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Sostenibilità. Solo una moda?

Canter E-Cell Costumer Test 2016Come mai solo ora è esploso il problema della sostenibilità, anche in cantiere? Si tratta infatti della parola più utilizzata negli ultimi mesi e molti indicatori fanno presagire che non si tratti solo di una moda “green”. Già alla fine del 2015 La Conferenza Internazionale sul clima Cop 21  di Parigi aveva lanciato l’allarme rosso e  in quella sede si era raggiunto un accordo per il taglio drastico delle emissioni  responsabili dell’effetto serra. Tra esse la famosa CO2 (anidride carbonica)  è la maggiore indagata.

Ma non si è parlato d’altro anche all’IAA di Hannover. Evidentemente il pianeta è un malato grave e forse abbiamo aspettato  troppo tempo per rendercene conto.  Del resto i numeri parlano chiaro: nella nostra terra il 54% della popolazione vive nei centri urbani e nel 2030 il totale degli abitanti toccherà 8,5 miliardi.

L’”era Euro 6”, iniziata negli anni ’90 e nella quale la priorità era ridurre la maggior parte degli inquinanti (dal particolato all’ossido di azoto) è quindi terminata e l’Unione Europea , insieme all’associazione dei costruttori ACEA, sta varando misure restrittive  (che entreranno in vigore nel 2020) che si concentrano invece sulla riduzione di CO2.

Ogni costruttore dovrà mettere un’etichetta ai motori prodotti e commercializzati e dichiarare quanti siano i grammi di CO2 emessi  per ton/Km . Tutto questo avverrà attraverso un modello di calcolo matematico  che consentirà di valutare la portata di queste emissioni in base alle caratteristiche del veicolo: cabina, tipo di carico, numero di assi e così via.

Tutti saranno coinvolti da questa rivoluzione, anche gli utilizzatori finali. E se è vero che un camion cava cantiere percorre in media 40.000 km/anno, molti meno di un veicolo a lunga percorrenza (120.000 km/anno), in cui ancora prevale la frazione chilometrica su strada rispetto all’off road, è altrettanto vero che chi ha bisogno di questi mezzi da utilizzare in Europa dovrà comprare solo quelli con motore etichettato dal costruttore come conforme (come peraltro già avviene in Giappone).

per-webConsiderato che un veicolo cava cantiere dura in media 10 anni, potrebbe essere conveniente per chi deve rinnovare il parco acquistare ora mezzi Euro 6, che sono ancora attuali e garanzia comunque di elevata produttività.

Con la consapevolezza però che tutti i mezzi che utilizzeremo in cantiere dovranno d’ora in poi rispettare determinati standard in materia di emissioni che non potranno più essere sottovalutati.

L’obiettivo è quello di evitare un innalzamento di temperatura superiore a  1,5 ° nei prossimi decenni. Adesso che sappiamo, siamo tutti responsabili. Anche in cantiere.

2 Commenti

  1. Buonasera Dr. Grancini, anche Volkswagen fantasticava sui minori consumi e sulle ridotte emissioni di CO2. Purtroppo è stata una colossale truffa mondiale ai danni dei clienti e dell’ambiente di tutti gli Stati dove sono state vendute le macchine tarocche.
    Non sò quanti miliardi di euro di danni VW sarà costretta a pagare.
    Certamente molti meno di quelli che criminalmente ne ha guadagnati.
    Le Case Costruttrici non hanno nessun interesse ad anticipare nel tempo sistemi che permettono un uso Green delle loro macchine. Quando ciò accadrà potrebbe essere tardi. Ma nel frattempo i danni ai consumatori e all’ambiente di scelte spesso dettate solo dal businnes a tutti i costi chi li paga?

    • Mi aspettavo puntuale questa riflessione, caro Tavanti. Se stesse per gli utilizzatori finali, che guardano solo al costo del veicolo, tutti viaggerebbero in Europa con motori Euro 0.
      Questa è, purtroppo, una grande verità, alla faccia dell’ambiente e dei comportamenti virtuosi.

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