di 40° su entrambi i lati della longitudinale) – compensa uno sbilanciamento improvviso grazie a una graduale azione data dai cuscinetti sferici e da elementi ammortizzanti in gomma. Pur non piacendo molto la soluzione dello snodo oscillante (si potrebbe trovare qualche cosa di più sicuro visto che in agricoltura esistono anche macchine con il braccio telescopico) la soluzione adottata dal costruttore austro-tedesco è un ottimo compromesso in merito a economicità, affidabilità, funzionalità e controllo della pala in condizioni limite.  

PREGI e DIFETTI

PREGI: costruzione semplice e robusta ma che guarda in alto cabina razionale ma ben concepita e realizzata motore e impianto idraulico esuberanti dotazione completa (attacco rapido e immatricolazione stradale) costruzione sovradimensionata

DIFETTI: lo snodo oscillante – anche se ben progettato – non è il massimo per la sicurezza  

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