Bufale e dintorni

Le macchine della verità (e la verità dei giornalisti)

aperturaBufale via web, inesattezze, approssimazioni di ogni tipo, linguaggio veemente e sopra le righe….di questi tempi l’informazione (?) che corre on line non gode di molto credito presso le persone culturalmente preparate o, semplicemente, di buon senso.

Il problema è che sul web può scrivere chiunque anche senza conoscere le regole che presiedono a una corretta informazione, perché non c’è alcun tipo di controllo. Sulla carta stampata questo è ovviamente più difficile che avvenga perché gli articoli sono affidati di norma a professionisti che sanno, per esempio, che una notizia prima di essere pubblicata richiede la verifica delle”fonti”, che occorre rispettare la verità storica, che se si riporta il pensiero di qualcuno occorre usare le virgolette, che le immagini dei minori possono essere pubblicate solo a determinate condizioni…e se queste regole non sono rispettate, scattano via via il dovere di rettifica, la denuncia, la cancellazione dall’Albo….

per-webSul web tutti si improvvisano giornalisti. Anche se non lo sono. E pubblicano, per esempio, cose che mai andrebbero messe on line, come le foto dei propri figli, con una sfilza di punti esclamativi, come se questi segni di interpunzione legittimassero la loro autorevolezza.

Chi parla di macchine – e lo fa da professionista ovviamente- non è immune da questi rischi. Che, anzi, si fanno a volte più insidiosi perché oltre a saper scrivere, conoscere il mercato, conoscere le regole dell’informazione, essere aggiornato, avere competenze tecniche, sapere di distribuzione, noleggio, usato, politiche commerciali, chi trasmette le notizie deve anticipare le tendenze, possedere capacità critiche (non è possibile che tutti i costruttori facciano macchine perfette che vengono descritte sempre con termini entusiastici, che tutti i distributori e noleggiatori siano bravissimi, che tutte le fiere siano bellissime….), e trasferire tutto questo ai lettori.

Le macchine sono macchine, e di qui non si scappa. La “verità” su di esse è indubbiamente più facile da raggiungere che non quella sugli uomini e l’universo. La competenza e il mestiere, come la classe, non sono acqua. E’ questo che fa la differenza. E forse chi ci segue sul web ha cominciato a capirlo.