Dal Piazzale

Noblesse Oblige

di Costantino Radis

Il New Holland Construction E140CSR è il perfezionamento di un progetto fra i più evoluti del mercato. Sistema iNDr, motore Stage IIIB (Tier IV i), ingombro posteriore ridotto, idraulica evoluta, nuova cabina EVO, bracci mono, triplice e offset. Una tradizione di alto livello che non accenna a interrompersi

Quando a inizio 2010 svolgemmo il test del New Holland Construction E135B fu subito evidente di trovarsi di fronte a uno dei migliori escavatori Short Radius della sua categoria.

A poco più di tre anni di distanza ci troviamo di fronte il suo successore E140CSR.

Molte cose sono cambiate e molte cose cambieranno ancora ma una cosa è sicura: quando un progetto ha un valore aggiunto molto alto, è quasi impossibile migliorarlo ma molto facile peggiorarlo.

Con il nuovo modello è successo esattamente il contrario: una cabina nuova e di alto livello, un nuovo motore conforme allo Stage IIIB (Tier IV i) e ancora più efficiente, una torretta dal progetto geniale (e brevettato!) che coniuga ingombri contenuti con silenziosità e stabilità molto elevata (tre qualità difficili da mettere d’accordo) grazie al sistema per il raffreddamento del motore  iNDr Integrated Noise & Dust Reduction cooling system. Senza contare la gamma di bracci a disposizione – che vede il classico mono affiancato dall’immancabile triplice (che piace anche ai giapponesi) e dall’off-set…ovviamente di varie misure – e una gestione idraulica alla pari dei modelli construction del costruttore di Torino.

Un escavatore che si posiziona saldamente fra i migliori del mercato portando sugli scudi la qualità di un progetto eccellente e una collaborazione con Kobelco che continua ancora nei suoi elementi più importanti.

Non c’è che dire…noblesse oblige!

 

Cabina: più corta ma non rinuncia a niente

Perché rinunciare al comfort e allo spazio anche se siamo su uno short-radius? E infatti non si rinuncia a niente. Solo leggermente più corta (questione di pochi centimetri) ma intatta nella sostanza, la cabina dell’E140CSR è la stessa EVO che usano anche i modelli più grandi. Conforme agli standard ISO 12177-2 (ROPS) e ISO 10262 (FOPS), è oggi una delle migliori cabine sul mercato e accomuna questo modello della classe 15 ton con tutti i modelli New Holland Construction  fino al top di gamma E485C. Nessun complesso di inferiorità, dunque, ma un escavatore che ha oggi pochi confronti con macchine della stessa classe. Quasi tutti i concorrenti, infatti, hanno cabine specifiche semplificate nella sostanza e nelle dotazioni.

Tutti i parametri di funzionamento sono controllabili con il nuovo monitor elettronico a colori multifunzione che incorpora anche la visione della telecamera posteriore (di serie) e i tasti per le modalità di lavoro e velocità di traslazione. Peccato che non ci sia una rotella a pressione per il comando rapido senza doversi staccare dallo schienale.

Tutti gli altri comandi sono collocati a lato della consolle di destra per la massima chiarezza e semplicità: accensione, potenziometro, luci di lavoro, sicurezze per il sollevamento. La radio con ingresso MP3 (i due altoparlanti sono in alto dietro al sedile) è posizionata sotto il bracciolo destro. Il sedile, sospeso, costituisce un blocco unico con le due consolle ma ogni elemento è regolabile indipendentemente: è così possibile trovare la migliore posizione rispetto ai pedali e fra sedile e manipolatori.

Questi ultimi hanno i cursori proporzionali per il comando delle attrezzature correttamente impostati con il movimento ergonomico destra/sinistra. A corredo ci sono anche i tasti per il comando delle linee idrauliche supplementari a rimarcare una filosofia di New Holland  Construction che vuole tutti i comandi supplementari sui manipolatori: solo la versione con braccio offset – per ovvie esigenze di comando dello stesso – ha l’azionamento del martello a pedale.

Le bocchette della climatizzazione sono posizionate in modo da avere flussi d’aria uniformi e dietro al sedile c’è un vano per posizionare comodamente una borsa frigo.

Superiormente la visibilità è assicurata da un tettuccio apribile trasparente, oscurabile e ovviamente protetto dagli oggetti in eventuale caduta. Il colore grigio chiaro scelto per gli interni, così come la qualità delle plastiche, sono gradevoli e indovinati.

In questa classe di macchine è oggi una cabina fra le più riuscite del mercato e rappresenta un buon valore aggiunto di questo escavatore.

Motori e impianto idraulico

Squadra che vince non si cambia. La motorizzazione rimane Mitsubishi con il quattro cilindri D04EG-TAA da 3,3 litri, a iniezione diretta Common Rail a controllo elettronico. La potenza sviluppata è pari a 74 kW per una coppia massima di 372 Nm @ 1.600 rpm. L’unità è conforme alle normative Stage IIIB (Tier IVi) grazie all’utilizzo dell’EGR accoppiato con un DPF e con un sistema Diesel Oxidation Catalyst. Con queste cilindrate non ci sono particolari problemi di manutenzione e affidabilità ma forse un motore con solo SCR poteva essere una buona alternativa.

Rispetto alla precedente versione Stage IIIA assicura un risparmio di carburante pari al 12%.

Si tratta di una unità già silenziosa in origine che, grazie alla torretta iNDr, passa quasi inosservato. La pressione acustica esterna è infatti pari a 95 dB(A), uno fra i valori più bassi in assoluto nel panorama del movimento terra.

L’idraulica migliora ulteriormente quanto già visto nel predecessore E135BSR e che accomuna l’ultimo nato con i modelli superiori. Il sistema Hydrotronic Active Operation Aid tiene sotto controllo tutti i parametri di motore e idraulica in base alle manovre effettuate dall’escavatore e ottimizza pressioni e portate sulla base delle effettive esigenze di lavoro.

Il processore Advanced Electronic Processor è stato sviluppato con l’aggiunta della modalità di lavoro ECO in aggiunta alle due precedenti HEAVY-DUTY e STANDARD consentendo un ulteriore riduzione del consumo di carburante nelle normali applicazioni di lavoro. Tenendo conto della maggiore economicità del nuovo propulsore e della ottimizzazione idraulica della modalità ECO si ha una produttività in l/mc superiore del 19% rispetto al New Holland E135BSR.

L’altra chicca è rappresentata dalla possibilità di memorizzare 20 attrezzature idrauliche: 10 a singolo effetto e 10 a doppio effetto. Un unicum per la categoria di appartenenza e che si rivela fondamentale proprio per il tipo di impiego estremamente variegato a cui è destinata una macchina di questo tipo. Tenendo conto che in nord Europa è lo standard avere un equipaggiamento con Tilt-Rotator più varie attrezzature a corredo per svolgere i compiti più disparati, si capisce come questa funzione acquisti qui più importanza addirittura che non in modelli di categoria superiore che, di solito, sono indirizzati verso impieghi più specialistici con l’uso di due/tre attrezzature al massimo (di solito un martello, una pinza e un frantumatore).

L’impianto fornisce infatti ben 2 x 130 l/min con pressioni di lavoro di 34.3 MPa che diventano 37.8 MPa con la funzione Power-Boost.

 

 

Carro, braccio e torretta

Il sistema brevettato iNDr continua con successo la sua presenza non solo sull’E140CSR e sul derivato E160C Blade Runner ma anche sui più grandi E235CSR ed E260CSR.

L’integrated Noise & Dust reduction System (iNDr) parte da una concezione diversa dei flussi di aria per il raffreddamento del motore in cui sia l’entrata che l’uscita sono posizionate verso l’alto. Il primo elemento è che la pressione sonora si disperde verso l’alto diminuendo drasticamente il proprio valore. Per poter convogliare i flussi di aria in entrata e uscita si è concepita una torretta completamente diversa in cui tutta la struttura è un blocco compatto rigido in fusione unica che elimina sul nascere una grandissima parte delle vibrazioni trasmesse dagli organi meccanici contribuendo ulteriormente alla riduzione del rumore. Oltre a questo si ha una maggiore stabilità in fase di lavoro grazie al baricentro eccellente e al grande peso concentrato al posteriore. Per quanto riguarda il carro e i bracci si continua la tradizione New Holland  Construction senza venire meno a una giusta reputazione che queste macchine si sono guadagnate nel tempo: saldature ben realizzate, una progettazione attenta e scrupolosa, irrobustimenti sugli avambracci nelle parti più esposte.

Il carro HD è disponibile sia in versione standard LC che in versione forestale più corta di 5 cm. Le catenarie sono di tipo rinforzato con boccole a tenuta per aumentare silenziosità e durata nel tempo. La disponibilità di bracci va a coprire le esigenze più disparate con la versione monoblocco da 4.70 m e avambracci da 2.09, 2.38 e 2.84 m. La versione triplice snodo, nata proprio a Torino negli anni ‘60 e ora diffusa in tutto il mondo, dispone dei due avambracci più corti, mentre la versione offset (tipicamente giapponese) ha avambracci da 2.20 e 2.50 m. La lama anteriore è di serie su tutte le versioni.

La sigla E140CSR in realtà sta un po’ stretta a questo modello perché il peso operativo standard della versione triplice articolazione con pattini da 500 mm (la più diffusa nel nostro mercato) è di 15.000 kg e parte dai 14.200 kg della versione mono per arrivare fino ai 16.600 kg della mono in versione forestale con pattini da 900 mm (tipicamente nord europea).

 

La pagella

PREGI

• progetto valido e al di sopra della media con sistema iNDr di valore assoluto

• macchina con prestazioni elevate per la categoria

• elevato numero di allestimenti e versioni

• ottima gestione idraulica con 20 attrezzature memorizzabili

 

DIFETTI

• meglio sarebbe stato un più semplice SCR  per il motore Stage IIIB (Tier IV i), invece della combinazione CEGR+PDF e DOC

• sarebbe stata eccellente la presenza di una manopola a roto pressione per comandare il monitor elettronico

    Richiedi maggiori informazioni










    Nome*

    Cognome*

    Azienda

    E-mail*

    Provincia

    Telefono

    Oggetto

    Messaggio

    Ho letto e accetto l'informativa sulla privacy*