Acquisizioni

Kato Imer: mente giapponese, cuore italiano

di Daniela Grancini

E’ questo il claim con cui si è presentata a Samoter la nuova realtà italo-giapponese scaturita dall’accordo tra Kato Works Co. Ltd e IHI Corporation Ltd, che ha visto il trasferimento del 100% delle azioni  della IHI Construction Machinery Ltd. da IHI a Kato. Dal 1° gennaio 2017 la  IK, che controlla il 51% della Ihimer spa con sede in Italia a San Gimignano (il 49% continua invece ad essere detenuto da Imer Group spa), aveva già mutato la propria ragione sociale in Kato Heavy Industries Construction Machinery Co. Ltd ( Kato HICOM). Il 17 febbraio scorso anche Ihimer ha mutato la propria ragione sociale in Kato Imer spa.

Igino Elefante

Abbiamo parlato di questi nuovi assetti con Igino Elefante, direttore commerciale marketing di Kato Imer. “Dal 1° di marzo sulle macchine prodotte in Italia (escavatori fino a 27 quintali, skid e mini dumper)  il logo Ihimer verrà sostituito con Kato Imer. Le macchine compatte prodotte in Giappone (escavatori  dai 30 agli 85 quintali) riporteranno solo il logo Kato”.

Brand nuovo, macchine nuove, quindi. 4 le novità viste al Samoter, 3 skid (20, 25 e 28 quintali) e il track loader T 33. Macchine made in Italy con le quali, come ha sottolineato Elefante, si intende coprire la gamma intermedia, quella che produce maggiori volumi. Per oltre 20 anni Ihimer spa è stato importatore unico in Italia del marchio Mustang, passato poi a Manitou. “A quel punto abbiamo pensato di produrre e commercializzare una gamma completa di skid, piano solo parzialmente realizzato, con l’introduzione di due macchine (che coprono il basso e l’alto di gamma), cosa che ha limitato la nostra penetrazione in mercati interessanti come quello statunitense che assorbe ogni anno 33.000 unità di questa tipologia di macchine, rispetto all’Europa, in cui ne sono vendute 5000”.

Kato Imer sarà anche a Conexpo  con la  Carry elettrica e la sua gamma di mini escavatori, rappresentata dal proprio importatore americano. Un mercato, quello statunitense, a cui Elefante guarda con particolare attenzione per il prodotto skid che richiederà un “upgrade” delle motorizzazioni secondo gli standard EPA, step che verrà completato entro il 2017.

Ma non è detto che Kato Imer si fermi alle compatte. Anche se non sono ancora state ufficializzate le strategie di Kato e quindi il condizionale è d’obbligo, l’azienda giapponese potrebbe affidare a quella italiana la commercializzazione dei propri prodotti dopo averli aggiornati alle normative europee. La gamma offerta dall’azienda di San Gimignano potrebbe allora estendersi di molto, poiché Kato produce macchine dagli 85 ai 450 quintali.

E allora potrebbe accendersi una competizione molto agguerrita con un altro brand, sempre giapponese, con la stessa livrea cromatica di Kato Imer.