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Johann Strunz nuovo AD di Pilosio

AperturaIl Bauma 2016 è stata l’occasione per presentare ufficialmente il nuovo amministratore delegato di Pilosio, Johann Strunz. In carica da aprile 2016, gli azionisti gli hanno affidato il compito di condurre l’azienda verso ulteriori sviluppi commerciali e crescite di fatturato.

Johann Strunz
Johann Strunz

Nato a Linz in Austria nel 1965, dopo un diploma in ingegneria e una laurea in economia e commercio in Austria, Johann Strunz ha conseguito un master in Business Administration ad Atlanta in Georgia, USA. La carriera inizia in alcune aziende austriache metalmeccaniche occupandosi di marketing e controlling. Nel 1995 inizia a lavorare per Doka Gmbh in Germania,  diventando in breve tempo direttore e poi Presidente di Doka Italia. Successivamente, la casa madre gli affida il ruolo di direttore per 2 regioni, il Sud Europa e l’America Latina, aggiungendo, due anni dopo, anche Africa, Middle East e Far East con il passaggio al ruolo di amministratore delegato. Dal 2009 ha ricoperto il ruolo di amministratore delegato e membro del Consiglio di Amministrazione del Gruppo Doka con la responsabilità per i mercati Overseas. Parla correntemente quattro lingue, tedesco, inglese italiano e spagnolo.

“Questa azienda è perfetta per coprire nicchie di mercato nei paesi overseas (mondo esclusa l’Europa). La sua grande forza è quella di essere molto flessibile e di avere l’elevata capacità tecnica e produttiva di fornire soluzioni commisurate alle esigente del cliente”, ha dichiarato Strunz. “Quando sono arrivato in Pilosio, ho trovato una squadra molto preparate e molto motivata per affrontare il prossimo passo e una struttura che lavora per servire soprattutto i mercati esteri. Il primo passo da compiere è quello di proseguire la strategia di internazionalizzazione. Innanzitutto potenziando le due attuali filiali estere, una in Canada (a Toronto e a Calgari) e l’altra in Sud Africa, entrambe in mercati in forte sviluppo. Tra tre settimane circa sarà operativa una terza filiale a Dubai che diventerà un centro logistico per servire l’area del Medio Oriente. Ne seguiranno altre nei prossimi mesi” ha concluso il nuovo AD.

 

destraNell’ultimo quinquennio, Pilosio, azienda friulana produttrice di casseforme e ponteggi, ha messo in atto una forte strategia di internazionalizzazione creando delle branch in diverse aree del mondo in forte espansione quali Canada (Calgari e Toronto), Sud Africa (Durban). Altre opportunità di collaborazione si sono via via concretizzate con altrettanti partner in Arabia Saudita, America Latina, Australia, Algeria, Qatar. Parallelamente, una commessa milionaria nel cantiere più grande oggi attivo del mondo, ovvero l’espansione della Moschea della Medina in Arabia Saudita e una certa ripresa del mercato italiano anche nell’ambito oil&gas, hanno consentito a Pilosio di raggiungere il fatturato di 43 milioni di euro nel 2015. Un ulteriore sviluppo della strategia di internazionalizzazione è l’obiettivo anche per i prossimi anni

destraA supporto delle branch e dei partner in tutto il mondo, l’azienda friulana si è strutturata con un servizio tecnico capillare e altamente specializzato dalle gare di appalto fino all’assistenza in cantiere. Questo servizio di assistenza qualificata sia nel pre- che nel post-vendita e che fa capo all’ufficio tecnico della sede che conta diverse decine di progettisti, garantisce l’adeguato supporto in loco per ogni tipo di cantiere, dal restauro all’impianto petrolchimico, dall’edilizia ai ponti e viadotti fino al settore navale. Le branch ed i vari partner, sono organizzati con magazzini per offrire un servizio logistico adeguato e offrendo i prodotti sia in vendita che a noleggio.

Lo scorso anno, a gennaio 2015, si era concluso il passaggio di proprietà che ha visto il controllo delle quote dell’azienda da parte del fondo Columna Capital, investitore di private equity con sedi a Londra e Lugano (Svizzera). L’operazione è avvenuta attraverso l’acquisizione delle azioni di Pilosio da parte della Jp Morgan, società finanziaria leader nel mondo, entrata nel pacchetto grazie alla Polo Holding guidata da Columna Capital.