Da nord a sud il problema è lo Stato

IMG_6997Come al solito non riesco mai a stare fermo e anche le vacanze sono un’occasione (ghiotta) per fare visita alle realtà produttive del nostro settore sparse un po’ in tutto il paese.

Negli ultimi giorni ho avuto modo di visitare alcune cave della Basilicata, regione che ha una buona vocazione imprenditoriale ma di cui si parla troppo poco.

Le voci che ho raccolto, soprattutto in due realtà estrattive importanti e gestite in modo esemplare, sono le stesse che mi sento ripetere dai colleghi cavatori del nord Italia.

Autorizzazioni con tempi di rilascio lunghissimi, uffici pubblici popolati da personale con competenze limitate quando non addirittura nulle, assoluta ignoranza della situazione territoriale da parte dei dirigenti preposti a scelte strategiche per il governo dei suoli, lavori che non partono per continui ricorsi ai TAR e al Consiglio di Stato.

Insomma, una situazione che tutti conosciamo molto bene anche nelle piccole cose del nostro quotidiano e che rendono l’Italia un paese di serie B che gli investitori stranieri evitano accuratamente per non perdere denaro. Denaro che, ovviamente, preferiscono investire altrove.

Un male ormai endemico che vede, nel nostro paese, una classe dirigente statale strapagata e inefficiente che si fa scudo dietro a nomine politiche che nulla hanno a che fare con il merito e la preparazione. Cose risapute a cui non sappiamo dare una soluzione.

IMG_6793Inutile nascondersi dietro a un dito: chi ha dei numeri se li gioca altrove, non sicuramente nell’impiego pubblico diventato ormai ricettacolo di persone che aspettano il 27 del mese per avere il loro bonifico in banca garantito da coloro che devono saltare gli ostacoli messi apposta da impiegati frustrati e impreparati la cui unica rivalsa è un potere ex lege che deriva loro dallo stare dall’altra parte di un qualsiasi sportello.

La mentalità imprenditoriale di coloro che vogliono lavorare seriamente è sempre la stessa: voglia di fare crescere la propria azienda, ricerca nei prodotti e nei materiali, diversificazione degli investimenti, applicazione di nuovi cicli produttivi.

Questo vale sia a nord che a sud. Chi lavora bene lo fa per se’ stesso e per la propria voglia di far emergere le proprie capacità. Chi lavora bene lo fa per il bene del proprio paese e per la voglia di far capire quanto si vale.

Giusto due giorni fa l’AD del Gruppo Fiat, Sergio Marchionne, ha pubblicamente rimarcato che “…l’Italia va ricostruita, basta gente con il gelato…”.

Personalmente, frequentando molto i paesi oltre frontiera per lavoro, sono decisamente stufo di essere preso velatamente in giro per la cronica incapacità del nostro paese di risolvere i suoi problemi.

L’Italia è disseminata di tanti piccoli Marchionne che gestiscono, fra milioni di difficoltà, aziende che danno lavoro a milioni di persone e che permettono a questo paese di andare avanti e di pagare stipendi del tutto immeritati a chi lavora in uno Stato parassitario e inefficiente.

Inutile nascondersi dietro a un dito: da nord a sud il problema è uno solo. Lo Stato.IMG_6796

2 Commenti

  1. …e parliamo, mi sembra di aver capito, di realtà e imprese già radicate e avviate!! …perchè oggi ad avere una buona idea non serve a nulla, se non si hanno le spalle più che coperte, e avviare una nuova attivitàdiventa quasi utopistico e demoralizzante! Bisogna essere laureati in “burocrazia” solo per capire chi cosa e perchè…! Ogni volta che parlo con qualche impresario mi sorridono ironicamente, commentando che ormai è già difficile arrivare a fine mese “in pari”!!
    Io spero sempre in tempi migliori …anche perchè sempre in cerca di un lavoro…devo essere fiducioso….ma..!?
    Un saluto a tutti.
    Francesco

    • Francesco,
      le start up, anche quando non si chiamavano così, non erano cose facili da avviare, a meno che non si potesse contare su patrimoni ingenti. Certo, oggi la burocrazia è troppa e tutti ci auguriamo che i processi di semplificazione promessi dai nostri politici diventino presto una realtà. In ogni caso perché il progetto imprenditoriale riesca occorre in primo luogo che l’idea sia davvero valida: mi creda, serve eccome! Poi non bisogna scoraggiarsi, bisogna “andare nelle gambe del diavolo”, perseverare, avere grinta e determinazione. Per la serie: sperare non basta, bisogna mettere mano alle cose perché dal Cielo purtroppo non cade niente…..Il mio consiglio è: si dia da fare, metta tensione emotiva nelle sue imprese, competenza, coraggio. Vedrà che prima o poi, se ci sono TUTTI questi ingredienti, le cose si sbloccheranno.

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