Al lavoro

Zaxis 350LCN – 6: la potenza del Sol Levante

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E’ all’opera presso uno di lotti della nuova Pedemontana Veneta un escavatore cingolato Hitachi Zaxis 350LCN – 6. Due anni di lavoro, cinque chilometri di tracciato in trincea, oltre un milione di metri cubi di sbancamenti i numeri della tratta affidata all’impresa F.S.A., che per l’occasione ha fatto ricorso alla proverbiale produttività e affidabilità del costruttore nipponico.

La Nuova Pedemontana Veneta, è un asse viario di circa 95 km destinato a collegare l’area vicentina e quella trevigiana bypassando l’attuale percorso, ormai da anni congestionato da un intenso traffico automobilistico e commerciale. Ed è proprio questo il teatro in cui abbiamo visto all’opera un mezzo degno della levatura e delle proporzioni di questo importante intervento: un escavatore cingolato Hitachi Zaxis 350 LCN  (distribuito da Scai) che la F.S.A. di Roma, impresa affidataria di uno dei più importanti lotti del tracciato, sta attualmente utilizzando per i movimenti terra propedeutici alla realizzazione di tracciato, opere d’arte e sistemazioni accessorie. Ed è proprio in corrispondenza del territorio del Comune di Volpago del Montello, che abbiamo visto all’opera lo Zaxis 350 LCN.

La macchina

testoCaratterizzato da un peso operativo di 36 tonnellate e un motore in grado di erogare una potenza massima di 210 kW, lo Zaxis 350LCN – 6 è frutto della più recente tecnologia appositamente sviluppata da Hitachi per la propria gamma di escavatori medi.

Come tradizione del marchio nipponico, centro del progetto di questa macchina è la massima affidabilità, obiettivo perseguito in questo caso non solamente attraverso la tradizionale robustezza costruttiva Hitachi ma anche tramite una serie di accorgimenti volti ad eliminare ogni fonte di possibili problematiche. Fra questi spiccano, ad esempio, l’adozione di un filtro carburante con innesto a vite, soluzione che oltre a facilitarne la sostituzione impedisce l’ingresso di polvere nel circuito durante la manutenzione ordinaria; l’implementazione di un tubo flessibile di gomma dotato di flangia incorporato nel sistema dei tubi rigidi idraulici di ritorno al serbatoio, finalizzato a ridurre il rischio di perdite d’olio; la riconfigurazione dei rulli di appoggio dei cingoli per facilitare il distacco dei residui fangosi, in modo da impedire l’ostruzione della parte interna ed evitare eventuali danni alla colonna rotante e alle tubazioni; o ancora, la ricollocazione del vaso di espansione sopra al sistema di raffreddamento del motore, in modo da rendere più efficiente l’estrazione dell’aria ed evitare surriscaldamenti.

centroMaggiore affidabilità significa naturalmente anche maggiore durata nel tempo, cui contribuiscono soluzioni come il rinforzo delle connessioni all’estremità e alla base del braccio di sollevamento tramite boccole HN, e l’adozione di piastre antiusura in resina; sulla macchina si fanno notare anche le protezioni cingoli maggiorate, che concorrono a prevenire il rischio di danni alla cingolatura, le cofanature della passerella rinforzate e lo spessore del coperchio del motore di traslazione passato dai 4,5 mm del modello precedente agli 8 mm del 350LCN – 6. La stessa filosofia di sovradimensionamento ha coinvolto anche una serie di componenti, fra cui la pompa elettrica gasolio ad alta capacità e dotata di prefiltro con separatore d’acqua e valvola a resistenza per carburante a freddo in modo da proteggere il motore dalla presenza di acqua.

altraEssendo la versatilità una delle caratteristiche d’elezione richieste a un escavatore di taglia media, i progettisti Hitachi hanno lavorato per migliorare le già notevoli doti della serie Zaxis. Della macchina abbiamo in particolare apprezzato la funzione Power Boost, in grado di aumentare la capacità di scavo e la potenza di sollevamento fino al 10% rispetto alla serie precedente, l’implementazione di due sezioni aggiuntive nel distributore idraulico per ottimizzare la portata dell’olio in caso di installazione di accessori o del braccio triplice, e l’aggiunta al sistema di aggancio accessori delle modalità di inclinazione e di installazione benna mordente che, insieme ad altre nove ulteriori funzioni, possono essere registrate sul monitor di cabina per una più facile installazione delle attrezzature.

Una nota di merito va assegnata anche al propulsore, un Isuzu sei cilindri da 7,8 litri con turbocompressore a geometria variabile, circuito di raffreddamento dell’EGR per la riduzione dei livelli di ossido di azoto e altre sostanze inquinanti e sistema di riduzione selettiva catalitica SCR con urea che consente al motore di soddisfare gli standard Stage IV in materia di emissioni.

sinistraLa sezione più impressionante della macchina tuttavia, secondo tradizione Hitachi, è l’idraulica, forte di tre pompe principali a pistoni assiali a portata variabile (di cui due da 288 litri/minuto e una da 260 litri/minuto) supportate da un’ulteriore pompa a ingranaggi per il circuito di pilotaggio da 36,4 litri/minuto, artefici insieme alla particolare architettura circuitale adottata delle notevoli prestazioni velocistiche del 350 LCN – 6. L’olio idraulico raggiunge separatamente il cilindro della benna, il cilindro del braccio di penetrazione e il cilindro del braccio di sollevamento, ognuno dei quali è pilotato da una singola pompa per garantire movimenti più rapidi; la tecnologia TRIAS II messa a punto da Hitachi, inoltre, grazie al controllo combinato della pompa e della elettrovalvola permette l’utilizzo del solo olio idraulico necessario, per una diminuzione dei consumi di carburante stimata fino al 7% in modalità PWR a parità di produttività.