Sostenibilità vò cercando

La parola sostenibilità è di moda e viene declinata dai costruttori in molti modi diversi, con un unico obiettivo: veicolare un concetto guardato con scetticismo da chi non lo ritiene fondamentale per il proprio business.

L’elettrificazione, l’automazione, i veicoli ibridi e a carburanti alternativi, sono il mantra di questi ultimi tempi, parole onnipresenti in tutte le conferenze stampa cui abbiamo partecipato.

Le emissioni zero, piaccia o no, sono un obiettivo cui tutti dobbiamo tendere se non vogliamo scomparire dal pianeta, alla faccia di chi oltreoceano, sostiene che l’ambiente sia solo una “fake news” messa in giro da un buontempone.

E alcune soluzioni in questo senso, sono già disponibili sul mercato, come l’autobetoniera Oxygène di Cifa, che funziona con un motore elettrico con batterie al litio ed è azionata da un motore Iveco alimentato con GNV “bio metano”.

Sempre Iveco ha presentato la nuova gamma Daily Blue Power ad emissioni ridotte, Michelin propone i suoi pneumatici Eco e i maggiori costruttori di macchine movimento terra offrono motorizzazioni alternative per ridurre emissioni e risparmiare carburante.

Gli stabilimenti più avanzati in cui queste macchine sono prodotte massimizzano l’efficienza energetica e sono eco-sostenibili, per evitare ogni tipo di spreco minimizzando l’impatto ambientale e favorendo così il riuso degli elementi di scarto.

Il fatto è che tutto questo non rappresenta un futuro utopico  senza alcun aggancio con la realtà e, soprattutto, senza alcun vantaggio per l’utilizzatore. I riscontri (pure economici) per chi sceglie le macchine che adottano le nuove tecnologie (che passano anche attraverso la digitalizzazione del prodotto e del processo), ci sono eccome. E saranno ancora più sostanziosi in un futuro non troppo lontano.

Intanto il Mise (Ministero della Sviluppo economico) ha introdotto con il Piano industria 4.0 agevolazioni fiscali come l’iperammortamento che, per macchinari che rispettano determinati requisiti, può essere del 250%: un risparmio tributario totale del 60% del valore di acquisizione del bene nuovo. La scadenza dell’iperammortamento è stata prorogata al 30 settembre 2018, a condizione che la conferma dell’ordine e il pagamento di un acconto del 20% avvengano entro il 31 dicembre 2017.

Certo, il futuro di cui parlano molti costruttori (quello dell’alimentazione a celle combustibili a idrogeno, per esempio) è ancora piuttosto lontano.

Ma conviene preparare la mente ad accettare nuove idee, nuove possibilità, nuove opportunità. Già ora. Per guidare con le proprie scelte il cambiamento e non subirlo.

Perché credere alla sostenibilità è avere, ben chiara, la visione del futuro.