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Sandvik: il futuro in cava

per-webIl 2016 ha segnato l’inizio di un’importante sinergia: quella tra Sandvik Construction Italia e CGT per la vendita, il noleggio e l’assistenza frantoi e vagli mobili e macchine per la perforazione di superficie. Una partnership che, da un lato, grazie alla presenza capillare di CGT in tutta Italia, consentirà a Sandvik di aumentare le proprie quote di mercato, e dall’altro, permetterà a CGT di ampliare la gamma di servizi e prodotti da offrire ai propri clienti.

Insieme a Giovanni De Mattia, surface drilling and underground tunneling Manager Sandvik, abbiamo scoperto la gamma delle perforatrici di superficie a disposizione di CGT.  Il settore pietre ornamentali vede 2 macchine dedicate della serie DQ, mentre la Ranger DQ500 può essere utilizzata anche in abbinamento alla serie Ranger dedicata agli sbancamenti e alle cave. Un paio di macchine specifiche per opere civili, il Commando DC125 e il Dino DC400 possono essere utilizzate in applicazioni in cava ma anche dalle imprese di costruzioni per opere di consolidamento, in particolare chiodature sia all’esterno che in galleria, sfruttando la slitta che ruota a 360°.

rangerUn’applicazione interessante riguarda l’utilizzo dei chiodi autoperforanti per realizzare muri armati, terre armate e chiodature in genere. “In abbinamento alle macchine, precisa De Mattia, possiamo fornire un kit che consente di utilizzare come fluido di spurgo una miscela cementizia”. Si tratta di applicazioni molto frequenti per mettere in sicurezza il terreno dopo piogge intense e smottamenti. Inoltre la presenza di cingoli (Dino) o di ruote (Commando) consente di scegliere la giusta macchina in base alla tipologia del terreno. La serie “di punta” per proporsi ai clienti è la Ranger, in particolare la DX800 (la più grande) che si è dimostrata la regina dell’evento. La caratteristica fondamentale di questa macchina, la più avanzata oggi esistente sul mercato per il mondo della perforazione in cava, è che la cabina può ruotare di 180° rispetto al resto della struttura, coprendo in tal modo, insieme alla caratteristica data dal braccio di perforazione, un’area molto ampia per effettuare fori senza doversi spostare: in questo modo si ottimizza la produzione, i costi, e si riducono i tempi esecutivi per realizzare le volate. La DX800 è una macchina avanzatissima, dotata di un sistema elettronico di controllo che le consente di adattarsi automaticamente a tutte le condizioni che possono variare durante la perforazione. Dotata di un compressore potente per l’esecuzione dello spurgo del foro, questo Ranger dispone anche di un serbatoio ad acqua per effettuare lo spurgo misto aria-acqua, e quindi operare anche nelle condizioni più difficili laddove il foro tende a franare. Sempre per lavorare in cave e miniere, quindi perforazioni ad uso esplosivo, è proposta la performante serie Pantera (DP 1100 e DP1500), macchine basate sul sistema Can-Bus, dalle alte prestazioni e anche facili da usare perché il sistema restituisce tante informazioni all’utente per la gestione della macchina. Unica macchina che al momento opera con martello fondo foro è il Leopard DI550, ma Sandvik sta sviluppando una macchina più piccola dedicata al mercato italiano che si chiamerà DI450. I modelli DC125 e Dino sono senza cabina e funzionano con radiocomando per fronteggiare le situazioni più rischiose. Su tutti i modelli, la cui motorizzazione è Caterpillar tranne che per il Dino, la manutenzione è facilitata grazie alle ampie cofanature, e viene effettuata in base alle ore di percussione. Queste macchine sono disponibili per il cliente in 6-8 settimane, e su di esse può essere applicata una grande varietà di opzioni in funzione dell’utilizzo. Per l’assistenza e la manutenzione sulle perforatrici Sandvik (così come per vagli e frantoi) CGT dispone di un team dedicato: ogni filiale ha un proprio tecnico in grado di intervenire sul territorio.

La gamma di frantoi e vagli

vagliStefano Giardina, responsabile prodotto dei frantoi, vagli mobili e pale gommate CGT, ci ha descritto le 3 gamme in cui sono suddivise queste macchine. La prima gamma è costituita da macchine medio-piccole per la frantumazione e la vagliatura del materiale sia da cava sia da riciclaggio. La seconda comprende macchine più grosse e complesse utilizzate nelle grosse cave e nei grossi giacimenti. La terza riguarda macchine semi-mobili che possono sostituire gli impianti fissi, e destinate ai grossi lavori all’estero. La gamma Premium di frantoi a mascelle è progettata per soddisfare le principali esigenze di frantumazione, e offre eccellenti rapporti di riduzione, livelli elevati di prestazioni, durata e affidabilità. Anche qui l’alimentazione, che è il segreto della frantumazione, oggi è regolata dalla sola macchina in modo proporzionale: la macchina sa quanto materiale c’è in camera di frantumazione e quanto sta lavorando il motore; unendo questi due parametri regola quanto materiale prendere e ciò consente più produzione, minore usura delle mascelle e anche meno consumo di gasolio. I frantoi a cono mobili Premium sono equipaggiati con i coni rotanti Sandvik che sono installati su chassis mobile. I coni tipo a “S” hanno rivoluzionato il settore con la capacità di accettare dimensioni di alimentazione decisamente maggiori rispetto agli attuali standard. “L’idea, spiega Giardina, è di introdurre queste macchine mobili in Italia, area in cui sono ancora abbastanza sconosciute ai clienti”.

sinistraC’è poi la gamma Premium di frantoi a urto caratterizzata dalla tecnologia brevettata Prisec™ di Sandvik, che offrendo un’alta flessibilità dà la possibilità di operare in applicazioni primarie o secondarie rendendola la soluzione ideale per il trattamento di aggregati e di materiali di costruzione in sito. Un grosso vantaggio per il cliente perché può ottenere una gamma molto ampia di prodotti ad alto valore aggiunto. Riguardo la vagliatura, meritano particolare attenzione le unità di vagliatura mobile con tecnologia Doublescreen presente in ogni vaglio. Si tratta di un design brevettato rivoluzionario che utilizza due unità di vagliatura ad alta velocità per ottenere maggiore produttività e una maggiore efficienza di vagliatura. La gamma di sgrossatori mobili, robusti e facili da usare, sta riscontrando molto successo, ed è stata progettata per gestire un’ampia gamma di applicazioni a completamento della gamma di vagli mobili. Possono operare con tutti i nastri da un lato o dall’altro, valore aggiunto negli impianti di riciclaggio che hanno spesso spazi molto ridotti. “Ciò che accomuna tutte le macchine presenti, fa presente Giardina, è sicuramente la qualità della progettazione, molto avanzata e con impianti idraulici di qualità, l’elettronica e la facilità di manutenzione”. Riguardo l’integrazione con l’elettronica, va sottolineato che le macchine sono in grado di autoregolarsi permettendo all’operatore di fare più attenzione a ciò che accade sul cantiere intorno alla macchina. Ciò significa più sicurezza, più efficienza nella produzione e meno costi. Inoltre tutte le macchine hanno sistemi di manutenzione facilitati per sostituire martelli e mascelle in piena sicurezza.