Solo nel giugno del 2015 Joy Global aveva acquisito da Doosan Infracore la divisione dei martelli idraulici Montabert per 121 milioni di dollari. Ora Komatsu Ltd ha raggiunto un accordo con Joy Global Inc. secondo il quale Komatsu America Corp, acquisisce il 100% di Joy Global, accordo che verrà perfezionato nella metà del 2017 e soggetto all’approvazione da parte degli azionisti di Joy Global.
Un’operazione che rientra nel piano di sviluppo triennale di Komatsu (2016-2018) che ha come slogan “Innoviamo insieme nel mondo. Verso il centesimo anniversario e oltre” (infatti la società giapponese spegnerà 100 candeline nel 2021). L’acquisizione è quindi in linea con le strategie di crescita di Komatsu che vedono nel business delle macchine da miniera un importante settore che ora, con l’acquisizione di Joy Global , verrà indubbiamente implementato.
Joy Global (fatturato annuo di 3172 milioni di dollari) è una società di importanza mondiale fondata nel 1884, e che attraverso i suoi tre marchi P&H, Joy e Montabert si è specializzata nella costruzione di macchine e attrezzature per applicazioni minerarie di superficie e underground e di movimentazione materiali, prodotti che integrano l’offerta Komatsu esistente.
La compagnia nipponica, dalla sua fondazione, nel 1921, è stata sempre interessata al settore mining. Oggi il fatturato di 450 miliardi di yen è generato solo dalle macchine per applicazioni in superficie, poiché il portfolio non include prodotti per l’underground né macchine da carico extra large di superficie, prodotti che invece sono presenti nell’offerta di Joy Global.
Ci si chiede come mai un costruttore come Komatsu abbia deciso di investire in un settore come il mining che in questo momento registra un calo molto consistente. Probabilmente ha creduto nelle previsioni di alcuni autorevoli analisti che danno il comparto in forte recupero nel breve e medio termine, crescita che sarebbe favorita anche dall’aumento della popolazione e dalla rapida urbanizzazione, cosa che porterà a un incremento dello sfruttamento minerario nel mondo.
Joy Global opererà come una filiale separata di Komatsu e le società coopereranno per allineare l’organizzazione in modo da supportare in maniera efficiente la clientela.
Quanto agli effetti reali che questo accordo potrà avere sul nostro Paese, sono praticamente inesistenti per quanto riguarda le macchine da miniera, sia di superficie che underground, che in Italia non sono utilizzate. Ininfluenti anche gli effetti sul prodotto che invece è da noi conosciuto e apprezzato, cioé il martello idraulico Montabert che continuerà a essere venduto e assistito dagli attuali distributori sul mercato nazionale. Ma diventato a tutti gli effetti 100% di proprietà Komatsu. Un brand che, questo sì, potrà fungere da volano per l’ulteriore penetrazione di Montabert sul nostro territorio (e, ovviamente, nel mondo).
