Polivalenti

SMART MACHINE

Apertura

di Marzia Rubinetti

Il nuovo Mecalac 12MTX è l’ulteriore miglioramento di un progetto nato nel 1974. Ancora oggi innovativo e unico nel suo genere, ha ulteriormente rafforzato il concetto di escavatore gommato multifunzione, di sicurezza e di facilità di utilizzo. Una vera e propria smart-machine

Se Mecalac ha inventato un escavatore gommato che si discosta completamente da tutto quanto esistente sul mercato, bisogna darle il merito di non sedersi sugli allori e non accontentarsi mai di quanto realizzato fino ad ora.

Ricerca e sviluppo sono i due elementi chiave su cui si fonda la filosofia del costruttore savoiardo. E non stupisce vedere, ancora una volta, l’ennesima evoluzione di un concetto che ha portato nei cantieri un diverso modo di affrontare il lavoro.

Maggiore sicurezza, prestazioni aumentate, superiori geometrie di lavoro, una guida intuitiva e semplificata che declina su gomma i concetti dei cingolati MCR, un design più accattivante che aumenta la visibilità e migliora l’accessibilità per la manutenzione.

Con la nuova 12MTX i progettisti Mecalac hanno letteralmente divulgato una macchina che ha fatto la storia del marchio e che ora è alla portata di qualsiasi operatore.

Una smart-machine che offre tanto e lo fa in modo semplice e intuitivo.

POSTO GUIDA: ERGONOMIA DI ALTO PROFILO

DCIM100GOPROLa vera rivoluzione della 12 MTX è il posto guida. Stiamo parlando di ergonomia di alto profilo grazie a un profondo studio non solo della posizione dei comandi e dell’accesso a bordo ma, soprattutto, della logica di funzionamento della macchina. Tutto è stato realmente progettato attorno all’operatore e al suo modo di pensare. Non un operatore Mecalac, abituato ad usare gli escavatori gommati articolati del marchio francese, ma di un qualsiasi escavatore. La logica dei comandi è ora del tutto simile a quella della serie MCR dove, grazie a un selettore circolare semplice e intuitivo, aiutato da un’icona di immediata comprensione, è possibile scegliere all’istante la modalità di azionamento: trasferimento, pala, escavatore o parcheggio. In questo modo i comandi si impostano automaticamente senza che l’operatore debba intervenire. L’utilizzo è intuitivo, sicuro e molto rapido potendo anche passare da una modalità all’altra in modo immediato.

DCIM100GOPROL’accesso a bordo, tallone d’Achille della serie precedente, non presenta più problemi: una scaletta ad azionamento idraulico, ampia e con gradini ben spaziati, si sposta automaticamente ogni volta che si attivano e disattivano i comandi. Quando si lavora si ritrae in posizione protetta, quando si sale o scende si colloca sotto la porta di accesso. Il piantone dello sterzo ha una sezione molto piccola e si reclina in modo da non costituire ostacolo alla visuale. Tutti i comandi sono ora raggruppati sulla sinistra con un comodo selettore multiplo a roto/pressione. La routine del monitor multifunzione è comoda e intuitiva. I materiali degli interni sono di qualità molto buona e lo spazio è stato gestito in modo ottimale riuscendo a unire la presenza dei necessari vani portaoggetti alle vetrate molto ampie (5,70 m2). L’impianto di climatizzazione si è dimostrato pienamente all’altezza del compito. L’ottimo livello generale è, ormai, un must in casa Mecalac con materiali di buona qualità e una cura dei particolari che non lascia spazio all’improvvisazione.

 

MOTORE E IDRAULICA

BOX_02_001Il motore è un 4 cilindri Deutz da 3.621 cm3, raffreddato ad acqua, conforme allo Stage IIIb con valvola EGR e DOC (Diesel Oxydation Catalyst). Sviluppa una potenza di 80 kW (109 CV) @ 2.200 giri/min e ha una coppia di 430 Nm @ 1.600 giri/min. Si tratta di un’unità che consolida ulteriormente il legame fra Deutz e Mecalac e che ben si adatta a una macchina compatta come la nuova 12 MTX. I progettisti francesi hanno completamente rivisto tutta la carrozzeria e hanno già lavorato sulle prossime implementazioni motoristiche prevedendo tutto lo spazio necessario per contenere i prossimi apparecchi antinquinamento. DestraL’impianto idraulico è stato calibrato sulle esigenze di una macchina multifunzione sviluppando un consolidato schema che vede traslazione, braccio/rotazione e attrezzature supplementari completamente svincolati fra loro. La traslazione ha un circuito a centro chiuso Senso Drive con 182 l/min a disposizione per 430 bar di pressione massima. Il tiro alla barra è di 5.800 daN. Braccio e rotazione sono comandati da un impianto load-sensing flow-sharing da 165 l/min per 310 bar di pressione. La torretta dispone di una coppia di rotazione di 2.210 daNm per una pressione di esercizio di 230 bar. Le attrezzature idrauliche dispongono da 35 a 140 l/min con pressioni che spaziano da 100 a 310 bar. Un sistema generale performante ed equilibrato che dispone, nella complessità, di ben 487 l/min…al pari di un escavatore cingolato della classe 20 ton.

 

STRUTTURA: IL CONCETTO E’ LO STESSO, TUTTO IL RESTO NO!

BOX_03_001Il concetto dell’escavatore gommato articolato è rimasto ovviamente lo stesso. Non si può dire per la struttura che è stata completamente rivista in funzione delle prestazioni più elevate, del nuovo motore e di superiori capacità operative. La geometria del braccio, infatti, è stata cambiata e ottimizzata aumentando l’escursione complessiva e la capacità di operare più vicino all’escavatore senza sacrificare nulla alle prestazioni. Si tratta di una scelta che valorizza ancora di più la soluzione che ha reso Mecalac famosa nel mondo e che permette alla 12 MTX di lavorare in spazi ancora più ristretti. Il telaio è stato rivisto in funzione delle aumentate prestazioni lavorando con un occhio in avanti e lasciando gli spazi necessari per le future motorizzazioni, compresi filtri e apparecchi per abbattere gli agenti inquinanti. SinistraNonostante questo la visibilità è stata migliorata diminuendo il volume dei cofani grazie a una ottimizzazione complessiva che trova ben pochi riscontri nella concorrenza. L’oscillazione fra gli assali, come da tradizione Mecalac, è bloccabile in modo da operare in sicurezza su terreni sconnessi. La scaletta per salire a bordo è una vera chicca. Trova posto a ridosso del telaio, in posizione protetta, quando si lavora. Non appena ci si ferma e si alza il manipolatore di destra per poter scendere un cilindro idraulico la colloca in corrispondenza della porta di accesso. È stato quindi brillantemente risolto un problema che avevamo già segnalato in passato in occasione di un test sulla più piccola 10 MSX. Una verve progettuale che consolida il bagaglio tecnico di cui Mecalac, da sempre, si fa portatrice.

 

 

IN CAMPO SENZA MAI RINUNCIARE ALLA PERFORMANCE

BOX_04_002La 12 MTX incarna tutto il DNA Mecalac con, in più, una semplicità di guida che la porta verso qualsiasi operatore. Dopo un breve training, assolutamente necessario su qualsiasi macchina prima di iniziare a operare, ci è subito chiaro come l’uso intuitivo che caratterizza i modelli cingolati MCR sia stato trasferito anche ai gommati articolati che hanno reso famoso il costruttore di Annecy-le-Vieux. Una volta trovata la migliore posizione di guida, grazie alle regolazioni reciproche fra sedile, manipolatori e piantone di sterzo, spostiamo il selettore da Parcheggio a Pala e iniziamo a lavorare. L’idraulica raffinata, con logica Load Sensing Flow Sharing, si fa apprezzare per la sua fluidità e la sua docilità. Non ci sono vuoti e anche i movimenti più particolari, azionando la rotazione della torretta insieme a traslazione e braccio, non costituiscono difficoltà. Piace la progressione di azionamento che permette di avere sempre sotto controllo ogni situazione. SinistraTeniamo presente che la 12 MTX si candida, in primo luogo, come macchina per lavori stradali, di urbanizzazione e, più in generale, di cantieristica complessa. È un escavatore che per le sue caratteristiche si deve muovere in spazi ristretti e operare in mezzo a ostacoli e imprevisti di ogni genere. Da questo punto di vista non solo l’idraulica ma anche la conformazione generale, con una visibilità a livelli di eccellenza, costituisce un valore aggiunto notevole che facilita la guida e aumenta la sicurezza. DestraQuest’ultimo è un elemento su cui Mecalac ha molto investito e che è il vero fiore all’occhiello di questa macchina. Infatti, se da un lato l’utilizzo in configurazione standard, grazie al selettore multifunzione, risulta semplice e immediato, è possibile però personalizzare moltissimi parametri di funzionamento in modo da andare incontro alle esigenze di ogni operatore. Soprattutto di coloro che usano le Mecalac da molti anni e che potranno trovare nel nuovo modello la summa di ogni esperienza passata del costruttore. L’escursione del nuovo braccio, solo all’apparenza identico al precedente, permette di lavorare trasversalmente al carro con una visibilità superiore rispetto al passato e consentendo manovre molto più vicine al telaio. Una scelta che valorizza ancora di più la compattezza di queste macchine. Per contro l’angolo di apertura è stato aumentato e lo sbraccio della 12 MTX è aumentato rispetto al passato. Tutta la macchina ha usufruito di una lunga lista di evidenti migliorie che, alla prova dei fatti, sono determinanti per una produttività ancora più elevata rispetto al passato. Le performance sono all’altezza delle aspettative con pendenze superabili, forze di strappo e capacità operative che in pochi si immaginerebbero in una macchina così compatta e così particolare. Occorre solo un po’ di abitudine al telaio articolato con la cabina sul semitelaio anteriore quando si usa in modalità pala. Una questione di qualche ora di lavoro e il gioco è fatto grazie alla semplicità di utilizzo che avvicina la 12 MTX a qualsiasi operatore e abbatte lo scoglio psicologico dell’escavatore articolato. Una smart-machine alla portata di tutti e con potenzialità tutte da esprimere.

 

LA PAGELLA

CI È PIACIUTO – ERGONOMIA DI ALTO PROFILO – GUIDA SEMPLICE E SICURA – IDRAULICA RAFFINATA E PRESTAZIONALE – POSSIBILITÀ DI PERSONALIZZAZIONE DEI COMANDI

CI È PIACIUTO MENO – MOTORIZZAZIONE CHE NEI FUTURI STEP SI COMPLICHERÀ UN PO’