Impianti per conglomerati bituminosi

Nuovo mescolatore da Marini

per webIn Europa, una delle modalità di utilizzo del RAP (fresato) più frequenti è quella che prevede l’inserimento del materiale fresato all’interno del mescolatore; quando le percentuali di materiale fresato iniziano ad essere importanti, si è obbligati ad allungare il ciclo di mescolazione in quanto il RAP deve poter essere riscaldato dagli aggregati surriscaldati, prima dell’iniezione del nuovo bitume e richiede inoltre un tempo maggiore per permettere una perfetta miscelazione dei differenti componenti.

Fino a pochi anni fa, il materiale fresato veniva introdotto nel mescolatore a contatto con gli aggregati surriscaldati e il nuovo bitume era inserito quando la temperatura non era ancora omogenea. Si riscontravano così 2 grossi problemi: creazione di fumi con elevate emissioni di VOC e soprattutto danneggiamento della qualità del nuovo bitume che si ossidava. In definitiva, si dava un peso maggiore al mantenimento delle massime produzioni dell’impianto a scapito della qualità del prodotto finito e del rispetto dell’ambiente.

Oggi, con il mescolatore Marini, possono essere usati sia gli aggregati sovrariscaldati che il RAP, vi è sufficiente tempo per evacuare i vapori (es. tutta l’acqua contenuta nel RAP freddo) e si ha inoltre la possibilità di iniettare il nuovo bitume nel preciso momento in cui i due componenti raggiungono la stessa temperatura.

mixerIn questo modo, non vengono create emissioni, viene mantenuta la corretta qualità del prodotto finito ed è possibile garantire al cliente il mantenimento delle produzioni massime dell’impianto nelle varie condizioni di funzionamento.

Un esempio per far meglio capire l’importanza del mescolatore maggiorato inserito su un Top Tower 4000: con un ciclo standard di 45 sec., possiamo raggiungere la produzione di 320 t/h ma, se per esigenze di produzione è necessario incrementare il tempo di mescolazione di 20 sec., la produzione dell’impianto è limitata a 222 t/h. Utilizzando un mescolatore da 6 ton, è possibile mantenere la produzione massima con 20 sec. in più di miscelazione: in questo modo si è ottenuta la massima flessibilità garantendo la qualità finale del prodotto finito nelle più svariate condizioni operative

Al contempo, un impianto dotato di un mescolatore sovradimensionato, può gestire nel modo migliore anche la produzione di altri prodotti sempre più utilizzati nei mercati europei che prevedono l’utilizzo di additivi liquidi, solidi, fibre… senza contare il vantaggio di poter garantire, quando necessario, delle produzioni istantanee molto superiori a quelle tradizionali

Sono tempi difficili per gli imprenditori, ma possiamo dire che l’obiettivo fissato con la progettazione del mescolatore maggiorato, che può essere anche installato su impianti esistenti, cioè garantire minor costi, minor consumi e manutenzione facilitata, è stato raggiunto.

Non dimentichiamo inoltre che il mescolatore consente l’utilizzo di RAP freddo, bitume schiumato e tutte le soluzioni di riciclaggio.