Finitrici a casseforme scorrevoli

Wirtgen in Mongolia

peer webUlan Bator, in Mongolia, è considerata il crocevia per l’economia in crescita e il centro per l’espansione dell’industria e del commercio. È pertanto indispensabile potenziare e incrementare le capacità dell’esistente Aeroporto Internazionale Gengis Khan. L’aeroporto della capitale mongola fu costruito nel 1956 e negli anni 1987 e 1997 è stato ampliato per gestire il traffico aereo internazionale.

Il nuovo aeroporto sarà localizzato nella Khushigiin Khundii Valley nella provincia del Tôv, a soli 52 km di distanza da Ulan Bator.

Per il nuovo aeroporto è stata progettata una pista di decollo e atterraggio lunga 3600 m della categoria 4E, che sarà realizzata in calcestruzzo. Di conseguenza la pista resisterà meglio alle rigide condizioni meteorologiche dell’estremo clima continentale. Inoltre in futuro si potrà concedere il permesso di atterraggio anche ad aerei a fusoliera larga, come il B747 o l’A340.

testoLa Mitsubishi-Chiyoda Joint Venture (MCJV) si è aggiudicata l’appalto per l’esecuzione delle opere. Nel maggio del 2013 è stato siglato il contratto di appalto generale tra la MCJV e l’aviazione civile della Mongolia. Nel maggio del 2014 sono stati avviati i lavori di pavimentazione in calcestruzzo. Tutte le opere di costruzione sono state assegnate alla principale subappaltatrice Samsung C & T, mentre l’esecuzione delle opere di pavimentazione in calcestruzzo è stata affidata alla sudcoreana Sungdo Construction, cliente Wirtgen di lunga data specializzata nella posa in opera del calcestruzzo con finitrici a casseforme scorrevoli.

 

centroL’SP 1600 è l’ammiraglia tra le grandi finitrici a casseforme scorrevoli di casa Wirtgen. È capace di realizzare pavimentazioni in calcestruzzo di alta qualità con una larghezza che può arrivare fino a 16 m. Equipaggiata con un modulo aggiuntivo completo, l’SP 1600 è in grado di posare in opera due strati di calcestruzzo in una sola passata e in modo altamente efficiente. Per il nuovo aeroporto la pavimentazione in calcestruzzo della pista di decollo e atterraggio larga 45 m e lunga 3600 m sarà realizzata in vari segmenti, con una larghezza di stesa media di 11,25 m e uno spessore di stesa medio di 38 cm.

testo bisLo strato inferiore è costituito da una lastra in calcestruzzo spessa 27 cm, seguita da un secondo strato in calcestruzzo spesso 11 cm, steso “fresco su fresco” immediatamente dopo il primo per garantire la migliore adesione possibile fra gli strati inferiore e superiore di calcestruzzo. Come ulteriore armatura è stata posata fra i due strati una rete elettrosaldata conforme alle specifiche tecniche dell’impresa giapponese “Azusa Sekkei and Oriental Consultants Joint Venture”, responsabile della progettazione dell’aeroporto. Fino a 48 aghi vibranti elettrici provvedono con vibrazioni ad alta frequenza al costipamento ottimale del calcestruzzo. Le caratteristiche funzionali prescritte del manto stradale vengono raggiunte con i livellatori trasversale e longitudinale integrati nell’SP 1600.

Per le aree di stazionamento leggermente curve e alcuni tratti delle vie di rullaggio è stata scelta l’SP 500. L’agile macchina è in grado di posare in opera fino a cinque strisce di pavimentazione in calcestruzzo contigue e parallele. La larghezza operativa dell’SP 500 è di 5,625 m. Circa 50 000 m² delle vie di rullaggio e 7500 m² delle aree di stazionamento saranno pavimentate con l’SP 500.